L'eredità dello zio buonanima (film 1974)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
L'eredità dello zio buonanima
Franco Franchi in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1974
Durata99 min
Generecommedia
RegiaAlfonso Brescia
SoggettoAntonino Russo Giusti, Roberto Gianviti
SceneggiaturaRoberto Gianviti
ProduttoreLuigi Mondello
Casa di produzioneCanguro Produzione Internazionale, Cinemat
Distribuzione in italianoIndipendenti Regionali, Avo Film, Cecchi Gori Home Video
FotografiaFranco Villa
MontaggioLiliana Serra
MusicheRoberto Pregadio
Interpreti e personaggi

L'eredità dello zio buonanima, noto anche come Porgi l'altra... sberla!, è un film del 1974 diretto da Alfonso Brescia.

È tratto da una commedia di Antonino Russo Giusti già portata sullo schermo nel 1934 con L'eredità dello zio buonanima del regista Amleto Palermi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Franco Favazza è il povero nipote di un ricco zio che muore donandogli una grande eredità. Però Franco, dopo il funerale, deve vedersela con gli altri nipoti, e anche con i legali che hanno assistito il vecchio nel firmare il testamento. Infatti anche gli avvocati intendono approfittare della morte dell'uomo per ricavarne qualche guadagno. Quando tutto sta per finire in frantumi, improvvisamente Franco si accorge di un quadro dello zio che ha in casa sua, rendendosi conto che l'opera appartiene al famosissimo pittore Caravaggio. Vendendolo, i debiti che Franco aveva con degli strozzini vengono estinti, e con il resto dei soldi ricavati può finalmente vivere sereno.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema