Letta Mbulu

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Letta Mbulu
NazionalitàBandiera del Sudafrica Sudafrica
GenereJazz
World music
Periodo di attività musicale1965 – ?

Letta Mbulu (Soweto, 23 agosto 1942) è una cantante sudafricana.

Iniziò la propria carriera musicale nei primi anni Sessanta in Sudafrica, per poi trasferirsi negli Stati Uniti nel 1964 in seguito all'inasprirsi del regime dell'apartheid. Ha collaborato, tra gli altri, con Cannonball Adderley e Harry Belafonte, e con Michael Jackson per la canzone Liberian Girl, in cui Mbulu canta in swahili.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata e cresciuta a Soweto, in Sudafrica, è stata attiva come cantante fin dagli anni Sessanta. Ancora adolescente è stata in tournée con il musical King Kong[1]. Nel 1964 è partita per gli Stati Uniti a causa dell'inaspirsi del regime dell'Apartheid[2].

A New York entrò in contatto con altri esuli sudafricani, tra cui Miriam Makeba, Hugh Masekela e Jonas Gwangwa[1], e continuò a lavorare con Cannonball Adderley, David Axelrod e Harry Belafonte[2].

La sua voce può essere ascoltata anche nella serie televisiva Radici, nei film Il colore viola (1985) e in Grazie per quel caldo dicembre del 1973[3], ed è stata ospite in un episodio della sesta stagione di Soul Train. Mbulu ha anche fornito il canto in swahili nel singolo di Michael Jackson "Liberian Girl". Il produttore Quincy Jones ha detto di lei: "Mbulu è la signora delle radici, proiettando una raffinatezza e un calore che suscita la speranza di raggiungere l'amore puro, la bellezza e l'unità nel mondo"[3].

È membro fondatore del South African Artists United (SAAU), un'organizzazione fondata nel 1986[4].

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine della Ikhamanga in Argento - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo eccellente contributo nel campo della musica e della lotta contro l'apartheid.»
— dicembre 2009[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b LETTA MBULU BIOGRAPHY, su www.dougpayne.com. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  2. ^ a b The Guinness encyclopedia of popular music, in Choice Reviews Online, vol. 34, n. 01, 1º settembre 1996, pp. 34–0024-34-0024, DOI:10.5860/choice.34-0024. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  3. ^ a b (EN) Letta Mbulu Biography, Songs, & Albums, su AllMusic. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  4. ^ Letta Mbulu | South African History Online, su www.sahistory.org.za. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  5. ^ Elenco dei premiati dell'anno 2009., su sahistory.org.za. URL consultato il 12 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN59295175 · ISNI (EN0000 0000 5518 7627 · Europeana agent/base/89878 · LCCN (ENn91076322 · GND (DE135312191 · BNF (FRcb142051267 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n91076322
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