Le Panier

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Le Panier
Una strada del quartiere Le Panier
StatoBandiera della Francia Francia
Regione  Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Dipartimento Bocche del Rodano
CittàMarsiglia
CircoscrizioneII arrondissement
Mappa di localizzazione: Marsiglia
Le Panier
Le Panier
Le Panier (Marsiglia)
Coordinate: 43°17′53.02″N 5°22′04.01″E / 43.29806°N 5.36778°E43.29806; 5.36778

Le Panier è un vecchio quartiere della città di Marsiglia, situato a nord del Vieux-Port e ad est della Cattedrale di Marsiglia. Sito nel II arrondissement, è composto da tre quartieri amministrativi: Hôtel de Ville, Les Grands Carmes e La Joliette. Il quartiere è caratterizzato da molte strade strette ed è il luogo in cui venne fondata intorno al 600 a.C. la colonia greca di Massalia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

XVIII secolo[modifica | modifica wikitesto]

Giacomo Casanova, nel suo passaggio per Marsiglia, soggiornò nell'albergo dei Tredici Cantoni, aperto da un restauratore svizzero che gli diede questo nome in ricordo del proprio Paese, al numero 4 dell'omonima piazza. Il grande seduttore racconta i momenti squisiti che egli trascorse in questo luogo nella sua Histoire de ma vie (Storia della mia vita):

(FR)

«Il n'y a pas de ville en France où le libertinage des filles soit poussé si loin qu'à Marseille. Non seulement elles se piquent de ne rien refuser, mais elles sont les premières à offrir à l'homme ce que l'homme n'ose pas toujours demander.»

(IT)

«Non vi sono città in Francia ove il libertinaggio delle giovani donne si spinga così lontano come a Marsiglia. Non solamente esse si piccano di non rifiutare nulla, ma sono loro le prime a offrire all'uomo ciò che egli non osa sempre chiedere»

La piazza prese il nome dall'albergo, ma a causa della confusione con la traduzione dal provenzale Cantoun, che significa "angolo", essa divenne la Piazza dei tredici angoli e solo nel 1927 ritrovò il suo nome originale.[1]

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rastrellamento di Marsiglia.
Distruzione del Porto Vecchio nel febbraio 1943.

Considerato povero e insalubre, la ristrutturazione del vecchio quartiere disteso sulla riva settentrionale del Vieux-Port è soggetta a critiche fin dal XVIII secolo. Molti progetti di rinnovamento sono stati abbozzati nel corso dei secoli. Durante la seconda guerra mondiale fu predisposto un piano urbanistico da parte di architetti acquisiti alla causa della Révolution nationale posta in opera dal governo di Vichy. I primi lavori ebbero inizio nell'autunno del 1942:

(FR)

«Suburre obscène, un des cloaques les plus impurs, où s'amasse l'écume de la Méditerranée […] C'est l'empire du péché et de la mort. Ces quartiers patriciens abandonnés à la canaille, la misère et la honte, quel moyen de les vider de leur pus et les régénérer»

(IT)

«Suburra oscena, una cloaca delle più impure, ove s'ammassa la schiuma del Mediterraneo [...] È l'impero del peccato e della morte. Questi quartieri patrizi abbandonati alla canaglia, la miseria e l'onta, quale mezzo per svuotarli del loro pus e rigenerarli.»

La parte situata tra la rue Caisserie e il Porto vecchio, Saint-Jean, è infine distrutta per decisione dei tedeschi: i suoi vicoli oscuri e pieni di angolini costituivano un rifugio per i membri della Resistenza. Tra il 22 e il 24 gennaio 1943, 30 000 gli abitanti sono espulsi, migliaia di persone sono arrestate ed inviate nei campi di concentramento. Poi, casa per casa, i 1500 immobili sono minati e fatti esplodere, lasciando solo un campo di rovine, con l'unica eccezione dell'hôtel Echevin de Cabre, costruito nel 1535, la più antica casa della città. Con la ricostruzione del nuovo "Quartiere dell'Hotel de Ville", l'immobile è stato fatto ruotare con un martinetto per allinearlo alle nuove vie.

Dopo la guerra[modifica | modifica wikitesto]

Scalinata nel quartiere Le Panier

Per lungo tempo Le Panier è stato un quartiere considerato come luogo di traffici e di delinquenza. Gli abitanti convivevano con la presenza del banditismo. Il traffico di sigarette vi era importante, rivelato particolarmente nel 1952 dall'affaire du Combinatie, una nave contrabbandiera che si arenò nel golfo di Ajaccio e causò una sanguinosa faida per il possesso del suo carico tra le bande corse operanti a Marsiglia.

Oggi[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere del Panier fa parte dell'operazione di ristrutturazione urbana Euroméditerranée. Alcune ristrutturazioni urbane riguardano i settori che comprendono la rue de la République, l'Hôtel-Dieu, i Docks, (La Joliette), la spianata della Cattedrale della Major, quella del J4 e il Fort Saint-Jean.

Le Panier è diventato a poco a poco un quartiere turistico: atelier di artisti (in particolare ceramisti, pittori e galleristi) sono stati creati nel quartiere e un trenino turistico vi circola tutto l'anno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) François Thomazeau, Marseille insolite, Paris, Éditions Les beaux jours/Compagnie parisienne du livre, 2007, p.74. ISBN 9782351790021
  2. ^ Cité dans Follorou et Nouzille, Les Parrains corses, 2004, p.47-48.

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