Luigi Cavenaghi

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Cavenaghi, da sinistra, Corrado Ricci e Giovanni Poggi con la Gioconda recuperata a Firenze nel 1913.

Luigi Cavenaghi (Caravaggio, 8 agosto 1844Milano, 7 dicembre 1918) è stato un restauratore e pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Caravaggio da Marco e Francesca Rossetti nonché fratello del pittore Emilio Cavenaghi, trasferitosi in giovane età a Milano, viene considerato il più importante restauratore della sua epoca.[1]

Allievo di Giuseppe Molteni e poi di Giuseppe Bertini, il suo nome è legato al restauro del Cenacolo di Leonardo, cui si dedicò per 7 anni, tra il 1901 e il 1908.

Pur avendo operato soprattutto nell'ambito del restauro, ha lasciato anche opere di sua produzione, come i pennacchi della cupola della chiesa di San Fedele la decorazione delle absidi della chiesa di San Babila, degli interni della basilica di Sant'Eufemia, della volta del santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, dove cercò di seguire lo stile dell'architetto Pellegrino Tibaldi e gli affreschi della Basilica di Santa Maria di Gallarate.

Cavenaghi ebbe incarico da restauratore all'interno del palazzo Ducale di Mantova. Intervenne nella celeberrima Camera degli sposi di Andrea Mantegna, sulla parete raffigurante l'incontro tra il marchese Ludovico e il figlio cardinale Francesco Gonzaga e sulle volte.[2]

La sua grande esperienza nel campo del restauro gli garantì importanti incarichi, fra i quali la direzione dei reparti di pittura del Vaticano e la direzione della neonata Scuola superiore d'Arte applicata all'Industria del Castello Sforzesco a Milano.

Fra i suoi allievi, ci fu Sigismondo Martini[3].

Eseguì anche un buon numero di decorazioni nelle case milanesi dei Ponti, dei Valsecchi, dei Branca e dei Crespi e in Palazzo Turati; lavorò anche per Gian Giacomo Poldi Pezzoli.

Come pittore, Cavenaghi eseguì in prevalenza opere ritrattistiche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Cavenaghi, III, Novara, "Le Muse", De Agostini, p. 177.
  2. ^ Lisa Valli, Palazzo Ducale di Mantova - La Metamorfosi architettonica del Palazzo in Museo (1887-1938) - Tesi del Dottorato di Ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici, Politecnico di Milano, dicembre 2014, p. 83.
  3. ^ Andrea Bombelli, I pittori cremaschi, Ceschina, 1957, p. 249.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Civai - S. Muzzin (a cura di), Luigi Cavenaghi e i maestri dei tempi antichi. Pittura, restauro e conservazione dei dipinti tra Ottocento e Novecento, Bergamo, Lubrina 2006
  • Lionel Cust, Luigi Cavenaghi, The Burlington Magazine for Connoisseurs, Vol. 33, No. 184 (Jul., 1918), pp. 36–37
  • C. Giannini, Luigi Cavenaghi in Dizionario degli artisti di Caravaggio e Treviglio, Treviglio 1994, pp. 73–77
  • Restauratori e restauri in archivio, Firenze, Nardini Editore, Vol. 3 (2006) - ISBN 88-89566-51-5
  • Federica Manoli, Luigi Cavenaghi restauratore, tesi di laurea, Università degli Studi di Milano.
  • Giovanna Rosso Del Brenna, CAVENAGHI, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 3 ottobre 2015. Modifica su Wikidata

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