L'immensità (La ragazza del Paip's)

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L'immensità (La ragazza del Paip's)
Don Backy e Giunj Marchesi in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1967
Durata87 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1:66.1
Generemusicale
RegiaP. V. Oscar De Fina
SoggettoP. V. Oscar De Fina
SceneggiaturaP. V. Oscar De Fina
ProduttoreEnrico Colombo e Cesare Canevari
Casa di produzioneProdimex
Distribuzione in italianoIndipendenti Regionali
FotografiaGianluigi Strinachi
MontaggioEnzo Monachesi
MusicheGian Piero Reverberi
Interpreti e personaggi

L'immensità (La ragazza del Paip's) è un film del 1967 diretto da P. V. Oscar De Fina.

Tra le attrici di questo film vi è Liliana Petralia, che in seguito diventerà la moglie di Don Backy.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Monica e Dario sono due ragazzi innamorati; lei è una fan dei cantanti beat ed ama il ballo, mentre lui ama la musica classica ed è di carattere timido.

Il loro amore entra in crisi quando Monica, con alcuni suoi amici, compie un furto di chitarre in una fabbrica di strumenti musicali dove il guardiano è il fratello di Dario, Amilcare.

Le canzoni[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alle musiche originali, scritte dal maestro Gian Piero Reverberi, nel film si ascoltano le seguenti canzoni:

Nei titoli di coda iniziali inoltre è presente una versione strumentale della canzone Ti ringrazio perché, portata al successo da Michele, e scritta da Reverberi insieme al fratello Gian Franco (con il testo di Sergio Bardotti).

Un'esibizione dei Rob's, uno dei complessi presenti nel film. Da sinistra a destra: Carlo (organo), Bruno (chitarra solista), Giorgio (chitarra ritmica), Smith (voce solista), Giordano (basso) e Sandro (batteria)

La canzone Tu più lui dei Sagittari è eseguita nel film da un gruppo di musicisti classici travestiti da beat e denominati i Gallinacci (una citazione della nota gaffe di Mike Bongiorno che al Festival di Sanremo 1966 aveva annunciato gli Yardbirds con questa denominazione[1])

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006, pag. 134

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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