Limnoscelis paludis

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Limnoscelis
Fossile di L. paludis, al Redpath Museum, Montréal.
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superclasse Tetrapoda
Classe Amphibia (sensu lato)
Ordine † Reptiliomorpha
Sottordine † Diadectomorpha
Famiglia † Limnoscelididae
Genere Limnoscelis
Williston, 1911
Nomenclatura binomiale
† Limonoscelis paludis
Williston, 1911
Specie
  • L. paludis
    Williston, 1911
  • L. dynatis
    Berman & Sumida, 1990

Limnoscelis (il cui nome significa "piede di palude") è un genere estinto di anfibio (sensu lato) reptiliomorpho, appartenente ai diadectomorphi (una famiglia di anfibi simili a rettili), vissuto nel Permiano inferiore, circa 280 milioni di anni fa (Artinskiano), in Nordamerica. Il genere contiene due specie: L. paludis, la specie tipo e L. dynatis.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione di L. paludis

Limnoscelis è un reptiliomorpho di grandi dimensioni con circa 1,50 metro di lunghezza totale. La fisionomia dell'animale era molto simile a quella degli odierni varani.[1]
Al contrario della maggior parte dei diadectomorphi, sembra che Limnoscelis fosse carnivoro. Anche se lo scheletro postcranico è molto simile a quello dei primi grandi rettili come pelicosauri e pareiasauridae, l'animale non possedeva artigli e le ossa della caviglia erano fuse come negli reptiliomorphi.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

In passato Limoscelis era considerato un rettile molto primitivo e antico, nel gruppo dei cotilosauri. Tuttavia in seguito l'animale è stato classificato come un anfibio con caratteristiche rettiliane. Oggi il Limnoscelis appartiene a un gruppo di animali affini ai rettili, i Reptiliomorpha, che includono anche l'erbivoro Diadectes.

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione del cranio di L. paludis

Lungo circa un metro e ottanta, il Limnoscelis assomigliava forse a un varano particolarmente robusto, con una lunga coda, un cranio compatto dalla forma vagamente triangolare e dotato di lunghi denti aguzzi. Molto probabilmente le sue prede preferite erano i piccoli vertebrati terrestri o con molta probabilità anche pesci e anfibi acquatici. Sebbene il suo scheletro postcranico sia molto simile a quello dei primi grandi rettili come pelicosauri e pareiasauridae, gli arti dell'animale non avevano artigli, e le ossa delle caviglia erano fuse come negli altri reptiliomorphi. Ciò impediva all'animale di camminare efficacemente sulla terraferma, mentre le sue dita che dovevano essere simili a ventose erano ottime per rimanere fermo e stazionario, indicando che il Limnoscelis cacciasse principalmente prede lente stando fermo immobile acquattato in attesa che la preda gli passasse davanti.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Fossile di L. paludis, conservato al Museo civico di storia naturale, di Milano

Un eccezionale esemplare fossile di Limnoscelis paludis proveniente dai terreni permiani del Texas è conservato al Museo di Storia Naturale di Milano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  • Bringing Fossils To Life: An Introduction To Paleobiology by Donald R. Prothero

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