Limping for a Generation

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Limping for a Generation
album in studio
ArtistaThe Blow Monkeys
Pubblicazione1984
Durata40:10
Dischi1
Tracce10
GenerePunk rock
Jazz
Glam rock
New wave
Pop rock
EtichettaRCA / Ariola / BMG
ProduttorePeter Wilson
Arrangiamentimusiche:
The Blow Monkeys;
linee vocali:
Dr. Robert
Note4 singoli estratti: Go Public, Man from Russia, Atomic Lullaby (1984) e Wildflower (1985);

5 lati B inediti: Rub-a-dub Shanka, Resurrection Love, Slither, My Twisty Jewel e Kill the Pig (sul retro dei primi tre 45 giri/maxi singoli del 1984);

2 lati B live: Waiting for Mr. Moonlight e Trashtown Incident (sul retro del quarto 45 giri/maxi singolo del 1985).

The Blow Monkeys - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1986)

Limping for a Generation è l'album di debutto della band britannica new wave / pop rock The Blow Monkeys, pubblicato nel 1984, su etichetta RCA / Ariola (poi diventata BMG).

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Nel libretto della doppia raccolta del 1999, Atomic Lullabies - Very Best of The Blow Monkeys, il leader Dr. Robert (all'anagrafe Robert Howard) scrive che:

«...anche se di fatto è stata Digging Your Scene [dal secondo long playing del gruppo, Animal Magic] ad aprirci le porte del successo - da sconosciuta band glam / jazz che eravamo, ci ritrovammo di colpo in televisione, sui giornali, buttati fuori dalle discoteche e a suonare allo Stadio di Wembley con Rod Stewart - Limping for a Generation, il nostro primo album, contiene alcuni dei nostri pezzi migliori in assoluto.[1]»

Il cantante e chitarrista etichettò l'intero primo disco come appartenente a un improbabile genere jazz-punk, definendo i lavori iniziali dei Blow Monkeys, nella stessa fonte del 1999, con la semplice affermazione:

«La musica che facevamo agli esordi era ancora grezza.[2]»

Formatisi nei primi anni ottanta, i Blow Monkeys, dopo alcuni brani realizzati con l'etichetta indipendente Parasol (il 7" Live Today Love Tomorrow/In Cold Blood è del 1982), firmano con la casa discografica RCA (poi BMG), distribuita dalla Ariola, e dànno alle stampe l'album di debutto, un lavoro che, in retrospettiva, verrà considerato un vero e proprio piccolo capolavoro, in tutti i sensi, oggi molto difficile da reperire e, allo stesso tempo, molto ricercato, ma che, all'epoca della sua originaria pubblicazione, non ha ottenuto il benché minimo successo dal punto di vista commerciale.

Il 33 giri appare come un'opera piuttosto strana, bizzarra, controversa e contraddittoria: a tratti sensuale e tetro, delirante e licenzioso, monòtono e monotòno, eppure pervaso da solide suggestioni soul e con un'anima intimamente jazz. Le dieci canzoni che lo compongono (compresi i cinque lati B che non ne fanno parte, disponibili soltanto sul retro dei vari 45 giri e maxi singoli) sono piuttosto consistenti, ma prive di veri e propri ritornelli, che avrebbero potuto permettere al disco di scalare le classifiche (né l'album né i quattro estratti sfiorano le charts). Si tratta di un lavoro difficile da categorizzare o da rapportare a qualsiasi altro artista o gruppo contemporaneo: gli ABC, i Duran Duran e gli Style Council rappresentano tutti delle entità musicali di gran lunga troppo differenti per permettere un effettivo paragone.

La musica e i testi[modifica | modifica wikitesto]

Per riuscire a spiegare veramente il sound strano e accattivante della prima fatica dei Blow Monkeys, si potrebbe dire che suona come Paul Weller durante l'ultimo periodo degli Jam, unito ai testi sessualmente confusi di Morrissey quando era negli Smiths. Alcuni dei versi di Robert ricordano in effetti le parole canticchiabili di Morrisey:

«Says he wants to be an anti-Christ
But God knows, that boy is too nice.[3]»

oppure

«You can bury me alive and jump on my head
But I'm a real Wildflower, chained to your bed.[4]»

o ancora, sempre molto in stile Morrissey:

«I see a boy
He must be a prince
Who is he I desire?
Who am I to be shy?[5]»

Dalla new wave alla dance[modifica | modifica wikitesto]

Vestiti in modo impeccabile, con un look in perfetto stile New romantic, che non fa che aumentare la confusione, visto che il genere musicale che li contraddistingue non potrebbe essere più lontano da quella corrente espressiva, i quattro membri dei Blow Monkeys, soli ed unici autori e interpreti musicali del loro primo, commercialmente disastroso LP, con un solo aiuto esterno (quello di Peter Wilson per produzione, arrangiamento degli archi e tastiere supplementari), otterranno alla fine un grande successo di classifica soltanto qualche anno dopo, con delle sonorità maggiormente orientate verso il pop rock e il funky, ampliando la lista dei propri collaboratori, con l'aggiunta di altre tastiere di supporto, cori femminili, diversi hook e refrain più propriamente pop, fino a volgersi a un altro genere di musica, completamente diverso da quello degli esordi, cioè la dance, abbracciata, costruita e originalmente elaborata, prima ancora che la scena dance stessa diventasse un vero e proprio fenomeno di massa, con una serie di leggendari duetti (Curtis Mayfield e soprattutto Cheb Khaled, per ricordarne giusto un paio) e l'invenzione di un sottogenere della house music, in séguito etichettato come UK garage, con la Numero 7 britannica Wait, un ulteriore duetto, con la diva della house di Chicago Kym Mazelle, uscita all'inizio del 1989.

