L'incendio di Chicago

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L'incendio di Chicago
Poster (1937)
Titolo originaleIn Old Chicago
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1937
Durata95 min
111 min (roadshow version)
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generedrammatico
RegiaHenry King

Robert D. Webb (come Robert Webb, aiuto regista)

Soggettodal romanzo "We the O'Learys" di Niven Busch
SceneggiaturaLamar Trotti, Sonya Levien
ProduttoreKenneth MacGowan
Casa di produzione20th Century Fox
Distribuzione in italiano20th Century Fox
FotografiaJ. Peverell Marley
MontaggioBarbara McLean
MusicheLouis Silvers, Cyril J. Mockridge (non accreditato)
ScenografiaWilliam S. Darling, Rudolph Sternad
CostumiRoyer

United Costumers Inc., Western Costume Company (non accreditati)

TruccoBen Nye (non accreditato)

Gale McGarry (hair stylist, non accreditato)

Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

L'incendio di Chicago (In Old Chicago) è un film del 1937 diretto da Henry King e interpretato da Tyrone Power, Don Ameche, Alice Faye e Alice Brady, nel ruolo della madre, vincitrice dell'Oscar alla miglior attrice non protagonista.

Sullo sfondo del tremendo incendio che devastò Chicago nel 1871, una storia d'amore tra un proprietario di case da gioco, poco onesto, e una cantante.

Prodotto dalla Fox, è un melodramma catastrofico di robusto impianto narrativo, grazie al soggetto di Niven Busch, il romanzo "We the O'Learys".

Trama[modifica | modifica wikitesto]

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Nel 1854 Chicago, punto di arrivo con i suoi macelli per le grandi mandrie che arrivano da tutto l'Ovest, attira nuovi abitanti che giungono da ogni dove a cercare fortuna. Tra questi, una famiglia irlandese, gli O'Leary, composta da padre, madre e tre figli maschi. Il carro, su cui sono caricati tutti i loro averi, si trova ormai alle porte della città, vicino alla linea ferroviaria che collega Chicago ai mercati di tutto il paese. I ragazzi e il padre, vedendo arrivare un treno, si eccitano entusiasti a quella vista e l'uomo frusta i cavalli, mettendosi in gara con la locomotiva. Lanciati a uno sfrenato galoppo, i cavalli però si spaventano al sentire il fischio del treno. imbizzarrendosi trascinano il padre fuori del carro ferendolo mortalmente. Negli ultimi momenti della sua vita, l'uomo raccomanda ai figli di andare comunque a Chicago, la città dei suoi sogni, e di crescere insieme a lei.

Gli O'Leary[modifica | modifica wikitesto]

Sono passati alcuni anni: la vedova O'Leary, donna in una città di uomini, trova la sua strada impiantando una piccola azienda di lavanderia. Tutti quegli uomini che lavorano nei macelli o i rudi cow boys che hanno dovuto attraversare mezzo paese per arrivare a Chicago con le loro mandrie, hanno bisogno di qualcuno che lavi i loro panni: la risposta sarà la lavanderia di Molly O'Leary. Con grandi sacrifici e un duro lavoro, Molly tira su i suoi tre ragazzi, riuscendo anche a farli studiare. Il più grande, Jack, è diventato avvocato e si è dato alla politica, deciso a combattere il degrado e la criminalità della città vecchia: una distesa sterminata di catapecchie di legno dove convivono uomini e animali e dove vivono ancora pure gli O'Leary. Patrick, il figlio più giovane, è un bravo ragazzo che ha messo su famiglia sposandosi con Gretchen che, come lui, è una grande lavoratrice. Invece Dion, il secondogenito, un bell'uomo affascinante, sfrutta tutte le occasioni che coglie nella vecchia Chicago.

Dion e Belle[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore fortunato, Dion è invischiato in storie poco pulite: innamorato di una cantante di nome Belle Fawcett, star del teatro, la convince a mettersi in affari insieme a lui, soffiandola al boss del quartiere, Gil Warren. I due si mettono in società, aprendo un locale che dovrebbe far concorrenza a quello di Warren. Ma questi, a sorpresa, offre a Dion un compromesso: si ritirerà dagli affari, chiudendo il suo locale e lasciando campo libero a Dion e a Belle, se Dion lo appoggerà nella sua campagna per diventare sindaco. Dion sembra accettare, ma, sottobanco, briga invece per far eleggere Jack, il fratello, candidato alla stessa carica. Con un trucco, fa arrestare per qualche ora tutti i principali sostenitori di Warren, togliendoli di torno al momento delle votazioni. Praticamente senza opposizioni, Jack riesce a diventare sindaco. Mamma O'Leary è adesso una donna felice: il suo ragazzo ce l'ha fatta, è riuscito a conquistare quella Chicago che è stata la causa della morte del suo uomo. Dion vorrebbe ora sposarsi con la sua Belle, grazie anche all'appoggio di Jack, che riconosce nella giovane delle buone qualità anche se il suo passato non è proprio limpido. Ma Molly O'Leary non ne vuole sapere di trovarsi come nuora una cantante che lei considera una mezza prostituta.

