L'immagine-tempo. Cinema 2

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L'immagine-tempo. Cinema 2
Titolo originaleCinéma 2. L'Image-temps
AutoreGilles Deleuze
1ª ed. originale1985
Generesaggio
SottogenereFilosofia, Filmologia
Lingua originalefrancese
Preceduto daL'immagine-movimento. Cinema 1

L'immagine-tempo. Cinema 2 (titolo originale francese Cinéma 2. L'Image-temps) è un libro del 1985 del filosofo Gilles Deleuze che combina la filosofia con la critica cinematografica. Originariamente pubblicato da Les Éditions de Minuit, fu tradotto in italiano da Liliana Rampello ed edito dalla Ubulibri nel 1989. Il cinema descritto nel libro include il lavoro di autori come Yasujirō Ozu, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Marcel Carné, Joseph L. Mankiewicz, René Clair, Luis Buñuel, Stanley Donen, Vincente Minnelli, Orson Welles, Fritz Lang, Jean Rouch, Carl Theodor Dreyer, John Cassavetes, Stanley Kubrick, Alain Resnais, Marguerite Duras, Hans-Jürgen Syberberg e, tra gli italiani, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Michelangelo Antonioni. Come è evidente dal titolo, il libro segue un primo saggio del 1983 dal titolo Cinéma 1. L'Image-mouvement e pubblicato in lingua italiana nel 1984 con il titolo L'immagine-movimento. Cinema 1. Entrambi i libri parlando del cinema, lo usano per teorizzare concetti come tempo, movimento e vita.[1]

Indice dei capitoli[modifica | modifica wikitesto]

  • I - Aldilà dell'immagine-movimento
  • II - Ricapitolazione delle immagini e dei segni
  • III - Dal ricordo ai sogni (terzo commento di Bergson)
  • IV - I cristalli di tempo
  • V - Punte di presente e falde di passato (quarto commento di Bergson)
  • VI - Le potenze del falso
  • VII - Il pensiero e il cinema
  • VIII - Cinema, corpo e cervello, pensiero
  • IX - Le componenti dell'immagine
  • X - Conclusioni

Edizioni in italiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Gilles Deleuze, Cinema 2: l'immagine-tempo, Ubulibri, Milano 1989
  • Gilles Deleuze, L'immagine-tempo: cinema 2, Ubulibri, Milano 1989
  • Gilles Deleuze, 2: L'immagine-tempo, traduzione di Liliana Rampello, Einaudi, Torino 2017; fa parte di: Cinema

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Claire Colebrook, Gilles Deleuze, Routledge, 2002, p. 29. ISBN 0-415-24634-2

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]