La 12ª notte (film 1996)

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La 12ª notte
Imogen Stubbs ed Helena Bonham Carter in una scena del film
Titolo originaleTwelfth Night: Or What You Will
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Irlanda
Anno1996
Durata134 min
Generecommedia
RegiaTrevor Nunn
SoggettoWilliam Shakespeare
SceneggiaturaTrevor Nunn
ProduttoreSimon Curtis
FotografiaClive Tickner
MontaggioPeter Boyle
MusicheShaun Davey
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La 12ª notte (o La dodicesima notte) (Twelfth Night: Or What You Will) è un film del 1996 diretto da Trevor Nunn.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Viola e Sebastian, fratelli gemelli, si trovano su una nave che naufraga. Entrambi credono che l'altro sia perito nel naufragio, così, dopo essere approdata in una terra straniera, Viola indossa gli abiti del fratello e prende le sembianze di Cesario, per essere ammessa al servizio di Orsino, duca d'Illiria, innamorato della contessa Olivia, che però non lo ricambia. Olivia ha perduto di recente un fratello e il lutto è una "scusa" per evitare l'assidua presenza di Orsino. Orsino manda così Cesario dalla contessa, che si innamora a prima vista del giovane. Le cose si complicano quando sir Toby, cugino di Olivia, fa credere a sir Andrew e a Malvolio, maggiordomo della donna, che ella è innamorata di uno di loro.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Prodotto dalle società BBC Films, Circus Films, Fine Line Features, Renaissance Films e Summit Entertainment.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

"Pellicola deliziosa la cui ricostruzione cinematografica lascia respiro all'eleganza dei personaggi".[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Al Toronto International Film Festival.
  2. ^ Enzo Natta, Famiglia Cristiana, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 5 marzo 1997.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pino Farinotti e Rossella Farinotti, Il Farinotti 2010, Newton Compton, 2009, p. 625, ISBN 978-88-541-1555-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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