Lingua lesga

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Lesgo
лезги чIал
Parlato inRussia, Azerbaigian
Locutori
Totale766.000
ClassificaNon tra le prime 100
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto cirillico
Tassonomia
FilogenesiLingue caucasiche
 Lingue caucasiche nordorientali
Codici di classificazione
ISO 639-2lez
ISO 639-3lez (EN)
Glottologlezg1247 (EN)

La lingua lesga,[1][2] detta anche lesghi,[3] lezghiano[4] o küru,[5] (лезги чIал in lesgo) è una lingua caucasica nordorientale parlata nella Federazione Russa, nella repubblica del Daghestan, e in Azerbaigian.

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Al censimento russo del 2010 il lesgo risultava parlato da 402.000 persone, stanziate in prevalenza nel Daghestan sudorientale. La lingua è parlata anche nell'Azerbaigian nordorientale, vicino al confine con la Russia; i locutori sono 364.000 secondo stime del 2007. La lingua è attestata anche in altre repubbliche ex-sovietiche, e conta complessivamente circa 800.000 locutori.[6]

È classificata come "vulnerabile" dall'Atlas of the World's Languages in Danger dell'UNESCO.[7]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Ethnologue,[6] la classificazione completa della lingua lesga è la seguente:

  • Lingue caucasiche settentrionali
    • Lingue caucasiche orientali
      • Lingue lesghiane
        • Lingue lesghiane nucleari
          • Lingue lesghiane orientali
            • Lingua lesga

Sistema di scrittura[modifica | modifica wikitesto]

La lingua lesga è scritta in alfabeto cirillico.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Tagliavini, Introduzione alla glottologia, Bologna, Pàtron, 1963.
  2. ^ Luciano Farmini, La teoria della lingua fra storicismo e nuovi orientamenti, Manfredonia, Atlantica, 1981.
  3. ^ Lesghi in Vocabolario - Treccani, su treccani.it.
  4. ^ Graziadio Isaia Ascoli, Carlo Salvioni, Archivio glottologico italiano, vol. 83, Le Monnier, 1998.
  5. ^ Fiorenzo Toso, III. Paesi esterni al'Unione Europea, in Lingue d'Europa: la pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente, Baldini Castoldi Dalai, 2006, p. 468, ISBN 88-8490-884-1.
  6. ^ a b c (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), Lezgi, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.
  7. ^ (EN) Moseley, Christopher (ed.)., Lezgian, in Atlas of the World’s Languages in Danger, Parigi, UNESCO Publishing, 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Controllo di autoritàGND (DE4107054-9 · J9U (ENHE987007565570905171 · NDL (ENJA00569434
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