Lambdotherium popoagicum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Lambdotherium)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Lambdotherium
Ricostruzione del cranio di Lambdotherium popoagicum
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Perissodactyla
Famiglia Lambdotheriidae
Genere Lambdotherium
Specie L. popoagicum

Il lambdoterio (Lambdotherium popoagicum) è un mammifero perissodattilo estinto, imparentato con i brontoteriidi. vissuto nell'Eocene medio (circa 48 milioni di anni fa) in Nordamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La forma e le dimensioni di questo mammifero lo facevano assomigliare moltissimo al "cavallo" primitivo Eohippus: il corpo, lungo circa 50 centimetri, era piccolo e arcuato, le zampe relativamente corte e dotate di quattro dita, il cranio era strutturato per cibarsi di fogliame. Alcune caratteristiche del cranio e delle zampe, però, lo avvicinano a un gruppo di animali giganteschi che vissero nell'Eocene medio e superiore, i brontoteri simili a rinoceronti, animali lunghi anche 4 metri (ad es. Megacerops).

Lambdotherium era dotato di un muso relativamente allungato (circa il 65 % della lunghezza totale del cranio), e la dentatura era caratterizzata da incisivi smussati e canini forti e appuntiti. Il primo premolare, sia nella mascella che nella mandibola, era mancante, e i molari avevano conuli intermedi noti come "lofoidi". I molari superiori erano dotati di parastilo e mesostilo molto marcati, e le creste del paracono e del metacono preannunciavano lo sviluppo di un ectolofo. Il protocono e l'ipocono erano di dimensione quasi identica, in particolare sul terzo molare superiore. I premolari inferiori erano ben più corti rispetto a quelli dei veri brontoteri arcaici come Eotitanops; il terzo molare inferiore era dotato di un terzo lobo ben sviluppato.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Lambdotherium popoagicum venne descritto per la prima volta nel 1880 da Edward Drinker Cope, e numerosi fossili attribuiti a questa specie sono stati ritrovati in Colorado e in Wyoming. Altre specie attribuite a questo genere (L. magnum, L. priscum, L. progressum, L. primaevum) sono state in seguito considerate identiche alla specie tipo.

Mandibola di Lambdotherium popoagicum

Lambdotherium è stato a lungo considerato la forma ancestrale dei brontoteriidi, un gruppo di mammiferi perissodattili molto diffusi nel corso dell'Eocene, che in pochi milioni di anni diedero vita a una notevole radiazione evolutiva aumentando di molto le loro dimensioni. Studi più recenti hanno indicato che Lambdotherium era imparentato alla lontana con questi animali, e non può essere considerato un loro antenato diretto, anche se probabilmente condivideva con loro un antenato comune. Pertanto, Lambdotherium è stato posto in una famiglia a sé stante, Lambdotheriidae, già istituita dallo stesso Cope nel 1889. In ogni caso, la notevole somiglianza di Lambdotherium con i cavalli arcaici come Eohippus o Sifrhippus mostra la stretta parentela dei brontoteri con gli equidi. Affine a Lambdotherium potrebbe essere stato un altro perissodattilo arcaico, a volte considerato un equide, Xenicohippus.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Lambdotherium probabilmente viveva in pianure vicino a specchi d'acqua, cibandosi di materiale relativamente tenero come le foglie.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E. D. Cope. 1880. The bad lands of the Wind River and their fauna. The American Naturalist 14(10):745-748
  • H. F. Osborn. 1919. New titanotheres of the Huerfano. Bulletin of the American Museum of Natural History 41(15):557-569
  • Y. Bonillas. 1936. The dentition of Lambdotherium. Journal of Mammalogy 17(2):139-142
  • D. R. Prothero and R. M. Schoch. 1989. Classification of the Perissodactyla. In D. R. Prothero, R. M. Schoch (eds.), The Evolution of Perissodactyla 530-537
  • B. J. Mader. 1998. Brontotheriidae. In C. M. Janis, K. M. Scott, and L. L. Jacobs (eds.), Evolution of Tertiary Mammals of North America 1:525-536

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi