Lipizzano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Neapolitano Aga: ottimo esemplare di Lipizzano

Il Lipizzano è un cavallo che deve il suo nome alla città di Lipizza; fu usato per trainare le carrozze dei monarchi e nell'esercito ed è proprio durante l'impiego in guerra che dimostrò grande facilità nell'apprendimento delle figure di difesa o di attacco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime documentazioni certe su questa razza risalgono al 1580, quando l'arciduca austriaco Carlo II acquistò dal vescovo di Trieste il villaggio di Lipizza e i terreni circostanti con lo scopo di creare un allevamento di cavalli idonei alle carrozze e alla cavalcata. Il villaggio fu scelto perché lontano dal clima mite dell'Adriatico e per il suo terreno accidentato essendo questa una zona carsica e coperta di rocce carbonatiche che hanno reso gli zoccoli del lipizzano tra i più compatti. Per questi primi cavalli furono importate fattrici italiane da Verona, dal Polesine e da Aquileia e i primi stalloni spagnoli, cui ne seguirono altri sette e infine le fattrici andaluse. Successivamente furono introdotte anche linee di sangue Frederiksborg, Napoletano e Kladruber.

Nel 1797 a causa della Campagna d'Italia napoleonica, tutto il contingente dell'allevamento venne obbligato a una marcia di 40 giorni verso Stuhlweissenburg, presso il lago Balaton. Dopo i danni del terremoto del 1802, che devastò edifici e scuderie, i cavalli e il personale dovettero fuggire ancora nel 1805 e nel 1807 per fronteggiare l'avanzata delle truppe napoleoniche. Quando nel 1815, dopo il Congresso di Vienna, i Lipizzani poterono ritornare a Lipizza, non erano più i cavalli sani e resistenti di un tempo.

Favory Pallavicina.

Fu l'Imperatore Francesco Giuseppe a dare un nuovo impulso alla razza, con la costruzione di nuovi edifici e scuderie, e fatto molto importante, immettendo sangue Arabo. Non fu un'impresa facile perché si trattò di recuperare le sei linee determinanti nella formazione del Lipizzano:

  • Pluto (stallone grigio danese)
  • Conversano (stallone morello di origine napoletana). Questa linea sfila proprio a Conversano, durante il corteo storico del paese, che si tiene in estate per San Rocco.
  • Neapolitano (stallone baio originario di Napoli),
  • Favory (stallone baio cecoslovacco),
  • Maestoso (stallone grigio nato in Cecoslovacchia),
  • Siglavy (stallone arabo grigio).

Altrettanto importanti sono le linee delle fattrici: 18 ceppi più un diciannovesimo introdotto a Lipizza dopo il 1947, la fattrice araba Rebecca.

Fattrice con puledro

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Il mantello dominante è il grigio, ma i puledri nascono morelli o baio scuro per imbiancarsi gradualmente nel giro di 7-10 anni. La testa è di media grandezza, piuttosto allungata, con profilo generalmente rettilineo. Il collo, di lunghezza media è ben attaccato, arcuato e ornato da una criniera fitta e setosa. Il garrese è poco rilevato, ma largo e ben muscolato con un'altezza compresa tra i 152-165 cm. La groppa è ampia, muscolosa e arrotondata. La coda ha un'attaccatura alta e crini lunghi e fini. Gli arti sono forti e resistenti con stinchi anch'essi corti, i piedi sono forti e ben conformati, non troppo grandi.

Carattere[modifica | modifica wikitesto]

Di carattere volenteroso e obbediente, è adatto al dressage e Alta Scuola, al tiro leggero, tiro medio e lavori agricoli.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 41879 · LCCN (ENsh85077303 · BNF (FRcb13572870r (data) · J9U (ENHE987007531508105171
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi