Karakasa

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Un karaasa a due gambe in Hyakki Yagyo Zumaki di Enshin Kanō[1]

I kasa-obake (傘おばけ?, lett. fantasma dell'ombrello)[2][3], anche noti come karakasa-kozō (唐傘小僧?), o kasa-bake (傘化け?)[4], o karakasa-obake (から傘おばけ?)[2][5], o semplicemente karakasa (唐伞?), sono un tipo di tsukumogami, gli spiriti degli oggetti che al raggiungimento del secolo d'esistenza si animano, con le sembianze di un ombrello.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Vengono in genere raffigurati con un solo occhio, una sola gamba e una bocca aperta da cui sporge una lunga lingua[3], di solito indossano un geta (下駄?), lo zoccolo di legno giapponese, abbinato ad abiti tradizionali come il kimono. Ma talvolta hanno anche due braccia o due occhi[2][6] e, raramente, hanno anche due piedi. Nel Hyakki Yagyō Zumaki del periodo Muromachi[1], è rappresentato un Kasa-Obake, ma diverso dal loro solito aspetto, poiché in questo caso è semplicemente uno yōkai umanoide con un ombrello in testa.[7] Dal periodo Edo in poi è stato ritratto con un solo occhio e una sola gamba; tra i molti spiriti raffigurati nel dipinto, solo il kasa-obake ha mantenuto una certa notorietà anche dopo la fine di questo periodo[8], e si dice che sia il tsukumogami più conosciuto.[7]

Hyakki Yagyō Emaki (百鬼夜行絵巻?)

Nel Mukashi-banashi Yōkai Sugoroku (百種怪談妖物双六?) (1854 ca.), un gioco da tavolo tradizionale giapponese, è raffigurato un Kasa-Obake soprannominato Sagizaka no Ippon Ashi (鷺坂の一本足?, lett. "una gamba sola di Sagizaka").[9]

Appare spesso in leggende e caricature[7][10], ma nonostante sia particolarmente noto, non compare in nessuna testimonianza oculare del folklore giapponese[7] e non è chiaro che tipo di yōkai sia.[2]. Non ci sono racconti popolari su questa creatura, quindi è considerato uno spirito che appare solo nelle storie inventate[10] o che esiste solo nei dipinti.[7] Si è ipotizzato che la sua figura fosse stata inventata nel periodo Edo, quando il Hyakumonogatari Kaidankai (百物語怪談会?, lett. insieme di cento racconti di fantasmi) cominciò a diventare popolare, nata dalla necessità dei narratori di raccontare nuove storie non ancora note alla comunità.[11]

Dopo la guerra, è diventato un personaggio caratteristico degli obake (お化け?) e delle case infestate[2][5], ed è spesso utilizzato come soggetto per anime, manga[3] e film che hanno come tema gli yōkai.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b 湯元2005年 p. 88
  2. ^ a b c d e 造2007年 p. 76-77.
  3. ^ a b c 一柳2008年 p. 77.
  4. ^ a b 水木1994年 p. 144.
  5. ^ a b 初見2009年 p. 73
  6. ^ 村上健司編著, 妖怪事典, 毎日新聞社, 2000, p. 119, ISBN 978-4-620-31428-0.
  7. ^ a b c d e 村上他2000年 p. 54.
  8. ^ (JA) 阿部主計, 妖怪学入門, 雄山閣, 1968, p. 128–129.
  9. ^ (JA) 人文社研究部編, 江戸諸国百物語 諸国怪談奇談集成 西日本編, ものしりシリーズ, 人文社, 2005, p. 2, ISBN 978-4-7959-1956-3.
  10. ^ a b 田神他編2006年 p. 72.
  11. ^ (JA) 京極夏彦, 妖怪画本 狂歌百物語, 国書刊行会, 2008, p. 272–273, ISBN 978-4-336-05055-7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Shigeru Mizuki, Le Dictionnaire des Monstres Japonais, Pika Editions (2 volumes de 2008).
  • (JA) 水木しげる, 図説 日本妖怪大全, 講談社+α文庫, 講談社, 1994, ISBN 978-4-06-256049-8.
  • (JA) 村上健司他編著, 百鬼夜行解体新書, コーエー, 2000, ISBN 978-4-87719-827-5.
  • (JA) 湯本豪一, 百鬼夜行絵巻 妖怪たちが騒ぎだす, 小学館, 2005, ISBN 978-4-09-607023-9.
  • (JA) 田神健一・奥津圭介・中村亜津沙編, アニメ版 ゲゲゲの鬼太郎 完全読本, 講談社, 2006, ISBN 4-06-213742-9.
  • (JA) 造事務所編著, 日本と世界の「幽霊・妖怪」がよくわかる本, 多田克己監修, 2007, ISBN 978-4-569-66887-1.
  • (JA) 一柳広孝監修, 知っておきたい世界の幽霊・妖怪・都市伝説, なるほど!BOOK, 西東社, 2008, ISBN 978-4-7916-1568-1.
  • (JA) 初見健一, まだある。 今でもわくわく"懐かしの昭和"カタログ 遊園地編, 大空出版, 2009, ISBN 978-4-903175-33-1.