La Spezia Big Band

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La Spezia Big Band
La Spezia Big Band - Teatro Civico della Spezia, 14 novembre 1984
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereJazz
Periodo di attività musicale1976 – 1989

La Spezia Big Band è una orchestra jazz italiana rimasta attiva dal 1976 al 1989, composta principalmente[1] da musicisti spezzini.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Primo ciclo - "i padri" (1976-1979)[modifica | modifica wikitesto]

La Big Band è senza dubbio la "regina" delle formazioni jazzistiche. Le sezioni d'assieme degli arrangiamenti orchestrali hanno sempre esercitato una grande presa sul pubblico e sui musicisti stessi. Suonare in una grande orchestra è un'attività talmente esaltante da far superare, almeno nelle intenzioni, le difficoltà organizzative tipiche di organici così numerosi come: reperire locali adatti alle prove, procurarsi arrangiamenti e partiture adatti, ricoprire tutti i ruoli musicali necessari, accordarsi sugli orari, conciliare impegni, esigenze e sensibilità dei vari componenti, e così via. Una città dalla tradizione jazzistica così radicata come Spezia[2] non poteva certo farsi mancare un'esperienza come questa, soprattutto dopo aver ospitato, al Teatro Monteverdi[3], niente meno che l'orchestra di Duke Ellington![4]

Il primo nucleo del complesso, che riunisce i membri più appassionati delle diverse orchestre da ballo e da spettacolo cittadine[5], viene invitato ad esibirsi, nel 1976, a due serate della VI edizione[6] del Festival Internazionale del Jazz della Spezia che si svolgono al Palco della musica dei Giardini pubblici ed al Teatro Civico.

Sotto la guida di Luciano Imparato, cantante, violinista e contrabbassista spezzino, l'organico rimane in vita, tra alti e bassi, ancora qualche anno.

Secondo ciclo - "i figli" (1980-1989)[modifica | modifica wikitesto]

L'occasione per dare nuovo impulso alle attività dell'orchestra si presenta nel 1980, allorquando Bruno Tommaso, a chiusura di un ciclo di stage dedicati a vari strumenti jazzistici[7], viene invitato dal Comune della Spezia a tenere un seminario di musica d'assieme che si svolge sul palcoscenico del Teatro Civico. Aderiscono all'iniziativa molti giovani musicisti che avevano partecipato ai seminari strumentali, alcuni dei quali si sarebbero poi iscritti al Conservatorio "Puccini" della Spezia, fresco di istituzione[8]. Altri, come Andrea Imparato, figlio di Luciano, e Riccardo Bionducci, ancora troppo inesperti per ricoprire ruoli da titolare nell'organico originario della Spezia Big Band, avevano tuttavia già partecipato alle sessioni di prova che si tenevano, nell'ultimo periodo, presso il Circolo "Filippo Corridoni" di Migliarina. A seguito della positiva esperienza, Riccardo Bionducci viene prescelto dallo stesso Tommaso come beneficiario di una borsa di studio finalizzata alla partecipazione, nell'estate del medesimo anno, ad un ulteriore seminario di musica d'assieme da lui condotto a Porto Sant'Elpidio conclusosi con diverse esibizioni pubbliche nel circondario.

L'evento seminariale spezzino viene ripetuto anche l'anno successivo e l'orchestra, ormai sufficientemente strutturata, viene invitata ad esibirsi in tre serate della XIII[9][10] edizione itinerante del Festival Internazionale del Jazz della Spezia sotto la direzione dello stesso Tommaso.

Negli anni successivi, l'attività della Big Band prosegue nel quartiere di Pegazzano, in alcuni locali messi a disposizione dal Comune di Spezia, sotto la guida di Andrea Imparato, coadiuvato da Riccardo Bionducci. Nel 1984, all'orchestra viene data nuovamente l'occasione di esibirsi alla Sala Dante, in un concerto per il rilancio dell'Associazione Amici del Jazz[11] e sul palcoscenico del Teatro Civico in una serata che vede la partecipazione del prestigioso duo Bobby Hutcherson - Tete Montoliu[12].

Nel 1989 Bruno Tommaso viene nuovamente chiamato a dirigere l'orchestra in un interessante esperimento di proiezione del film muto Steamboat Bill Jr. con esecuzione dal vivo delle musiche originali da lui composte per la sonorizzazione della pellicola[13].

Il concerto chiude, di fatto, il secondo ciclo di vita dell'orchestra che si scioglie definitivamente in quell'anno.

Formazioni[modifica | modifica wikitesto]

Non essendo possibile ricostruire tutte le frequenti variazioni di organico, si riportano solo le formazioni delle sei esibizioni di cui è rimasta traccia negli archivi specializzati:

26 e 27 luglio 1976, Giardini pubblici e Teatro Civico - La Spezia

  • Sergio Canalini - tromba
  • Roberto Danese - tromba
  • Luciano Giampaoli - tromba
  • Pilade Mori - tromba
  • Mario Villani - tromba
  • Augusto Marcelli - trombone
  • Lido Moggi - trombone
  • Aurelio Tacconi - trombone
  • Tiberio Nicola - tuba
  • Vitaliano Balsotti - sassofono
  • Augusto Carassale - sassofono
  • Corrado Chiappini - sassofono
  • Rossano Pasquali - sassofono
  • Giovanni Peroni - sassofono
  • Pietro Bussolino - pianoforte
  • Massimo Costa - chitarra elettrica
  • Luciano Imparato - contrabbasso
  • Paolo Cozzani - batteria

11 luglio 1981 - Sesta Godano; 12 luglio - Brugnato; 13 luglio - Levanto

17 febbraio 1984 - Sala Dante - La Spezia

14 novembre 1984 - Teatro Civico - La Spezia

  • Stefano Bianchini - tromba
  • Riccardo Bionducci - tromba
  • Lorenzo Cimino - tromba
  • Luca Cosi - tromba
  • Lauro Rossi - trombone
  • Maurizio Simonini - trombone
  • Pietro Sinigaglia - corno francese
  • Mauro Avanzini - sax contralto
  • Giovanni Peroni - sax contralto
  • Massimo Curti - sax tenore
  • Federico Giangrandi - sax tenore
  • Andrea Imparato - sax tenore
  • Andrea Madrignani - sax tenore
  • Luca Raimondi - chitarra elettrica
  • Gianni Grondacci - basso elettrico
  • Paolo Cozzani - batteria

