La camera chiara

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La camera chiara.
Nota sulla fotografia
Titolo originaleLa Chambre claire. Note sur la photographie
AutoreRoland Barthes
1ª ed. originale1980
Generesaggio
Lingua originalefrancese

La camera chiara. Nota sulla fotografia (La chambre claire, Paris 1980) è un saggio scritto dal critico francese Roland Barthes nel 1980.

Contenuti[modifica | modifica wikitesto]

«La società si adopera per far rinsavire la Fotografia, per temperare la follia che minaccia di esplodere in faccia a chi la guarda»

L'opera in questione contiene digressioni e riflessioni sull'arte della fotografia. L'autore prende in considerazione varie fotografie, scattate da diversi artisti tra cui Richard Avedon, Robert Mapplethorpe, Nadar e Niépce, e commentandole trae spunti di riflessione sulla fotografia. Barthes distingue tre elementi fondamentali dell'arte fotografica:

  • L'operator ovvero l'operatore, colui che fa la foto.
  • Lo spectator ossia il fruitore, lo spettatore.
  • Lo spectrum vale a dire il soggetto immortalato.

L'autore distingue inoltre due modi che ha lo spectator di fruire una fotografia:

  • Lo studium è l'aspetto razionale e si manifesta quando il fruitore si pone delle domande sulle informazioni che la foto gli fornisce (costumi, usi, aspetti).
  • Il punctum, è invece l'aspetto emotivo, ove lo spettatore viene irrazionalmente colpito da un dettaglio particolare della foto.

Il saggio La camera chiara è un testo fondamentale anche nell'indagine sul rapporto tra realtà e immagine, comunicazione e rappresentazione fotografica.[2]

Origine del titolo[modifica | modifica wikitesto]

Il termine "camera chiara" è adottato riferendosi ad un apparecchio antecedente alla fotografia, in italiano detta camera lucida, ma in francese il termine è appunto chambre claire, come nel titolo del saggio. La camera lucida permetteva di disegnare per mezzo di un prisma, avendo un occhio sul modello e l'altro sulla carta. In questo senso la fotografia manifesta tutta la sua esteriorità, ma anche la sua interiorità misteriosa, impenetrabile, non rivelata. (Roland Barthes, La camera chiara, paragrafo 44)

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roland Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Torino, Einaudi, p. 117
  2. ^ Alberto Papuzzi, Professione giornalista..., Donzelli Editore, 2010, p.209

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roland Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Torino, Giulio Einaudi editore s.p.a. ISBN 88-06-16497-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN212257922 · LCCN (ENn81030805 · GND (DE4375733-9 · BNF (FRcb16512631g (data) · J9U (ENHE987007568074505171
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