Lago di Ponte Vittorio

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Lago di Ponte Vittorio
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Biella
ComuneCamandona, Callabiana
Coordinate45°38′24″N 8°04′56″E / 45.64°N 8.082222°E45.64; 8.082222
Altitudine710 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie0.0431 km²
Lunghezza0,41 km
Larghezza0,163 km
Profondità massima36 m
Volume0,5 km³
Sviluppo costiero1,315 km
Idrografia
Originesbarramento artificiale
Bacino idrografico6,7 km²
Immissari principaliStrona di Mosso, Rio Barguso, Rio Beran
Emissari principaliStrona di Mosso
Isoleno
Mappa di localizzazione: Italia
Lago di Ponte Vittorio
Lago di Ponte Vittorio

Il lago di Ponte Vittorio (lach ëd Pont Vitòrio in piemontese) è un bacino lacustre artificiale situato a 710 m di altezza tra i comuni di Camandona e di Callabiana, entrambi in provincia di Biella. Il capoluogo del paese di Camandona è situato 1,5 km a nord-est dello specchio d'acqua.

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La diga di Ponte Vittorio sbarra il torrente Strona di Mosso alla confluenza con il Rio Beran e il Rio Barguso (o Bergusa). Il lago che ne deriva ha una forma biforcuta e dalla diga si protende verso nord-ovest con due lembi che si insinuano nelle vallette formate dal Rio Barguso e dalla Strona. Una stradina a nord del bacino premette di accedere comodamente allo specchio d'acqua[1].

Il coronamento della diga visto da nord

La diga[modifica | modifica wikitesto]

Lo sbarramento, alto 33 m, fu costruito nel 1953 per creare un serbatoio che regolarizzasse la fornitura di acqua alle utenze di tipo industriale situate più a valle lungo il corso dello Strona.[2] È gestito dalla Società Acquedotto Industriale Vallestrona; oltre al già citato uso industriale, l'acqua del lago viene utilizzata anche per scopo idropotabile.[3]
Nel novembre 1968, quando una tragica alluvione colpì il Biellese provocando 12 morti nella sola Vallemosso, si disse che la diga di Ponte Vittorio avesse ceduto. Le perizie dei giorni successivi smentirono però totalmente questa voce perché lo sbarramento venne trovato perfettamente integro.[4]

Escursionismo e Trail Running[modifica | modifica wikitesto]

Poco a monte del lago transita la GtB (Grande traversata del Biellese), un lungo itinerario escursionistico che percorre a quota medio-bassa tutta la provincia di Biella.
Nei pressi dell'invaso si svolge annualmente anche il Trail del Monte Casto, organizzato dalla società sportiva G.S.A. Pollone.[5]

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Nel bacino sono presenti trote, carpe e cavedani, ma le catture non sono così facili anche perché le acque sono classificate come pregiate ed è quindi permessa solo la pesca a canna singola senza l'utilizzo di pasture.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carta dei sentieri della Provincia di Biella 1:25.00 - Biellese centro-orientale, Provincia di Biella, 2004
  2. ^ Sito del comune di Camandona, su comune.camandona.bi.it. URL consultato il 25 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2014).
  3. ^ Ricognizione delle captazioni sui principali corsi d'acqua della Provincia di Biella, Provincia di Biella, 21 maggio 2008, (testo on-line in .pdf su [1][collegamento interrotto])
  4. ^ Biellese: la catastrofica alluvione del novembre 1968, Angelo Giovi, articolo on-line su www.meteogiornale.it Archiviato il 6 maggio 2014 in Internet Archive.
  5. ^ Pagina dedicata al Trail del Monte Casto
  6. ^ Sito sulla pesca sportiva

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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