Louisiana Jazz Club

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Il Louisiana Jazz Club di Genova è il più longevo[1] ritrovo italiano con esecuzione dal vivo di musica jazz[2].

Il club, fondato nel settembre del 1964 e tuttora in attività, nacque per iniziativa del trombettista Fausto Rossi e del banjoista Carlo Besta con l'intento di costituire un punto di aggregazione di musicisti ove poter suonare, ascoltare dischi e sfogare la propria passione per il jazz tradizionale[3].

Durante la ultratrentennale direzione artistica del critico musicale Giorgio Lombardi, grande appassionato di jazz tradizionale ma senza fanatismi[4], hanno potuto esibirsi nel club esponenti di tutti gli stili della musica jazz. Nel corso dei decenni le attività sono state allargate all'organizzazione di concerti e rassegne di rilievo internazionale[5] anche al di fuori della propria sede. Al Louisiana è collegata una scuola per musicisti jazz articolata in corsi di basso elettrico e contrabbasso, batteria, canto, chitarra, sassofono, tromba e trombone.[6].

Le sedi[modifica | modifica wikitesto]

La storia del Louisiana è caratterizzata da diversi cambi di sede. La prima fu una casupola in muratura all'interno di un cortile di via Galata[7][8]. Per problemi di convivenza con i condomini dei caseggiati circostanti[9], nel 1970 il club viene spostato nel seminterrato di Palazzo Ducale, a piazza Matteotti, ove rimane per oltre tre lustri. Nel 1986 il locale trova ospitalità presso il Teatro dei Mutilati di corso Aurelio Saffi. Finalmente, nel 1998, dopo lo sfratto e tre anni di "esilio errante" in vari contesti cittadini, il Louisiana riapre i battenti negli attuali locali di proprietà[10] di via San Sebastiano, in pieno centro cittadino, in un contesto più raccolto che ricorda gli spazi più intimi e le atmosfere delle origini[11][12].

Artisti illustri[modifica | modifica wikitesto]

