Lingua siwi

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Siwi
žlan n isiwan
Parlato inBandiera dell'Egitto Egitto
RegioniSiwa
Locutori
Totale25.000 (2014)
Altre informazioni
Scritturaalfabeto arabo (tradizionale), alfabeto latino, neo-tifinagh (uso recente)
TipoSVO (intro)flessiva
Tassonomia
FilogenesiLingue afro-asiatiche
 Lingue camitiche
  Lingue berbere
Codici di classificazione
ISO 639-3siz (EN)
Glottologsiwi1239 (EN)

La lingua siwi (in siwi žlan n isiwan) è una lingua berbera parlata in Egitto, nella regione dell'oasi di Siwa.

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Ethnologue,[1] il siwi è parlato da 20.000 persone (2013) stanziate nella zona desertica dell'Egitto nordoccidentale, nei villaggi attorno all'oasi di Siwa. Secondo fonti locali[2], gli abitanti sono circa 25.000 e comprendono gli abitanti di Siwa, i beduini stanziati nei villaggi periferici dell'oasi e gli egiziani provenienti da altre parti del paese (Alto e Medio Egitto), prevalentemente impiegati nel settore dell'agricoltura.

Il siwi è la lingua di comunicazione tra i berberi egiziani di Siwa ed El Gara. El Gara è un’altra piccola oasi del deserto occidentale che dista 130 km da Siwa, abitata da circa 500 persone. Gli abitanti sono tutti bilingui, fatta eccezione per quale donna o uomo molto anziani.

Il siwi è anche l’unica lingua berbera parlata in Egitto ed è la variante posta più ad est di tutta l’area berberofona nordafricana. La variante più vicina, dal punto di vista geografico, è quella parlata nell’oasi di Augila in Libia, mentre le varianti con le quali condivide più similarità dal punto di vista linguistico sono quelle di Sokna e El Fogaha, probabilmente estinte.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Ethnologue, la classificazione della lingua siwi è la seguente:

Il siwi condivide alcune tratti con il sottogruppo zenata del berbero, ma non può essere completamente considerato come parte di esso. Secondo Kossmann (1999)[3], il siwi può essere collegato al gruppo comprendente le varianti di Sokna e Nafusi (Libia), ma differisce notevolmente con la variante di Augila, nonostante la prossimità geografica. In effetti, secondo Souag (2013) il quale basa le sue conclusioni sulle innovazioni condivise, i tratti comuni con Augila sono posteriori alla rottura di questo continuum linguistico (del siwi con le varianti libiche più occidentali).

Avendo avuto contatti con l'arabo per molti secoli, l'influenza dell’arabo in varie parti della grammatica del siwi è visibile. Le varianti che hanno influenzato il siwi sono molteplici: arabo egiziano, arabo beduino, fasi precedenti di arabo non più parlato nell'area, etc.[4]

L’Endangered Languages Project[5] classifica il siwi come lingua in via d’estinzione. Lo stesso vale per l’Atlas[6] delle lingue in pericolo dell’UNESCO, che lo classifica come “definitely endangered”. In realtà, la lingua continua a essere trasmessa ai figli, specialmente quando entrambi i genitori sono madrelingua siwi.

Fonologia[modifica | modifica wikitesto]

Consonanti[modifica | modifica wikitesto]

La seguente tabella[7] rappresenta il sistema consonantico del siwi. La faringalizzazione è indicata con un puntino sottoscritto, mentre la labializzazione con una w sovrascritta [ʷ]. La trascrizione usata è in parte basata sulla trascrizione latina e non tutti i simboli corrispondono a quelli usati nell'IPA. Per un'analisi dettagliata del sistema fonologico del siwi, vedere Naumann 2012.[8]

labiale alveolare post-alveolare

palatale

velare uvulare epiglottale glottale
occlusiva b

t

d

k

g

q

ʔ
nasale n
vibranti r

fricativa f

s

z

š ž x

ɣ

ɣʷ

ḥ ʕ h
approssimante w y
laterale approssimante l

affricata č ǧ

Vocali[modifica | modifica wikitesto]

Il siwi ha sei vocali: /a, e, i, o, u, ə/. Le vocali centrali /e/ e /o/ sono escluse dalla posizione finale di parola e /o/ è rara.[9]

Grammatica[modifica | modifica wikitesto]

Il berbero di Siwa, che costituisce la lingua berbera più orientale, ha numerose particolarità rispetto alle altre varietà di berbero.

