La campana sommersa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La campana sommersa
Lingua originaleitaliano
Genereopera
MusicaOttorino Respighi
LibrettoClaudio Guastalla
(libretto online)
Attiquattro
Prima rappr.18 novembre 1927
TeatroStadttheater di Amburgo
Personaggi
  • Rautendelein (soprano)
  • Magda (soprano)
  • La Strega (mezzosoprano)
  • La Vicina (mezzosoprano)
  • La prima Elfe (soprano)
  • La seconda Elfe (soprano)
  • La terza Elfe (mezzosoprano)
  • Enrico (tenore)
  • L'Ondino (baritono)
  • Il Fauno (tenore)
  • Il Curato (basso)
  • Il Maestro (baritono)
  • Il Barbiere (tenore)
  • Il primo Bimbo
  • Il secondo Bimbo
  • Un Nano
  • Il coro delle Elfi (soprani e mezzosoprani)
  • Il coro dei Bimbi
  • Elfi danzatrici - Spiritelli - Nani - Gente del villaggio

La campana sommersa P 152 è un'opera in 4 atti di Ottorino Respighi su libretto di Claudio Guastalla, basato sulla commedia Die versunkene Glocke del tedesco Gerhart Hauptmann. La prima rappresentazione ebbe luogo il 18 novembre 1927 allo Stadttheater di Amburgo, in traduzione tedesca. L'editore di Respighi, Ricordi, non era d'accordo con la scelta del soggetto, e si rifiutò di pubblicare l'opera, che così vide la luce grazie all'editore tedesco Bote & Bock ed ebbe la première in Germania.

Il mondo fiabesco del lavoro di Hauptmann ispirò Respighi e lo condusse a creare una partitura operistica riccamente e fantasiosamente orchestrata, che ricorda spesso all'ascoltatore i suoi famosi poemi sinfonici. Dal momento che l'anti-eroe dell'opera, Enrico, è un campanaro, Respighi riempie la musica di rintocchi ed effetti squillanti. Secondo alcune fonti, il compositore si ispirò al rumore che le onde fanno colpendo le cavità sommerse dello scoglio del Trave (nella Riviera del Conero), che evoca quello di una campana sommersa[1]

Cast della prima rappresentazione[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Interprete
(Direttore: Werner Wolff)[2]
Rautendelein Gertrud Callam
Magda Emmy Land
La Strega Sabine Kalter
La Vicina Erna Homann
Enrico Gunnar Graarud
L'Ondino Joseph Degler
Il Fauno Paul Schwartz
Il Curato Rudolf Bockelmann
Il Maestro Herbert Taubert
Il Barbiere Karl Waschmann

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Atto I[modifica | modifica wikitesto]

L'ondina Rautendelein prova compassione per Enrico, il campanaro a cui il Fauno ha fatto precipitare in fondo a un lago una campana costruita per una nuova chiesa. Rautendelein decide che andrà nel paese degli uomini, e invano l'Ondino cerca di dissuaderla.

Atto II[modifica | modifica wikitesto]

Enrico è sfinito dalla disgrazia, tanto che la moglie Magda dispera che possa ricominciare a lavorare. Ma Rautendelein, sotto forma di una bambina creduta muta che il prete ha presentato a Magda per prestarle aiuto, riesce magicamente a far ritornare forza e vigore in Enrico.

Atto III[modifica | modifica wikitesto]

Tra Rautendelein ed Enrico è nato l'amore. Enrico ha abbandonato Magda e addirittura vuole fondare una nuova religione, per cui progetta un tempio. Invano il prete cerca di dissuaderlo: «Più facile è che suoni la campana sommersa, in fondo al lago», risponde Enrico. Ma più tardi Enrico viene a sapere che Magda, disperata, si è uccisa gettandosi nel lago: mentre i suoi figli gli annunciano la disgrazia si odono dalle acque i rintocchi della campana. Enrico inorridito abbandona Rautendelein.

Atto IV[modifica | modifica wikitesto]

Disperata, Rautendelein si è sprofondata nella fonte ed è divenuta la moglie di Ondino. Enrico è ormai al termine della vita: una strega esaudisce il suo desiderio di rivedere Rautendelein, che gli appare «bianca come l'Angelo della Morte». Dapprima finge di non riconoscerlo, poi risponde alle sue invocazioni, lo bacia e dolcemente lo compone morente.

Organico orchestrale[modifica | modifica wikitesto]

3 flauti, ottavino, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 2 tromboni tenori, trombone basso, basso tuba, timpani, grancassa, campanelli, piatti, tam-tam, triangolo, tamburo basco, xilofono, incudini e martelli, arpa, celesta, organo, campana, archi[3]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marche, Touring Editore, 1979, p. 116.
  2. ^ Première de La campana sommersa Archiviato il 26 agosto 2016 in Internet Archive., almanacco di amadeusonline (URL consultato il 26 ottobre 2013)
  3. ^ Ottorino Respighi - catalogo, su flaminioonline.it, Orchestra Virtuale del Flaminio. URL consultato il 29 giugno 2014.
  4. ^ Operaclass (URL consultato il 9 novembre 2013)
  5. ^ (EN) Recensione su MusicWeb International

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica