Karun Chandhok

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Karun Chandhok
Nazionalità Bandiera dell'India India
Automobilismo
Categoria Formula 1, Endurance, Formula E, GP2 Series, 24 Ore di Le Mans
Ruolo Pilota/Collaudatore
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio 14 marzo 2010
Stagioni 2010-2011
Scuderie HRT 2010
Lotus 2011
Miglior risultato finale 22º (2010)
GP disputati 11
Carriera in GP2 Series
Esordio 14 aprile 2007
Stagioni 2007-2009
Scuderie Bandiera dell'Italia Durango 2007
Bandiera del Regno Unito iSport International 2008
Bandiera del Portogallo Ocean Racing Technology 2009
Miglior risultato finale 10º (2008)
GP disputati 61 (60 partenze)
GP vinti 2
Podi 5
Punti ottenuti 57
Giri veloci 3
Statistiche aggiornate al 2022

Karun Chandhok (Madras, 19 gennaio 1984) è un pilota automobilistico e telecronista sportivo indiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 Chandhok fu campione indiano vincendo sette delle dieci prove della Formula Maruti; Fece segnare pole e giro più veloce in ognuna delle 10 gare. Dopo essere stato il più giovane vincitore del campionato di Formula Asia nel 2001, passò alla F3 inglese nel 2002, conquistando il sesto posto nella classifica finale. Il pilota indiano rimase nello stesso campionato anche nelle due stagioni successive; chiuso il 2003 in terza posizione con la conquista di otto vittorie, il 2004 si rivelò un anno difficile e Chandhok non concluse nemmeno il campionato, passando alla World Series by Nissan a tre gare dal termine. Nel 2005 Chandhok disputò alcune gare nella World Series by Renault, senza però conquistare punti; fu anche il primo pilota a rappresentare l'India nell'A1 Grand Prix. Nel 2006 passò al campionato Formula Asia V6 by Renault, vincendolo grazie alla conquista di sette vittorie sulle dodici gare disputate.

GP2[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 il pilota indiano fu ingaggiato dal Team Durango per correre in GP2. All'esordio nella serie, Chandhok conquistò una vittoria nella gara sprint in Belgio, chiudendo il campionato con sedici punti; a fine stagione la Red Bull lo premiò con un test sul Circuito di Catalogna. Nel 2008 Chandhok passò all'iSport International, chiudendo il campionato in decima posizione e conquistando una vittoria nella gara sprint in Germania; al termine della stagione Chandhok divenne il primo pilota indiano membro del British Racing Drivers' Club.[1] Nel 2009 il pilota indiano si accordò con il nuovo team Ocean Racing Technology;[2] ha ottenuto in stagione 10 punti, e come miglior risultato un terzo posto nella gara sprint in Gran Bretagna. Chandhok fu avvicinato ad un sedile della Force India, team creato nel 2008; la scuderia è indiana ed è diretta da un conoscente della famiglia di Chandhok, Vijay Mallya. Dopo il passaggio di Fisichella alla Ferrari durante la stagione 2009, Chandhok fu nuovamente in procinto di guidare per il team, grazie anche all'appoggio di Ecclestone,[3] ma la scelta cadde però sul collaudatore Vitantonio Liuzzi.

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

2010: HRT[modifica | modifica wikitesto]

Chandhok ha firmato un contratto con la nuova scuderia HRT per il campionato 2010, assieme al pilota brasiliano Bruno Senna;[4] il pilota indiano, a causa delle difficoltà tecniche della vettura, può provarla per la prima volta solo durante le qualifiche del primo appuntamento stagionale in Bahrain.[5] A Monaco è protagonista di un incidente spettacolare che si innesca alla curva della Rascasse e che vede coinvolto anche Jarno Trulli;[6] dal Gran Premio di Germania viene sostituito da Sakon Yamamoto, che nella gara precedente aveva preso il posto di Bruno Senna, suo compagno di scuderia.[7] Termina così la sua avventura con l'HRT ottenendo come miglior piazzamento un 14º posto in Australia e a Monaco e chiudendo il campionato al 22º posto con 0 punti.

2011: Lotus[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 marzo 2011 viene ingaggiato come terzo pilota dalla Lotus. Durante la stagione partecipa in diverse occasioni alle prime prove libere guidando la vettura di uno dei piloti titolari, Heikki Kovalainen o Jarno Trulli. Al posto di quest'ultimo corre il Gran Premio di Germania,[8] dove giunge 20º, doppiato di 4 giri.

Dopo la Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Terminata l'esperienza nella massima serie automobilistica, nel 2012 disputa il mondiale Endurance con il team JRM, dove non ottiene grandi risultati, mentre nel 2013 partecipa alla 24 Ore di Le Mans con il team Murphy Prototypes (con il quale corre nell'European Le Mans Series anche l'anno successivo) e a due gare del campionato FIA GT con il team Seyffarth Motorsport. Nella stagione 2014-2015 partecipa al neonato campionato di Formula E con il team Mahindra Racing conquistando un quinto e un sesto posto nelle prime due gare come migliori risultati che resteranno gli unici conquistati nella categoria da parte dell'indiano. Tra il 2014 e il 2016 prende parte ad alcune gare dell'European Le Mans Series (tra cui la 24 Ore di Le Mans) nuovamente con il team Murphy Prototypes. Dal 13 dicembre 2018 fa il commentatore delle gare di Formula 1 per Sky Sports F1 UK, con cui aveva già lavorato dal 2013 al 2015.