Tra i tratti salienti vi è quello di possedere un tempo, caratterizzato da un suffisso -a o -aya, che ha un valore di "perfetto risultativo" (in francese "accompli résultatif"), e che trova riscontro solo nella vicina oasi libica di Augila. La posposizione di -a provoca l'allungamento della vocale della sillaba precedente, non solo nel verbo (yənğəf "si è sposato" > yənğif-a "è sposato") ma anche negli eventuali pronomi suffissi (yuš-as-tən "glieli ha dati" > yuš-as-tin-a "glieli aveva dati"). Questi fenomeni fonetici, che si potrebbero spiegare con uno spostamento dell'accento in seguito all'aggiunta dell'affisso, hanno fatto ipotizzare una possibile origine comune al "perfetto risultativo" del tuareg, che non presenta un suffisso -a ma è caratterizzato da spostamenti di accento e allungamenti di vocali (Brugnatelli 2005: 376-377).

Ordine delle parole[modifica | modifica wikitesto]

L’ordine dei costituenti in siwi è: soggetto-verbo-oggetto:

ǧmil yəxsa giwaɣ ǧmila

Jmil vuole sposare Jmila

'Jmil voleva sposare Jmila'[10]

Le preposizioni precedono la frase nominale, così come i numerali, mentre gli aggettivi e i dimostrativi seguono il nome. I dimostrativi seguono sempre gli aggettivi e i suffissi del possessivo.

Nome[modifica | modifica wikitesto]

A differenza della maggior parte delle lingue berbere, come ad esempio il cabilo in Algeria o il tarifit in Marocco, in siwi il nome non fa più la differenza tra stato libero e stato d'annessione. Il nome ha quindi sempre la stessa forma, indipendentemente dalla posizione rispetto al verbo e dal ruolo grammaticale (soggetto e oggetto).

La flessione nominale riguarda invece il genere e il numero.

Solitamente i nomi maschili al singolare sono caratterizzati dal prefisso a-: akəḅḅi 'ragazzo', che al plurale diventa i-: ikəḅḅan 'ragazzi'. I nomi femminili generalmente sono caratterizzati dal prefisso t-, e talvolta anche dal suffisso -t: tfunast 'mucca'.

Il plurale si forma solitamente con l'aggiunta di suffissi: -ən; -awən; -an; -iwən per il maschile; -en; -wen per il femminile.

šal < šaliwən 'territorio'

tfunast < tfunasen 'mucca'

Il suffisso del femminile singolare -t che talvolta si trova in alcuni nomi, non è mai attestato al plurale. Ovviamente molti nomi seguono anche altre strategie per la flessione del plurale, come cambiamenti interni: azidi 'sciacallo, izida 'sciacalli', ed altri seguono la flessione araba[11]

Aggettivo[modifica | modifica wikitesto]

L'aggettivo segue la flessione nominale per genere e numero. Solitamente l'aggettivo si accorda al nome a cui si riferisce:

SG.M PL.M SG.F PL.F
brutto/cattivo ašmal i-šmal-ən t-ašmal-t ti-šmal-en
bello/buono kwayəs kwayəs-ən t-kwayəs-t t-kwayəs-en

L'aggettivo maschile plurale può anche essere usato quando il nome è femminile plurale. Ciò rispecchia la tendenza già visibile altrove (come per i pronomi) di usare il maschile come forma unica, senza distinzione di genere.

təltawen izəwwarən

'Donne adulte'

Dimostrativi[modifica | modifica wikitesto]

I dimostrativi in siwi fanno l'accordo, al singolare, col genere del nome a cui si riferiscono. Al plurale, una forma unica è usata per il maschile e il femminile.

La particolarità del siwi è quella di avere una serie di suffissi che variano a seconda del genere e del numero del destinatario. Questa caratteristica è molto rara dal punto di vista tipologico[12].

I dimostrativi pronominali sono: w- (M.SG); t- (F.SG) e wi- (PL)

I dimostrativi adnominali sono: daw- (M.SG); tat- (F.SG) e dawi- (PL)

I dimostrativi presentativi sono: ɣw- (M.SG); xt- (F:SG) e ɣwi- (PL)

I dimostrativi locativi sono: gd- e ss- (approssimativo)

Il dimostrativo di maniera è: ams-

A questi dimostrativi si possono aggiungere i seguenti suffissi :

1) -a (-aya) : suffisso invariabile in genere e numero

2) -ok: destinatario maschile singolare; -om: destinatario femminile singolare; -erwən: destinatario plurale

Pronomi indipendenti e clitici[modifica | modifica wikitesto]

I pronomi personali soggetto del siwi distinguono il genere femminile dal maschile solo alla 2 e 3 persona singolare:

Pronomi indipendenti
1 niš io
2M šək tu
2F šəm
3M nətta lui
3F əntatət lei
1 ənšni noi
2 ənknəm voi
3 əntatət loro

I pronomi soggetto, obbligatoriamente affissi al verbo, sono:

1 -a(x); -ʕ/-ɣ
2 -(a)ṭ
3M i-/y(ə)-
3F t-
1 n-
2 -əm
3 i-/y(ə)-…-n

Alla prima persona singolare, il suffisso è -ʕ/-ɣ se seguito da un pronome oggetto indiretto.

