Love Beach

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Love Beach
album in studio
ArtistaEmerson, Lake & Palmer
Pubblicazione18 novembre 1978
Durata41:03
Dischi1
Tracce7
GenereRock progressivo
EtichettaAtlantic Records
RegistrazioneCompass Point Studios, Nassau
giugno-agosto 1978
Certificazioni
Dischi d'oro1
Emerson, Lake & Palmer - cronologia
Album precedente
(1977)
Album successivo
(1979)

Love Beach è il nono album di Emerson, Lake & Palmer, gruppo britannico di rock progressivo, pubblicato nel 1978.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Insegna dei Compass Point Studios a Nassau, chiusi nel 2010.

Love Beach è l'ultimo lavoro in studio pubblicato da Emerson, Lake & Palmer negli anni settanta, e anche l'ultimo prima dello scioglimento che avrebbe tenuto la formazione originale inattiva fino al 1992.

Nel febbraio 1978, subito dopo un tour del Nordamerica, i tre avevano già deciso di sciogliersi[1][2] ma gli obblighi contrattuali verso la casa discografica prevedevano ancora un album.[1][3] Fu Ahmet Ertegün, fondatore e presidente della Atlantic Records, a convincerli a tornare in studio, per giunta con l'istruzione specifica di produrre materiale conciso, adatto cioè ai passaggi radiofonici e con potenziale commerciale.[1]

L'album – per ragioni fiscali – fu registrato a Nassau nelle Bahamas presso i Compass Point Studios di proprietà del fondatore della Island Records, Chris Blackwell:[4] "Love Beach" è il nome di una spiaggia sita a circa un chilometro da dove gli studi avevano sede. Secondo i membri del gruppo, la Atlantic scelse sia il titolo del disco che la copertina senza interpellarli.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il lato A contiene cinque canzoni scritte da Greg Lake (musiche) e Peter Sinfield (testi), con il contributo di Keith Emerson alla stesura di The Gambler. In coda si aggiunge la traccia strumentale Canario con la quale il trio mantenne la consuetudine di inserire su ogni album almeno una rilettura di brani di musica classica o contemporanea: è infatti l'arrangiamento rock dell'omonimo 4º movimento dal concerto per chitarra e orchestra Fantasía para un gentilhombre (1954) del compositore spagnolo Joaquín Rodrigo.

Il lato B consiste in una suite in quattro movimenti – non collegati fra loro e senza temi in comune – dal titolo: Memoirs of an Officer and a Gentleman, musicata interamente da Emerson. I testi, sempre scritti da Sinfield, narrano in prima persona la vita di un immaginario soldato inglese della prima metà del novecento, dagli anni della formazione, passando per il matrimonio fino alla partenza per il fronte in piena seconda guerra mondiale, che finirà per separarlo per sempre dalla sua sposa – morta sotto i bombardamenti – lasciandogli solo l'amara consolazione degli onori militari. All'inizio del secondo movimento, intitolato Love at First Sight, Emerson cita le prime otto battute del celebre Studio Nº1 Op. 10 in Do maggiore per pianoforte di Fryderyk Chopin e in chiusura ne imita più volte i tipici arpeggi veloci ed estesi. La quarta e ultima parte della suite, Honourable Company (A March), è un brano interamente strumentale.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Nel Regno Unito, Love Beach salì fino al 48º posto nella Official Albums Chart il 9 dicembre 1978 e uscì dai primi 100 alla fine dell'anno.[5] Negli Stati Uniti, all'inizio del 1979 l'album arrivò al 55º posto della Billboard 200 e vi rimase stabile per due settimane, per poi discendere e scomparire altrettanto rapidamente;[6] La RIAA lo certificò disco d'oro il 25 gennaio.[7]

Le recensioni furono in alcuni casi molto negative. Michael Bloom su Rolling Stone nel marzo 1979 ad esempio scrisse:

«Love Beach non è solo brutto; è assolutamente patetico. Stantio e pieno di tedio, quest'album fa sembrare il lavare i piatti un atto più creativo, a confronto».[8]