In oltre cinquant'anni di attività, hanno calcato il palco del Louisiana Jazz Club:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto Iovino, Jazzstory, la festa del Louisiana cinquant'anni di musica, in La Repubblica, Genova, 26 ottobre 2014. URL consultato il 23 aprile 2015.
    «Il Louisiana è il più antico club jazzistico ancora in attività della Penisola, e senza soluzione di continuità, nato su iniziativa del trombettista Fausto "Papa" Rossi e del banjoista Carlo Besta: il nome derivò dal gruppo dei due strumentisti, i "Louisiana Shjakers"»
  2. ^ Giorgio Lombardi, Da uno scantinato di via Galata al Museo del Jazz, su Italian Jazz Institute. URL consultato il 22 aprile 2015.
    «Nell'autunno del 1964 nasceva in un vecchio scantinato di Via Galata, per iniziativa di un gruppo di jazzmen capeggiati da Fausto Rossi, il Louisiana Jazz Club, un nome mitico per tutti gli appassionati, destinato ad assurgere quasi a sinonimo di "Jazz a Genova".»
  3. ^ Egidio Colombo, Genova in Jazz: fra storia e cronaca, Genova, Louisiana Jazz Club Museum, 2004, SBN IT\ICCU\TO0\1422379.
  4. ^ Millepagine: Gli incontri:Giorgio Lombardi presenta "Hot Jazz", Rai 1, 28 dicembre 2012, a 0 h 5 min 21 s. URL consultato il 23 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ Giorgio Lombardi, Da uno scantinato di via Galata al Museo del Jazz, su Italian Jazz Institute. URL consultato il 22 aprile 2015.
    «Per tanti anni i più importanti concerti di jazz sono stati organizzati o promossi dal Louisiana.»
  6. ^ Giorgio Lombardi, Da uno scantinato di via Galata al Museo del Jazz, su Italian Jazz Institute. URL consultato il 23 aprile 2015.
    «La Scuola Jazz del Louisiana è una delle istituzioni fondamentali nella ormai più che quarantennale storia del Club, fucina di talenti oggi affermati sulla scena jazz europea ed internazionale.»
  7. ^ Egidio Colombo, Genova in Jazz: fra storia e cronaca, Genova, Louisiana Jazz Club Museum, 2004, SBN IT\ICCU\TO0\1422379.
    «Si trattava di una casupola in muratura, coperta da lamiere ondulate, posta all'interno di un cortile attorniato da alcuni vecchi caseggiati di Via Galata.»
  8. ^ Roberto Iovino, Jazzstory, la festa del Louisiana cinquant'anni di musica, in La Repubblica, Genova, 26 ottobre 2014. URL consultato il 23 aprile 2015.
    «Entrandovi si sente subito un'atmosfera piacevole e bellissima, carica di suono e di ritmo. L'ambiente caratteristico contribuisce decisamente a crearla: alle pareti sono appesi uno sopra l'altro innumerevoli manifesti del jazz, copertine di dischi, fotografie di idoli. Questo è il Louisiana jazz club... È questo l'unico locale di Genova dove si possa ascoltare del jazz. Così nel 1967 un giornale genovese descriveva il tempio cittadino del jazz, pomposamente definito "The Mecca of the authentic New Orleans jazz".»
  9. ^ Egidio Colombo, Genova in Jazz: fra storia e cronaca, Genova, Louisiana Jazz Club Museum, 2004, SBN IT\ICCU\TO0\1422379.
    «Purtroppo sorsero quasi subito problemi di convivenza con i condomini: il vicinato, poco sensibile alla musica jazz manifestava spesso la propria insofferenza e verso le undici di sera, ma anche prima, qualcuno cominciava a gettare oggetti sul tetto della baracca per indurre i musicisti a smettere di suonare.»
  10. ^ Egidio Colombo, Genova in Jazz: fra storia e cronaca, Genova, Louisiana Jazz Club Museum, 2004, SBN IT\ICCU\TO0\1422379.
    «La decisione di comperarli fu dettata dal desiderio di svincolarci una volta per tutte dal rischio sfratto, ma anche dall'intendimento di investire in qualche modo i nostri quattrini anziché sperperarli in affitti esosi — spiegò Fausto Rossi, che aveva riassunto la carica di presidente — Non avrei mai pensato di riuscire a raccogliere oltre centoventi milioni di lire in così poco tempo, considerando che siamo genovesi...»
  11. ^ Roberto Iovino, Jazzstory, la festa del Louisiana cinquant'anni di musica, in La Repubblica, Genova, 26 ottobre 2014. URL consultato il 23 aprile 2015.
    «Dal febbraio del 1998 è ospitato in via san Sebastiano, in un locale più raccolto che ricorda gli spazi più intimi e le atmosfere delle origini.»
  12. ^ Egidio Colombo, Genova in Jazz: fra storia e cronaca, Genova, Louisiana Jazz Club Museum, 2004, SBN IT\ICCU\TO0\1422379.
    «Successivamente allo sfratto dall'ex cinema Ritz le ricerche si erano orientate verso spazi che potessero contenere una sala concerto, alcuni locali per la sistemazione della scuola jazz e una zona ove poter collocare il Museo del Jazz, vecchio progetto di Giorgio Lombardi. All'entusiasmo iniziale subentrò una progressiva disillusione, soprattutto per i costi proibitivi di locali atti a soddisfare tali esigenze. Cosicché i tempi lunghi che si stavano prospettando indussero alcuni musicisti a ridimensionare il problema e ad orientarsi verso una soluzione più modesta, cioè ricercare un locale di ridotte dimensioni da poter trasformare in un tipico jazz club, sull'esempio delle cave jazzistiche parigine.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Egidio Colombo, Genova in Jazz: fra storia e cronaca, Genova, Louisiana Jazz Club Museum, 2004, SBN IT\ICCU\TO0\1422379.
  • Giorgio Lombardi (a cura di), Genova e il Jazz, Genova, GGallery, 2013, SBN IT\ICCU\TO0\1895974.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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