I pronomi oggetto diretto e indiretto sono:

Oggetto diretto Oggetto indiretto
1 i -i
2M -ek -ak
2F -em -am
3M -t; -a -as
3F -tət; -et
1 -anax -anax
2 -wən -awən
3 -tən; -en -asən

L'ordine dei pronomi è: verbo (con i pronomi soggetto affissi obbligatori)-pronome oggetto indiretto-pronome oggetto diretto[13]

Per i pronomi oggetto diretto, alla 3SG.M/F e alla 3PL ci sono due serie di suffissi. Il primo è usato nel caso in cui segua un altro suffisso, il secondo nel caso in cui segua direttamente la radice verbale.

I pronomi possessivi sono divisi in due serie: la prima, analitica, è composta dalla preposizione n 'di'+ pronome, mentre la seconda, sintetica, è composta solo dal pronome. La seconda è usata per alcuni nomi di parentela e per alcune preposizioni.

Analitica Sintetica
1 -ənnəw
2M -ənnək -k
2F -ənnəm -m
3 -ənnəs -s
1 -ənnax -tnax
2 -ənwən -twən
3 -ənsən -tsən

Verbo[modifica | modifica wikitesto]

Il verbo in siwi è sempre accompagnato dai pronomi affissi soggetto. A volte, nomi plurali non fanno l'accordo col plurale, che è invece alle 3 persona singolare, femminile[14].

Il sistema verbale del siwi è aspetto-modale. I tre temi principali sono: perfetto, imperfetto e aoristo (preceduto sempre da ga-).

Il perfetto e l'imperfetto possono poi anche esser seguiti dal suffisso -a. Nel caso del perfetto, si avrà quindi il perfetto risultativo, per l'imperfetto invece la forma con -a indica contemporaneità. L'aoristo e il risultativo possono essere preceduti da ədda-.

A titolo d'esempio, ecco le forme verbali del siwi con il verbo ukəl 'camminare':

  • perfetto y-ukəl 'lui camminò'
  • perfetto risultativo y-ukil-a 'lui ha camminato'
  • imperfetto i-takəl 'lui cammina, camminava, stava camminando'
  • imperfetto+a i-takil-a 'mentre camminava'
  • ga+aoristo g-(y)-ukəl 'lui cammina, camminerà'
  • ədda+aoristo ədd-(y)-ukəl 'che cammini!'

Negazione[modifica | modifica wikitesto]

A differenza di altre lingue berbere, in siwi non esiste un tema verbale negativo morfologicamente distinto da quello affermativo. La negazione si effettua unicamente prefissando la- al verbo.

la- può anche essere usato per negare nomi, aggettivi, la particella esistenziale di 'c'è/ci sono' etc.

La negazione attributiva e il focus contrastivo usano invece la particella negativa ačči/qačči

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Italiano Siwi Italiano Siwi Italiano Siwi Italiano Siwi Italiano Siwi
mio fratello aṃṃa cammello alɣəṃ uscire ffaɣ piccolo aḥkkik sopra ənniž
mia sorella wəltma gatto yaṭṭus entrare kim grande azəwwar sotto adday
mio nonno ǧəddi bue funas fare ʕṃaṛ bello kwayəs al fianco səddu
mia nonna ǧədda cuore uli giocare ṣaxaṛ brutto ašmal dietro zdəffər
mio padre abba sole tfukt morire ṃut corto agzal di n
mia madre əṃṃa luna taziri vivere ngər quanto costa? s əmnit con s
figlio ǧir abito akbər venire usəd dove? i-mani; g-mani su af
oliva azəmmur carne aksum camminare ukəl quando? məlmi in mezzo ammas
casa agbən acqua aman sposarsi ənǧəf cosa? tanta; hanta a i
gente itadəm sangue idammən divorziare lləf come? mamək in g
uomo aggwid montagna adrar guardare ẓəṛ chi? bəttin oggi asfa
donna talti sale tisənt ascoltare səl perché? tadi; itta ora amra
ragazza tləčča mangiare əčč sapere ssən ah domani tafyi
ragazzo akəḅḅi bere su lavorare xdəm no ula ieri slaṭṭin