L'eredità dell'album di debutto[modifica | modifica wikitesto]

Ma l'eredità del lavoro del 1984, un disco estremamente importante per il gruppo, non andrà perduta. Il loro quinto e ultimo album di studio, pubblicato nel 1990, poco prima di un lunghissimo scioglimento, durato fino alla fine del 2007, contiene infatti sia tracce realizzate sull'onda della recente svolta dance, sia un paio di pezzi che sembrano usciti da questo primo periodo formativo, senza dimenticare il coraggioso esperimento, citato sopra, di mixare la voce, melodica e cadenzata, di un cantante arabo con dei ritmi graffianti più sostenuti, cosiddetti «uptempo», in Be Not Afraid, con Khaled. Tre dei quattro singoli estratti dal disco d'esordio, vale a dire Man from Russia, Atomic Lullaby e Forbidden Fruit, ricompaiono anche nella versione espansa in compact disc della loro prima raccolta di successi, Choices - The Singles Collection, data alle stampe nel 1989, lo stesso anno della apocalittica Wait.

I lati B inediti[modifica | modifica wikitesto]

La doppia collection del 1999, invece, comprende le cinque B-sides inedite del 1984, che, come scrive Dr. Robert, sempre nel citato libretto,

«...ci mostrano nel nostro umore più tipico, spontaneo e rilassato...[6]»

e poiché la band ha avuto la sfortuna di diventare famosa durante la decade puntualmente accusata di aver prestato eccessiva attenzione ai dettagli esteriori, aggiunge:

«...e rappresentano un'immagine più completa di ciò che per noi costituiva la cosa davvero più importante: la musica![7]»

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Dr. Robert (alias Robert Howard), tranne #4 di Dr. Robert Howard/Mick Anker.

  1. He's Shedding Skin - 4:04
  2. Wildflower - 3:00
  3. Atomic Lullaby - 5:02
  4. Fat Cat Belusha - 4:15
  5. Go Public - 4:30
  6. Professor Supercool - 4:00
  7. Man from Russia - 3:15
  8. Limping for a Generation - 3:32
  9. Waiting for Mr. Moonlight - 4:22
  10. Trashtown Incident - 4:10

Singoli estratti dall'album[modifica | modifica wikitesto]

Lati B dei singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1984 - Rub-a-dub Shanka (lato B di Go Public)
  • 1984 - Resurrection Love (lato B del singolo Man from Russia)
  • 1984 - Slither (lato B del maxi singolo Man from Russia)
  • 1984 - My Twisty Jewel (lato B del singolo Atomic Lullaby)
  • 1984 - Kill the Pig (lato B del maxi singolo Atomic Lullaby)
  • 1985 - Waiting for Mr. Moonlight (live - lato B del singolo di Wildflower)
  • 1985 - Trashtown Incident (live - lato B del maxi singolo di Wildflower)

Credits[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Produzione, altri musicisti e staff[modifica | modifica wikitesto]

Dettagli pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Paese Data Etichetta Formato N° Catalogo
UK 1984 RCA/Ariola/BMG CD ND 71495

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "...even if it was Digging Your Scene [from the band's second album, Animal Magic], that opened the door - from being a glam jazz obscurity we were on the TV, in the papers, getting thrown out of clubs and playing Wembley with Rod Stewart - the first album, Limping for a Generation, has some of our best stuff on it." <N.B. La punteggiatura della citazione è stata lievemente modificata.>
  2. ^ "Our early music was raw."
  3. ^ "Dice di voler essere un Anticristo/ma lo sa Dio, quel ragazzo è troppo gentile."
  4. ^ "Puoi seppellirmi vivo e saltarmi in testa/ma io rimango un vero Fiore Selvatico, incatenato al tuo letto."
  5. ^ "Vedo un ragazzo./Dev'essere un principe!/Chi è il lui che desidero io?/Chi sono io per esser timido?
  6. ^ "...show us at our most relaxed and spontaneous..."
  7. ^ "...and give a more rounded picture of what was really the most important thing to us... the music!"

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Limping for a Generation, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Limping for a Generation, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • MySpaceTV[collegamento interrotto]: pagina dei Blow Monkeys - video live dei Blow Monkeys che, al Camden Palace, Londra (1985), eseguono il brano intitolato Professor Supercool, incluso sull'album del 1984, Limping for a Generation.
  • MySpace: pagina ufficiale dei Blow Monkeys - clip audio di quattro tracce dei Blow Monkeys, tra cui l'inedita Have No Roots.
  • Fencat Online: sito Web ufficiale di Dr. Robert.
  • Pop Junkie: recensione dell'album di debutto, Limping for a Generation.
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Rock