Ritorno in Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 fu ingaggiato dalla Williams come pilota delle vetture storiche, riuscendo a guidare molte delle vetture storiche della storica scuderia in eventi vari. Inoltre, al termine del campionato, effettuò un test con la FW40 sul Circuito delle Americhe.

Dalla stagione 2020 rientra a tutti gli effetti nel Circus, venendo nominato collaudatore della scuderia di Grove.

Risultati sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

2010 Scuderia Vettura Punti Pos.
HRT F110 Rit 14 15 17 Rit 14 20 18 18 19 0 22º
2011 Scuderia Vettura Punti Pos.
Lotus T128 SP SP SP SP 20 SP SP SP SP SP 0 28º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Formula E[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Posizione Punti
2014-15 Mahindra Racing Spark-Renault SRT 01E PEC
5
PUT
6
PDE
13
BNA
Rit
MIA
14
LBH
12
MON
13
BER
15
MOS
13
LON
12
LON
13
17º 18
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Solo prove/Terzo pilota Non qualificato Ritirato/Non class. Squalificato Non partito

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
2012 LMP1 22 M HPD ARX-03a
Honda LM-V8 3.4L V8
Bandiera del Regno Unito JRM Bandiera dell'Australia David Brabham
Bandiera del Regno Unito Peter Dumbreck
357
2013 LMP2 48 D Oreca 03
Nissan VK45DE 4.5L V8
Bandiera dell'Irlanda Murphy Prototypes Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley
Bandiera degli Stati Uniti Mark Patterson
319 12º
2014 LMP2 48 D Oreca 03
Nissan VK45DE 4.5L V8
Bandiera dell'Irlanda Murphy Prototypes Bandiera della Francia Nathanaël Berthon
Bandiera del Venezuela Rodolfo González
73 DNF DNF
2015 LMP2 48 D Oreca 03
Nissan VK45DE 4.5L V8
Bandiera dell'Irlanda Murphy Prototypes Bandiera della Francia Nathanaël Berthon
Bandiera degli Stati Uniti Mark Patterson
347 13º
2017 LMP2 34 D Ligier JS P217
Gibson GK428 4.2L V8
Bandiera del Regno Unito Tockwith Motorsports Bandiera del Regno Unito Philip Hanson
Bandiera del Regno Unito Nigel Moore
351 11º

Campionato del mondo endurance[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Team Classe Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 Pos Punti
2012 JRM LMP1 HPD ARX-03 SEB
12
SPA
9
LMS
5
SIL
7
SÃO
7
BHR
Rit
FUJ
5
SHA
5
10º 50,5

GP2 Series[modifica | modifica wikitesto]

Stag. Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Pos Punti
2007 Durango BHR
9
BHR
Rit
CAT
Rit
CAT
15
MON
Rit
MAG
Rit
MAG
16
SIL
12
SIL
13
NÜR
Rit
NÜR
16
HUN
14
HUN
15†
IST
8
IST
Rit
MNZ
5
MNZ
6
SPA
7
SPA
1
VAL
17
VAL
Rit
15º 16
2008 iSport International CAT
9
CAT
Rit
IST
4
IST
12
MON
3
MON
Rit
MAG
7
MAG
Rit
SIL
3
SIL
Rit
HOC
8
HOC
1
HUN
4
HUN
DNS
VAL
15†
VAL
Rit
SPA
10
SPA
7
MNZ
11
MNZ
Rit
10º 31
2009 Ocean Racing Technology CAT
Rit
CAT
Rit
MON
7
MON
Rit
IST
13
IST
14
SIL
6
SIL
3
NÜR
11
NÜR
Rit
HUN
17†
HUN
10
VAL
Rit
VAL
6
SPA
Rit
SPA
7
MNZ
19†
MNZ
12
ALG
Rit
ALG
13
18º 10

† Il pilota non ha terminato il Gran Premio, ma è stato classificato perché aveva completato oltre il 90% della distanza di gara.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Chandhok receives BRDC invite, in crash.net, 26 novembre 2008. URL consultato il 27 novembre 2008.
  2. ^ (EN) ORT sign Chandhok for main series, in autosport.com, 3 febbraio 2009. URL consultato il 3 febbraio 2009.
  3. ^ Critiche di Ecclestone a Mallya [collegamento interrotto], in f1.gpupdate.net, 9 settembre 2010. URL consultato l'8 marzo 2010.
  4. ^ F1: Hispania Racing, indiano Chandhok secondo pilota ufficiale, in adnkronos.com, 4 marzo 2010. URL consultato l'8 marzo 2010.
  5. ^ Al Sakhir - Le news del sabato-Trulli chiede rispetto per i nuovi team, in italiaracing.net, 13 marzo 2010. URL consultato il 15 marzo 2010.
  6. ^ Monaco, Trulli in volo su Chandhok alla Rascasse: le reazioni, su f1web.it. URL consultato il 6 gennaio 2012.
  7. ^ Yamamoto prende il posto di Chandhok, in italiaracing.net, 17 luglio 2010. URL consultato il 17 luglio 2010.
  8. ^ Lotus: «Chandhok al posto di Trulli in Germania», in corrieredellosport.it, 22 luglio 2011. URL consultato il 22 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]