Labroides phthirophagus

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Labroides phthirophagus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Labroidei
Famiglia Labridae
Genere Labroides
Specie Labroides phthirophagus
Nomenclatura binomiale
Labroides phthirophagus
Randall, 1958
Un Labroides phthirophagus pulisce un esemplare di Coris gaimard
Esemplare all'opera su Arothron hispidus

Labroides phthirophagus Randall, 1958 è un piccolo pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].

Habitat e Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico dell'est e centrale. Non ha un areale particolarmente ampio, ed è stato trovato soprattutto alle Hawaii e nell'Atollo Johnston. Si trova in tutte le zone della barriera, ma di solito non molto in superficie[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo sottile, compresso lateralmente e con il muso allungato e appuntito. La livrea non varia molto durante la vita del pesce, ma è decisamente sgargiante. Il corpo è attraversato da un'ampia fascia nera orizzontale che parte dalle bocca, attraversa l'occhio e termina alla fine della pinna caudale. La parte anteriore del corpo, dove non coperta dalla striscia nera, è giallastra, mentre quella posteriore blu-violacea. Tutte le pinne, eccetto la pinna caudale, sono trasparenti. Non supera i 12 cm[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce ha le abitudini tipiche di un "pulitore obbligato", cioè la sua fonte di nutrimento principale sono gli parassiti esterni di altri pesci. Ha un modo di nuotare che lo rende facilmente riconoscibile, infatti viene paragonato a una danza[1]. Di notte, per proteggersi da eventuali predatori, si racchiude in un bozzolo di muco[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La sua dieta è composta quasi unicamente dai crostacei parassiti, soprattutto isopodi, che trova sulla pelle ed a volte persino nelle branchie di pesci più grossi[1]. Si nutre anche del muco secreto dalla pelle di questi ultimi[4].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo, la fecondazione è esterna e non ci sono cure verso le uova, che vengono disperse nell'acqua[5]. Basandosi sulle abitudini molto simili del congenere Labroides dimidiatus, si suppone che questa specie sia ermafrodita, ma questo fatto non è ancora stato accertato a causa della mancanza di dati precisi[1].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché a parte la saltuaria esportazione per l'acquariofilia non è minacciata da particolari pericoli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Allen, GR, Craig, M., Pollard, D., Rocha, L. & Sadovy, YJ, Labroides phthirophagus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Labroides phthirophagus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c (EN) L. phthirophagus, su FishBase. URL consultato il 5 novembre 2013.
  4. ^ L. phthirophagus, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 04.11.13.
  5. ^ L. phthirophagus, riproduzione, su fishbase.org. URL consultato il 5 novembre 2013.

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