A distanza di tempo, anche il giudizio del gruppo sull'album non fu tra i più entusiastici: i tre furono concordi nel riportare che l'intera lavorazione fu caratterizzata da una scarsa convinzione in merito alla direzione artistica e che più in generale lo registrarono controvoglia.[2][3] Carl Palmer lo definì lapidariamente: «Il peggior disco che abbia mai realizzato» e sottolineò anche come il soggiorno alle Bahamas avesse pregiudicato la concentrazione necessaria a comporlo, provarlo e registrarlo.[3] Il fatto che l'album fosse l'unico nell'intera carriera del gruppo a non riportare in copertina menzione del produttore alimentò ipotesi sull'imbarazzo verso di esso anche da parte di Greg Lake, appunto produttore di tutti i precedenti album di ELP:[2] interpellato in merito, il bassista/cantante non rinnegò il lavoro in sé ma confermò che nessuno dei tre voleva davvero farlo e che ciò di sicuro influì negativamente sul prodotto finale.[2] Keith Emerson dal canto suo raccontò che i suoi due colleghi, a riprova del loro scarso interesse, appena terminate le registrazioni ripartirono per il Regno Unito lasciandolo a Nassau a completare da solo il missaggio.[9]

In un'intervista rilasciata a David Kerzner dei Sonic Elements e pubblicata su YouTube il 2 novembre 2011, Emerson attribuì parte dell'ostilità di pubblico e critica verso Love Beach alla copertina, peraltro mai sottoposta al vaglio del gruppo,[4] la quale ritraeva in foto i tre abbronzati e sorridenti fra le palme delle Bahamas: «a quei tempi, se sorridevi in copertina, semplicemente non funzionava» e, più avanti: «[in copertina] ELP sembravano i Bee Gees» ma aggiunse che sul piano musicale l'album fu un tentativo di crossover, simile a quello portato avanti con successo nello stesso periodo da Genesis e Yes o poco più tardi dallo stesso Carl Palmer negli Asia, una formula che tuttavia i tre non ebbero il coraggio di perseguire fino in fondo e che, evidentemente, si allontanava troppo dalla loro immagine; sempre secondo il tastierista, infine, il fatto che al disco non seguì alcuna tournée e che subito dopo il gruppo cessò di esistere fu percepito dai più come l'implicita ammissione di aver commesso un errore sia artistico che commerciale, benché – come già detto – i tre intendessero già sciogliersi prima ancora di scrivere e registrare l'album.[3][10]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A
  1. All I Want Is You – 2:35 (Greg Lake, Peter Sinfield)
  2. Love Beach – 2:46 (Lake, Sinfield)
  3. Taste of My Love – 3:33 (Lake, Sinfield)
  4. The Gambler – 3:23 (Keith Emerson, Lake, Sinfield)
  5. For You – 4:28 (Lake, Sinfield)
  6. Canario from 'Fantasia para un Gentilhombre' (strumentale) – 4:00 (musica: Joaquín Rodrigo, arr. Emerson, Lake & Palmer)
Lato B
  1. Memoirs of an Officer and a Gentleman – 20:16
    • Prologue / The Education of a Gentleman – 5:33 (Emerson, Sinfield)
    • Love at First Sight – 5:37 (Emerson, Sinfield)
    • Letters from the Front – 5:18 (Emerson, Sinfield)
    • Honourable Company (A March) (strumentale) – 3:45 (Musica: Emerson)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Tony Otriz, ELP on Love Beach - sul canale ufficiale YouTube di Carl Palmer, su youtube.com.
  2. ^ a b c d Dmitry M. Epstein, Intervista a Greg Lake, su dmme.net, Maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  3. ^ a b c d Jeff Giles, Love Beach on Ultimate Classic Rock, su ultimateclassicrock.com, 18 novembre 2013.
  4. ^ a b c Goldmine Magazine - intervista ad ELP, su ladiesofthelake.com.
  5. ^ (EN) love beach | full Official Chart History | Official Charts Company, su www.officialcharts.com. URL consultato il 9 gennaio 2019.
  6. ^ Classifica Billboard 200 del 6 gennaio 1979, su billboard.com.
  7. ^ Certificazione RIAA di Love Beach, su riaa.com.
  8. ^ Michael Bloom, ELP Love Beach review (March 8th, 1979), su rollingstone.com (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2007).
  9. ^ Edward Macan, Endless Enigma: A Musical Biography of Emerson, Lake & Palmer, Open Court, 2006, pp. 418-419, ISBN 0-8126-9596-8.
  10. ^ sonicelementschannel, Keith Emerson SE Interview pt 4: Love Beach and Peter Hammil, 18 ottobre 2011. URL consultato il 2 maggio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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