La Sentinella del Canavese

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La Sentinella del Canavese
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliana
FondatoreOreste Garda
Fondazione1893
Sedepiazza Lamarmora 12, Ivrea
EditoreGEDI Gruppo Editoriale
DirettoreAndrea Filippi
CondirettoreClaudio Cuccurullo
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceasi
multimediale
Edizione digitalesi
Sito weblasentinella.gelocal.it
 

La Sentinella del Canavese è un periodico italiano fondato nel 1893 dal tipografo-editore Oreste Garda, la cui tipografia nel 1912 viene insignita della medaglia d'argento "per meriti industriali" dal Ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio.[1]

Si occupa dell'informazione locale di Ivrea, del Canavese e della Bassa Valle d'Aosta. Giornale liberale, prese posizione contro l'invasione di Tripoli.[2]

La Sentinella del Canavese è edito da GEDI Gruppo Editoriale, esce in edizione cartacea nelle edicole ed è presente anche con un'edizione on-line; la sede si trova ad Ivrea.

La Sentinella del Canavese ha fatto uscire alcuni numeri monografici, tra i quali lo speciale L'uomo che visse il futuro dedicato a Adriano Olivetti:[3]; essendo Ivrea il punto di riferimento della Sentinella, infatti, l'ascesa dell'Olivetti e la trasformazione della piccola cittadina di provincia in capitale dell'informatica italiana diedero al giornale locale una visibilità e uno slancio di maggior respiro rispetto ad altri giornali locali, trattando non solo della vita politico amministrativa del Canavese ma anche di una realtà economica di livello europeo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pino Bellocchio e Tiziano Passera et alii, p.113.
  2. ^ Pino Bellocchio e Tiziana Passera et alii, p.111.
  3. ^ Giovanni Maggi, 'Speciale' per Adriano Olivetti "L'uomo che visse il futuro", su quotidianiespresso.repubblica.it. URL consultato il 21 maggio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pino Bellocchio e Tiziana Passera et alii (a cura di), 1893-1993. Questi cento anni della nostra storia, suppl. a La sentinella del Canavese, Alessandria, CAF, 1993.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]