La moglie del prete

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La moglie del prete
Marcello Mastroianni e Sophia Loren in una scena del film
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1971
Durata107 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia
RegiaDino Risi
SoggettoBernardino Zapponi, Ruggero Maccari, Dino Risi
SceneggiaturaBernardino Zapponi, Ruggero Maccari
ProduttoreCarlo Ponti
Casa di produzioneCompagnia Cinematografica Champion
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaAlfio Contini
MontaggioAlberto Gallitti
MusicheArmando Trovajoli
ScenografiaGianni Polidori
CostumiGianni Polidori
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La moglie del prete è un film del 1971 diretto da Dino Risi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Valeria Billi è un'ex cantante di vari complessi musicali, delusa dagli uomini e dalla vita. Dopo aver scoperto che l'uomo che amava era in realtà sposato, decide di uccidersi ingoiando sonniferi, ma proprio in quel momento l'occhio le cade sul giornale che riporta l'annuncio pubblicitario della "Voce Amica 2121", un servizio telefonico per persone bisognose: ciò le fa venire voglia di parlare con qualcuno prima di andarsene. Mario, un sacerdote (ma senza dichiararsi tale), le risponde e alla fine del colloquio spera di averla convinta a non suicidarsi.

Il giorno dopo, don Mario - che è anche insegnante di Lettere in una scuola media cattolica - viene disturbato durante la lezione perché al telefono lo cercano urgentemente: è Valeria che chiama dall'ospedale dove è stata portata per l'intossicazione avuta a causa dei sonniferi. Lei si attacca a Don Mario non sapendo ancora che è un sacerdote ed insiste affinché l'uomo la vada a trovare.

Con carattere passionale, la donna riesce ad entrare nel cuore del prete e lui stesso si convince sempre più di voler lasciare la Chiesa, che definisce un'istituzione medievale, perché i sacerdoti sono tenuti a restare fedeli al celibato. In un primo momento, sembra che per Mario ci sia la possibilità di una dispensa dal Vaticano, ma poi non gliela concedono perché la Chiesa è in crisi e ha perduto parecchi preti.

Valeria insiste nel chiedere una dispensa rivolgendosi direttamente ai superiori dei piani più alti. Così Mario, effettivamente, alla fine viene convocato a Roma; lì riceve, anziché il permesso di sposarsi, una nomina a monsignore. Quando Valeria, su suo invito, lo raggiunge in Vaticano, lo trova profondamente cambiato: nel frattempo si è sottomesso alla volontà della Chiesa e non sa fare altro che proporle di prendere un appartamentino di fronte al suo ed avere pazienza alcuni mesi, forse un anno. Sbigottita dall'assurdità della situazione, alla fine la donna rinuncia a comunicargli di attendere un figlio da lui.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

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