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), Siwi, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.
  2. ^ NSA Native Siwan Association for Tourist Services and Environmental Protection, Discovering Siwa, Egitto, 2009.
  3. ^ Kossmann, Maarten, Essai sur la phonologie du proto-berbère, Köln: Köppe, 1999.
  4. ^ Lameen Souag, Berber and Arabic in Siwa (Egypt): a study in linguistic contact, Koln, Rudiger Koppe Verlag, 2013.
  5. ^ Endangered language project, su endangeredlanguages.com.
  6. ^ UNESCO Atlas of the World's Languages in Danger, su unesco.org.
  7. ^ Valentina Schiattarella, Berber texts from Siwa. Including a grammatical sketch, Koln, Ruediger Koeppe Verlag, 2017, p. 27.
  8. ^ Christfried Naumann, Acoustically Based Phonemes of Siwi (Berber), Koln, Ruediger Koeppe Verlag, 2012.
  9. ^ Souag, Lameen and Marijn van Putten, The origin of mid vowels in Siwi (PDF), in Studies in African Linguistics, n. 45. URL consultato il 31 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2017).
  10. ^ Valentina Schiattarella, 2017, p. 60.
  11. ^ Souag, 2013, p. 74.
  12. ^ Lameen Souag, The development of addressee agreement on demonstratives, in Diachronica, vol. 31, n. 4, pp. 535-563.
  13. ^ Schiattarella, 2017, p. 31.
  14. ^ Schiattarella, 2017, p. 52.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • André Basset, "Problème verbal dans le parler berbère de Siwa", in Mémoires de l'Institu français, T. LXVIII - Mélanges Maspéro, vol III, Le Caire 1935, p. 154-159.
  • André Basset, "Siwa, Aoudjila et Imeghran. À propos d'un rapprochement", Annales de l'Institut d'études orientales de l'Université d'Alger, T. II, 1936, p. 119-127.
  • André Basset, "Siwa et Aoudjila. Problème verbal berbère", Mémires de l'Institut français - Mélanges Gaudefroy-Demombynes, Le Caire, 1937, p. 279-300.
  • Vermondo Brugnatelli, "Il 'problema verbale' di Siwa e Augila", Atti Sodalizio Glottologico Milanese 26 (1984-85) [1986], 8-11.
  • Vermondo Brugnatelli, "Voyelles et accents dans l'histoire du berbère", in: P. Fronzaroli, P. Marrassini (eds.), Proceedings of the 10th Meeting of Hamito-Semitic (Afroasiatic) Linguistics (Florence 18-20 April 2001), Firenze, Dipartimento di Linguistica dell'Università di Firenze, ("Quaderni di semitistics" 25) 2005, 371-380.
  • Émile Laoust, Siwa. I - Son parler, Paris, Leroux, 1931
  • Alphonse Leguil, "Notes sur le parler berbère de Siwa (I)", Bulletin des Études Africaines de l'INALCO vol. 6 (1986), n° 11, p. 5-42.
  • Alphonse Leguil, "Notes sur le parler berbère de Siwa (II)", Bulletin des Études Africaines de l'INALCO vol. 6 (1986), n° 12, p. 97-124.
  • Christfried Naumann, 2012, Acoustically based phonemics of Siwi (Berber), Berber Studies, vol. 36. Köln: Köppe.
  • Valentina Schiattarella, Le berbère de Siwa: documentation, syntaxe et sémantique, unpublished PhD dissertation, Paris, Ecole Pratique des Hautes Etudes, 2015.
  • Valentina Schiattarella, Berber texts from Siwa. Including a grammatical sketch, Köln, Rudiger Köppe Verlag, foreword by Lionel Galand, 2017 (2nd edition).
  • Valentina Serreli, Society, languages and ideologies in the oasis of Siwa. Listening to people’s voices, unpublished PhD Dissertation, Università degli studi di Sassari and Aix/Marseille Université - IREMAM, Aix-en-Provence, 2016.
  • Lameen Souag, Berber and Arabic in Siwa (Egypt): a study in linguistic contact, Köln, Rudiger Köppe Verlag, 2013
  • Werner Vycichl. 2005. "Jlân n Isîwan: Schizzo della lingua berbera dell'Oasi di Siwa (Egitto)," Berberstudien & A Sketch of Siwi Berber (Egypt). Ed. Dymitr Ibriszimow & Maarten Kossmann. Studi berberi, vol. 10. Köln: Rüdiger Köppe Verlag. ISBN 3-89645-389-0

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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