Julij Markovič Daniėl'

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Julij Markovič Daniėl', in russo Юлий Маркович Даниэль?, (Mosca, 15 novembre 1925Mosca, 30 dicembre 1988), è stato uno scrittore, saggista e traduttore russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esordì come traduttore e saggista e collaborò alla rivista Novyj Mir. Nel 1966 venne arrestato, insieme a Andrej Donatovič Sinjavskij, e condannato a cinque anni di gulag per aver fatto pubblicare all'estero scritti giudicati antisovietici.

Sotto lo pseudonimo di Nikolaj Aržak (Николай Аржак), a partire dal 1958 (Le mani), Daniėl' aveva iniziato un'attività narrativa in cui elementi fantastici e utopistici si mescolavano a un'aperta denuncia della quotidiana violenza operata dai burocrati del regime sull'uomo comune (Qui parla Mosca, 1960; L'uomo del Minap, 1961; L'espiazione, 1966).

A differenza di Sinjavskij, emigrato in occidente dopo l'espiazione della condanna, Daniėl' rimase in Unione Sovietica, senza più riprendere l'attività letteraria.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • "Бегство" (Escape), 1956
  • "Человек из МИНАПа" (L'uomo del MINAP), 1960
  • "Говорит Москва" (Qui parla Mosca), 1961
  • "Искупление" (L'espiazione), 1964
  • "Руки" (Le mani)
  • "Письмо другу" (Lettera ad un amico), 1969
  • "Ответ И. Р. Шафаревичу" (Risposta a Igor' Šafarevič), 1975
  • "Книга сновидений" (Il libro dei sogni)
  • "Я все сбиваюсь на литературу..." (Versi dalla prigione), 1972

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