Nuralagus rex

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Nuralagus rex
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Infraclasse Eutheria
Ordine Lagomorpha
Famiglia Leporidae
Genere Nuralagus
Specie N. rex
Nomenclatura binomiale
Nuralagus rex
Quintana et al., 2011

Il lagomorfo gigante di Minorca (Nuralagus rex Quintana et al., 2011) è una specie di coniglio gigante estinto vissuto sull'isola di Minorca, nelle Baleari, dal Messiniano alla metà del Pliocene, quando si estinse.[1]

Evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione del Nuralagus rex

I progenitori di taglia normale di questo animale raggiunsero l'isola ai tempi dell'era glaciale, quando l'abbassamento del livello del mare aveva reso possibile agli animali di colonizzare le varie isole del Mediterraneo; quando poi il livello del mare tornò a salire, gli animali si trovarono isolati e cominciarono ad evolversi per conto proprio nel nuovo habitat.

Su Maiorca, la nicchia dei grandi erbivori fu presa dalla capra Myotragus balearicus; su Minorca, dove quest'animale non era arrivato, tale nicchia fu occupata dai conigli, i quali, non avendo nemici in questo areale, iniziarono a crescere di dimensioni.[2]

Quando il livello del mare tornò a scendere, si formò un istmo di terra fra le due isole, che consentì al Myotragus ed agli altri animali (come Nesiotites e Hypnomys) di raggiungere Minorca; il risultato fu l'estinzione dei lagomorfi giganti, incapaci di reggere la concorrenza alimentare.[3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dai fossili ritrovati si è dedotto che questi animali potessero avere un'altezza di circa mezzo metro e arrivare a pesare tra 8 kg[5] e 12 kg;[6] le loro zampe erano piuttosto corte rispetto al corpo, mentre la colonna vertebrale era dritta, rigida e spessa. Queste caratteristiche li rendevano probabilmente assai diversi dai loro parenti attuali, i conigli e le lepri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Josep Quintana, Mike Kohler e Salvador Moya-Sola, Nuralagus rex, gen. et sp. nov., an endemic insular giant rabbit from the Neogene of Minorca, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 31, n. 2, 2011, pp. 231–240, DOI:10.1080/02724634.2011.550367.
  2. ^ Jennifer Vegas, Biggest-ever bunny didn't hop, had no enemies, Discovery News, 21 marzo 2011. URL consultato il 27 giugno 2011.
  3. ^ Maria Rita PALOMBO, Insular mammalian fauna dynamics and paleogeography: A lesson from the Western Mediterranean islands, in Integrative Zoology, vol. 13, n. 1, gennaio 2018, pp. 2–20, DOI:10.1111/1749-4877.12275, ISSN 1749-4877 (WC · ACNP), PMC 5817236, PMID 28688123.
  4. ^ (EN) Josep Quintana Cardona e Jordi Agusti, First evidence of faunal succession in terrestrial vertebrates of the Plio-Pleistocene of the Balearic Islands, western Mediterranean, in Comptes Rendus Palevol, vol. 18, n. 3, maggio 2019, pp. 317–324, Bibcode:2019CRPal..18..317C, DOI:10.1016/j.crpv.2019.02.001.
  5. ^ (EN) B. Moncunill-Solé, J. Quintana, X. Jordana, P. Engelbrektsson e M. Köhler, The weight of fossil leporids and ochotonids: body mass estimation models for the order Lagomorpha, in Journal of Zoology, vol. 295, n. 4, aprile 2015, pp. 269–278, DOI:10.1111/jzo.12209, ISSN 0952-8369 (WC · ACNP).
  6. ^ Susan Milius, The Bunny That Ruled Minorca, in Science News, vol. 179, n. 9, 2011, p. 18, DOI:10.1002/scin.5591790921.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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