La 25ª ora (romanzo)

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La 25ª ora
Titolo originaleThe 25th Hour
AutoreDavid Benioff
1ª ed. originale2001
1ª ed. italiana2001
GenereRomanzo
Lingua originaleinglese
AmbientazioneNew York
ProtagonistiMontgomery "Monty" Brogan
Altri personaggiJacob Elinsky, Naturelle Rosario, Frank Slattery
Seguito daLa ballata di SadJoe (e altri racconti)

La 25ª ora (titolo originale: The 25th Hour) è il romanzo d'esordio di David Benioff, pubblicato nel 2001. Il regista Spike Lee ha girato un film omonimo, basato sul romanzo, uscito nel 2002, di cui David Benioff è stato soggettista e sceneggiatore.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo racconta le ultime ventiquattro ore di libertà di Montgomery "Monty" Brogan, uno spacciatore newyorkese condannato a essere rinchiuso nel carcere di Otisville. Monty trascorre queste ultime ore con la sua ragazza, Naturelle, e con i suoi amici, Frank, un broker, e Jacob, un insegnante di letteratura.

I personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Francis Xavier "Frank" Slattery, amico di Monty lavora a Wall Street.
  • Jacob Elinsky, amico di Monty, insegnante di inglese.
  • Montgomery "Monty" Brogan, protagonista del romanzo, ventisettenne dedito allo spaccio di eroina.
  • Naturelle Riviera, compagna di Monty.
  • Uncle Blue, boss malavitoso, capo di Monty.

Personaggi secondari[modifica | modifica wikitesto]

  • Anthony Lo Bianco, ex professore di Jacob, ora suo collega, insegnante di grammatica.
  • Ary Lichter, supervisore di Frank Slattery.
  • Billy Marr, star del cinema.
  • Charlotte, anziana vicina di casa di Frank Slattery.
  • Dimitriev sig.ra, proprietaria di un palazzo dove fa prostituire ragazze dell'est Europa.
  • Donatella Bruno, è stata una fidanzata di Monty.
  • Doyle, cane pitbull che Monty trova per strada.
  • Eddie Arabian, studente della scuola dove lavora Jacob.
  • Eoin, fratello di Frank Slattery.
  • Etienne Michaux, amico di Khari, detenuto nel carcere di Otisville.
  • Evie, badante di Charlotte.
  • Green, insegnante, collega di Jacob.
  • Helena, prostituta moscovita.
  • Jeremy, cameriere.
  • Jody, barista.
  • Kennelly, lavora nel ristorante del padre di Monty.
  • Khari, uno dei buttafuori del locale di Volandes.
  • Kostya Novotny, omone di 35 anni, ucraino, guardaspalle di Monty.
  • Little Vic, carcerato, bravo giocatore di scacchi.
  • Maggie, prostituta portoricana che lavora per Volandes.
  • Maravai, spacciatore incarcerato.
  • Marcuse, collega di Frank Slattery.
  • Mary D'Annunzio, studentessa di Jacob.
  • Natasha, prostituta con cui va Uncle Blue.
  • Oscar. uno dei buttafuori del locale di Volandes.
  • Phelan, collega di Frank Slattery.
  • Roz, prostituta portoricana che lavora per Volandes.
  • Senka, madre di Monty.
  • Simon, tossicodipendente che si riforniva da Monty.
  • Smith il giusto, il più prolifico del graffitari di New York.
  • Terry, insegnante di biologia, collega di Jacob.
  • Vince Miskella, compagna di classe di Mary.
  • Volandes, gestore di un locale.
  • Zoya, cugina di Kostya.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Per Publishers Weekly, il romanzo La 25ª ora è stato "concepito in maniera brillante, questo dramma criminale ostenta un dialogo diretto, ritratti in chiaroscuro degli strati sociali di New York e un inesorabile crescendo di tensione."[2] Per Bookseller, il romanzo mostra "potenti caratterizzazioni e dialoghi".[3] Entertainment Weekly ha assegnato al romanzo di Benioff il voto A meno, sostenendo che l'autore "mostra una gran capacità di criticare il suo genere, pur rivitalizzandone i cliché" e che il romanzo riesce a trasmettere "pathos ed eccitazione".[4]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) La 25ª ora su IMDb, su imdb.com. URL consultato il 16 maggio 2013.
  2. ^ The 25th Hoyr (Book Review), in Publishers Weekly, Vol. 247, n. 47, 20 novembre 2000, p. 46, ISSN 0000-0019 (WC · ACNP).
  3. ^ Benedicte Page, Last day of freedom, in Bookseller, n. 5017, 15 marzo 2002, p. 34, ISSN 00067539 (WC · ACNP).
  4. ^ Ken Tucker, Editor's Choice, in Entertainment Weekly, n. 579/580, 26 gennaio 2001, p. 97, ISSN 10490434 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]