Luigi Maria Bilio

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Luigi Maria Bilio, B.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Litografia del cardinale Bilio
 
Incarichi ricoperti
 
Nato25 marzo 1826 ad Alessandria
Ordinato presbitero1849
Creato cardinale22 giugno 1866 da papa Pio IX
Nominato vescovo22 dicembre 1873 da papa Pio IX
Consacrato vescovo12 gennaio 1874 da papa Pio IX
Deceduto30 gennaio 1884 (57 anni) a Roma
 

Luigi Maria Bilio, al secolo Tommaso Francesco[1], (Alessandria, 25 marzo 1826Roma, 30 gennaio 1884), è stato un cardinale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Alessandria il 25 marzo 1826.

La madre, poverissima, vendeva ortaggi in un androne di piazzetta della Lega, nel centro alessandrino. Rimase orfano di padre a sette anni ed era maltrattato dal patrigno.

Veniva aiutato da un calzolaio, Carlo Mathis, già amico del padre, che lo mandò a studiare presso i padri barnabiti del convento attiguo alla chiesa di Sant'Alessandro[2].

Entrò nell'ordine dei Chierici regolari di San Paolo nel 1842 e nel 1849 fu ordinato sacerdote a Vercelli.

Fu assegnato alla comunità barnabita della chiesa di San Carlo ai Catinari, presso cui insegnò filosofia, teologia e diritto canonico. Nel 1864 fu nominato consultore della Congregazione dell'Universale Inquisizione: ebbe un ruolo importante nella preparazione del Sillabo e dell'enciclica Quanta cura.

Papa Pio IX lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 22 giugno 1866 e fino alla nomina del cardinale Raffaele Monaco La Valletta è stato il porporato italiano più giovane. Già prete del titolo di San Lorenzo in Panisperna, nel 1873 gli fu assegnata la sede suburbicaria di Sabina e il 12 gennaio 1874 fu consacrato vescovo dallo stesso pontefice.

Partecipò al Concilio Vaticano I e presiedette alcune fasi.

Fu prefetto delle Congregazione dei riti e per le indulgenze e le reliquie.

Prese parte al conclave del 1878 ricevendo numerosi suffragi, ma fu eletto papa Gioacchino Pecci che prese il nome di Leone XIII.

Nel gennaio 1883 fu nominato segretario della congregazione dell'Universale Inquisizione.

Morì il 30 gennaio 1884, all'età di 57 anni.

Busto marmoreo del cardinale Bilio conservato presso la Cattedrale di Alessandria

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna Successore
Johannes von Geissel 25 giugno 1866 - 22 dicembre 1873 Ruggero Luigi Emidio Antici Mattei
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Giuseppe Milesi Pironi Ferretti 22 dicembre 1873 - 30 gennaio 1884 Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A.
Predecessore Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie Successore
Innocenzo Ferrieri 12 luglio - 20 dicembre 1876 Luigi Oreglia di Santo Stefano
Predecessore Prefetto della Congregazione dei Riti Successore
Costantino Patrizi Naro 20 dicembre 1876 - 18 ottobre 1877 Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A.
Predecessore Penitenziere Maggiore Successore
Antonio Maria Panebianco, O.F.M.Conv. 18 ottobre 1877 - 30 gennaio 1884 Raffaele Monaco La Valletta
Predecessore Segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore
Antonio Maria Panebianco, O.F.M.Conv. 25 gennaio 1883 - 30 gennaio 1884 Raffaele Monaco La Valletta
Controllo di autoritàVIAF (EN36000020 · ISNI (EN0000 0000 6152 3949 · SBN TO0V625980 · BAV 495/91672 · LCCN (ENn88071207 · GND (DE1147184593 · WorldCat Identities (ENlccn-n88071207