L'incendio[modifica | modifica wikitesto]

Jack, che invece vede di buon occhio il matrimonio tra Belle e Dion - pensando non a torto che la ragazza possa avere una buona influenza sul fratello - scopre però i metodi poco onesti impiegati da Dion per farlo eleggere. Dion, oltretutto, vorrebbe passare all'incasso... Ma Jack non ha nessuna intenzione di aiutare il fratello nei suoi affari poco puliti e, anzi, convince Belle a testimoniare contro Dion davanti al gran giurì. Dion, dopo aver rotto con i due, riavvicina nuovamente Belle, proponendole di sposarlo. Lei, commossa, accetta e il nuovo sindaco li sposa. Solo adesso Dion rivela che il matrimonio non è stato altro che un mezzo per impedire a Belle di testimoniare il giorno dopo contro di lui. Jack, furioso, aggredisce il fratello e i due si battono. Avvertita da Gretchen della rissa, Molly, che si trova nella stalla, se ne va via senza accorgersi che la mucca, scalciando, fa cadere una lampada. L'olio incandescente si riversa sulla paglia. Il fuoco si sviluppa in un momento. La stalla viene presto distrutta e le fiamme si espandono alle case vicine.

Le devastazioni[modifica | modifica wikitesto]

Mentre il fuoco infuria e la gente cerca di organizzarsi per spegnere le fiamme, il sindaco butta giù un piano per fermare l'incendio. Insieme alle truppe del generale Sheridan, farà piazzare delle cariche di esplosivo per creare con i detriti una barriera che circoscriverà la zona ormai in preda alla devastazione. Warren, il boss in corsa per la carica di sindaco che è rimasto beffato dai maneggi di Dion, è infuriato oltre ogni dire con gli O'Leary. Si mette alla testa di un gruppo di cittadini, proprietari delle case minacciate di essere rase al suolo, e li aizza contro Jack e i soldati. Corre voce che l'incendio sia partito dalla casa degli O'Leary e Jack viene accusato di averlo provocato lui, intenzionalmente, per aggirare ogni opposizione ai progetti di risanamento della città che prevedevano l'abbattimento degli edifici della zona vecchia. L'esercito ha piazzato la dinamite lungo una linea di case appartenenti al vecchio quartiere: Warren e i suoi cercano di spegnere le micce, preferendo far perire tutta la città, piuttosto che cedere. Jack si lancia verso le micce, riuscendo a tenerle accese, ma nell'esplosione viene colpito a morte.

Sul lago[modifica | modifica wikitesto]

Dion raccoglie gli ultimi istanti di vita di Jack, riconciliandosi con il fratello morente. Intanto, per le strade sconvolte dal caos, la gente fugge senza controllo, cercando rifugio in direzione del lago. Un esodo di enormi dimensioni, che divide le famiglie e i destini. Nella confusione generale, Belle incrocia Molly, distrutta da tutto quello che sta succedendo intorno a lei: la cantante riesce a portare la madre di Dion via con sé, in cerca di una via di scampo. Nel frattempo Dion, rimasto solo dopo la morte del fratello, è alla disperata ricerca della madre, del fratello, della moglie... Dopo un lungo vagare, incontra Patrick che si è salvato insieme a Gretchen. I due lo confortano. Sulla riva del lago, in acqua, ritrova finalmente anche la madre: ma questa non è sola. Molly, che ha ritrovato di nuovo il coraggio che l'ha sempre sostenuta, indica al figlio Belle. Sul conto della ragazza, Molly si è ricreduta: è stata lei che l'ha salvata e l'ha riportata alla vita. Gli O'Leary, quelli che sono rimasti e i nuovi appartenenti al clan, sono finalmente riuniti tutti insieme, pronti ad affrontare le nuove sfide della vita.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, che ricrea il grande incendio che distrusse nel 1871 gran parte della città di Chicago, fu prodotto dalla 20th Century Fox come risposta al grande successo di San Francisco della MGM, che si richiamava al terremoto che aveva sconvolto la città californiana. Zanuck, il produttore, voleva come interpreti principali Clark Gable e Jean Harlow, ma poi si convinse che Gable sarebbe stato troppo vecchio per il ruolo del figlio di Alice Brady[1]. I venti minuti di incendio del film vennero a costare 150.000 dollari e il fuoco dei set durò per tre giorni[2]. Il film fu girato in California, a Oakdale.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito dalla Twentieth Century Fox Film Corporation, uscì in sala nel 1938. La prima ebbe luogo a New York, il 6 gennaio 1938. In Italia, il film fu distribuito nel 1938 e poi in altre successive edizioni[3].

date di uscita

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

  • Germania 1938
  • USA 6 gennaio 1938 (New York City, New York) (première)
  • Francia 31 marzo 1938
  • USA 15 aprile 1938
  • Paesi Bassi 7 ottobre 1938 (Amsterdam)
  • Danimarca 10 ottobre 1938
  • Finlandia 30 ottobre 1938
  • Danimarca 1º ottobre 1956 (riedizione)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Henry King, Director - From Silents to 'Scope, A Directors Guild of America Inc., 1995 - pag. 108-109
  2. ^ su IMDB inglese
  3. ^ Italia taglia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Henry King, Director - From Silents to 'Scope, A Directors Guild of America Inc. 1995 - ISBN 1-882766-03-2

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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