Lelio Biscia

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Lelio Biscia
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Biscia, opera di Andrea Sacchi del 1630
 
Incarichi ricoperti
 
Nato15 giugno 1575 a Roma
Creato cardinale19 gennaio 1626 da papa Urbano VIII
Deceduto19 novembre 1638 (63 anni) a Roma
 

Lelio Biscia (Roma, 15 giugno 1575Roma, 19 novembre 1638) è stato un cardinale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque il 15 giugno 1575, secondo dei cinque figli di Bernardino Biscia, avvocato concistoriale, e di sua moglie Vittoria Scapucci. La sua famiglia era entrata a far parte della nobiltà romana nel XVI secolo e otterrà nel secolo successivo il titolo di marchese.

Studiò giurisprudenza e ripercorse le orme paterne, divenendo avvocato concistoriale il 5 luglio 1595. Fu referendario del Supremo tribunale della Segnatura apostolica. Acquistò il chiericato della Camera Apostolica il 28 febbraio 1600. Fu governatore di Civitavecchia dal 1605 al 1606 e nuovamente dal 1609 al 1610. Il 9 luglio 1614 fu nominato prefetto dell'Annona, divenne in seguito decano della Camera Apostolica.

Papa Urbano VIII lo creò cardinale nel concistoro del 19 gennaio 1626. Il 9 febbraio dello stesso anno ricevette la diaconia dei Santi Vito e Modesto. Il 19 dicembre 1633 optò per la diaconia di Santa Maria in Cosmedin. Infine il 9 febbraio 1637 optò per l'ordine dei cardinali presbiteri e il titolo di Santa Maria del Popolo.

Fu mecenate delle arti e importante collezionista di libri.

Morì il 19 novembre 1638 di erisipela. Fu sepolto nella chiesa di San Francesco a Ripa.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale diacono dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia Successore
Bonviso Bonvisi 9 febbraio 1626 - 19 dicembre 1633 Benedetto Ubaldi
Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin Successore
Pietro Maria Borghese 19 dicembre 1633 - 9 febbraio 1637 Alessandro Cesarini
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo Successore
Guido Bentivoglio 9 febbraio 1637 - 19 novembre 1638 Lelio Falconieri
Controllo di autoritàVIAF (EN88899098 · ISNI (EN0000 0001 2142 9015 · BAV 495/129785 · CERL cnp01955108 · ULAN (EN500314459 · GND (DE1050426711 · WorldCat Identities (ENviaf-88899098