6 luglio 1989 - La Pinetina La Spezia

plus combo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ All'organico orchestrale locale talvolta si aggiungevano militari di leva destinati all'organico bandistico della marina militare di stanza alla Spezia con sede a MARIPERMAN, la Commissione permanente per gli esperimenti del materiale da guerra, situata lungo la costa orientale del Golfo dei Poeti, in Viale San Bartolomeo.
  2. ^ A Spezia è nato il primo e più longevo festival italiano dedicato al jazz. Si vedano a questo proposito la voce Festival Internazionale del Jazz della Spezia e la Storia del Festival Internazionale del Jazz della SpeziaArchiviato il 20 giugno 2014 in Internet Archive.
  3. ^ Purtroppo, il Teatro Monteverdi, il più grande della Liguria, famoso per aver ospitato una versione dell'Aida con animali vivi in scena e tappa obbligata delle più rinomate compagnie di avanspettacolo, è stato tristemente trasformato in galleria commerciale e parcheggio per automobili.
  4. ^ Si veda il ritaglio di giornale contenuto nella voce "Teatro Monteverdi" pubblicata in WikiSpedia
  5. ^ Si veda l'articolo "Rassegna Orchestrale" nell'Archivio web del Centro Nazionale Studi sul Jazz - Sezione Ricerca della Fondazione Siena Jazz Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive. e l'articolo "Notizie dalla Spezia" nell'Archivio web del Centro Nazionale Studi sul Jazz - Sezione Ricerca della Fondazione Siena Jazz Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  6. ^ Si veda l'Archivio web del Centro Nazionale Studi sul Jazz - Sezione Ricerca della Fondazione Siena Jazz Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  7. ^ In Italia (abstract), in Musica jazz, XXXVI, n. 1, gennaio 1980, p. 23, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
    «Il 10 Novembre si è concluso alla Spezia il primo di cinque Seminari previsti dedicati alla musica jazz. Il primo incontro, durato cinque giorni, ha avuto come protagonista Andrea Centazzo. I seminari sono ripresi in dicembre con Danilo Terenzi (per la tromba e il trombone, dal 17 al 21) e continueranno in gennaio con Franco D'Andrea (per il piano, dal 7 all’11); si concluderanno con due seminari le cui date non sono state fissate al momento in cui scriviamo, dedicati alle ance (con Gianni Bedori) e alla musica d’assieme (con Bruno Tommaso)»
  8. ^ All'epoca non esistevano in città e nel circondario scuole di musica al di fuori delle bande musicali. Il Conservatorio "Puccini" nacque nel 1979 come sezione staccata del conservatorio “Paganini” di Genova. La sua Scuola di Musica Jazz (pianoforte, chitarra, canto, sax, batteria, basso, composizione) fu creata solo dopo parecchi anni di attività dell'istituzione.
  9. ^ Emanuele Di Matteo, La Spezia e dintorni (abstract), in Musica jazz, XXXVII, n. 10, ottobre 1981, pp. 25-26, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
    «Dall'11 al 19 luglio: Open Form Trio, La Spezia Big Band (Bruno Tommaso, Maurizio Savoncelli, Alessandro Marchetti, Riccardo Bionducci, Andrea Carli, Antonio Traverso, Mauro Avanzini, Andrea Imparato, Giuliano Del Bello, Lauro Rossi, Fabio Cozzani, Maurizio Esposito, Graziano Nencioni, Glauco Bionducci, Gianni Grondacci, Paolo Cozzani, Francesco Carpena), Jazz Samba Trio, Quartetto Pepper Adams, Trio Cedar Walton, Quintetto David Schnitter, Borah Bergman, Quintetto Dannie Richmond, Muddy Waters Band»
  10. ^ Si veda l'Archivio web del Festival del Jazz della Spezia Archiviato il 20 giugno 2014 in Internet Archive.
  11. ^ Emanuele Di Matteo, Il Secolo XIX, La Spezia, Italiana Editrice, 19 Febbraio 1984.
    «Questa orchestra è stata davvero una bella sorpresa per tutti; i giovani musicisti hanno dimostrato di saper eseguire arrangiamenti abbastanza ardui per le loro strutture.»
  12. ^ Emanuele Di Matteo, 14 novembre, Teatro Civico: "Spezia Big Band", Bobby Hutcherson-Tete Montoliu (abstract), in Musica jazz, XLI, n. 1, gennaio 1985, pp. 9-10, ISSN 0027-4542 (WC · ACNP). URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
    «La Spezia Big Band (Andrea Imparato, Stefano Bianchini, Lorenzo Cimino, Riccardo Bionducci, Luca Cosi, Maurizio Simonini, Lauro Rossi, Pietro Sinigaglia, Andrea Madrignani, Massimo Curti, Federico Giangrandi, Maurizio Avanzini, Giovanni Peroni, Gianni Grondacci, Luca Raimondi, Paolo Cozzani) - Duo Bobby Hutcherson Tete Montoliu»
  13. ^ Diego Sanlazzaro, Rock, ribelli e avanguardie. Musiche e culture giovanili alla Spezia (1965-1990). La storia, le band, i concerti, La Spezia, Edizioni Giacché, 2015, pp. 138-139, ISBN 9788863820-64-5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurizio Cavalli, Matteo Piazza e Aldo Venga (a cura di), 40 anni di Jazz alla Spezia, La Spezia, 2008, p. 156, ISBN 9788896016-01-5.
  • Diego Sanlazzaro, Rock, ribelli e avanguardie. Musiche e culture giovanili alla Spezia (1965-1990). La storia, le band, i concerti, La Spezia, Edizioni Giacché, 2015, ISBN 9788863820-64-5.

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