Lorenzo Signorini

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Lorenzo Signorini

Lorenzo Signorini (Thiene, 15 dicembre 1952) è un organista e compositore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha compiuto gli studi musicali al ConservatorioBenedetto Marcello” di Venezia diplomandosi in organo e in prepolifonia. Ha approfondito l'interpretazione della musica organistica con i maestri Michel Chapuis, Michael Radulescu, Gaston Litaize, Jean Langlais, Luigi Celeghin e la direzione d'orchestra con Piero Bellugi.

Insegnante di organo e composizione organistica dal 1978 al 2019, prima al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, poi al Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, dove ha tenuto anche corsi d'Improvvisazione pianistica, organistica e di tecniche di improvvisazione. È stato membro di giuria in vari concorsi organistici e ha tenuto corsi e conferenze per l'Istituto Rezzara di Vicenza e per il Rotary Club di Valdagno (VI).

All'attività didattica ha affiancato il concertismo e la composizione. Ha scritto per coro, organo, pianoforte, orchestra, opera lirica, oratorio, musiche per formazioni cameristiche, arrangiamenti e trascrizioni. Ha pubblicato per Armelin Musica, Bèrben, Progetti Sonori e Carrara.

Tutta la sua produzione è stata catalogata e analizzata nella tesi di laurea “Un secolo di vita musicale a Thiene” di Eleonora Dal Santo, nel 2003.[1] Con lui hanno collaborato, oltre a numerosi musicisti, l'architetto Dante Tognin, la regista e librettista Rosalba Trevisan e la pittrice Paola Marchi.

Nel maggio 2011 ha vinto il primo premio al concorso ADM di Montecchio Maggiore con la composizione "Canto di vita", su testo proprio.
Nell'ottobre 2012 ha pubblicato per l'editore Progetti Sonori "L'improvvisazione per strumenti a tastiera e arpa. Manuale teorico/pratico sugli stili dal Seicento ad oggi" con presentazione di Bruno Canino.

In occasione del centenario della Grande Guerra Signorini scrive l'opera "1915-18 La Guerra delle Donne", opera lirica per voci recitanti, voci solistiche, coro ed ensemble strumentale (musica e testo di Lorenzo Signorini).

Ha scritto i romanzi: Il Requiem massonico (Eurarte, 2017) e Totentanz (Amazon, 2019).

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il suo stile, tonale, si riallaccia al neoclassicismo e alla musica a programma.

“Signorini... orchestratore raffinato e personalissimo, mette a fuoco la sua ispirazione che trasforma ogni opera in una specie di ideale rappresentazione”[2].

“Musicista di salda preparazione, Signorini colloca la sua scrittura, efficace e sapiente, nel solco della tradizione sacra, cui si rifà consapevolmente e con grande personalità… pure affiora un contributo alla musica del ‘900 storico, con raffinatezze armoniche e consapevole scrittura vocale”[3].

“La sinfonia è un'ampia pagina dall'incisivo piglio neoclassico”[4].

Varie le commissioni, soprattutto di musica vocale-strumentale, la Sinfonia Alberti, rapsodie di canti popolari e natalizi, cantate, l'oratorio Ioannes Paulus Secundus, che è stato anche eseguito in esclusiva dall'orchestra ArtEnsemble del maestro Maurizio Mune, oltre a musica strumentale e arrangiamenti.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

L'elenco completo delle composizioni, oltre ad alcuni spartiti in pdf, è disponibile a questo link.

Opere teoretiche[modifica | modifica wikitesto]

L'improvvisazione su strumenti a tastiera e arpa. Manuale teorico/pratico sugli stili dal Seicento a oggi
Editore Progetti Sonori, 2012.
http://www.progettisonori.it/Catalogo/Improvvisazione.htm


Leggere la musica facilmente. Manuale destinato a coristi, strumentisti e appassionati

Amazon, 2021


I due manuali sono corredati da videolezioni tenute dall'autore, reperibili sul canale YouTube di Lorenzo Signorini

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Requiem massonico, Edizioni EurArte, 2017
  • Totentanz, Amazon, 2018

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Eleonora Dal Santo, "Un secolo di vita musicale a Thiene", Università degli Studi di Verona, A.A. 2002/2003
  2. ^ Giuseppe De Marzi in: Il Giornale di Vicenza, 27/11/2008 (Cantata Lux Oriens).
  3. ^ Il Gazzettino, 18/07/2003 (Cantata Croce d'Aquileia).
  4. ^ Il Giornale di Vicenza, maggio 2000 (Sinfonia Alberti).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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