Julie Driscoll

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Julie Driscoll
Julie Driscoll nel 1968
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereRock progressivo
Rhythm and blues
Jazz
Art rock
Periodo di attività musicale1963 – in attività
EtichettaPolydor Records
Sito ufficiale

Julie Driscoll, conosciuta anche come Julie Tippetts (Londra, 8 giugno 1947), è una cantante britannica rock progressive e jazz rock, popolare negli anni 1960 - 1970.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu per il fatto che Julie Driscoll si occupava del fan-club degli Yardbirds che il loro manager di allora, Giorgio Gomelsky, si accorse di lei e intuendo le sue capacità, la fece debuttare come cantante. Durante gli anni 1965-1966, Driscoll si esibiva con gli Steampacket, una formazione di cui facevano parte anche Long John Baldry, Rod Stewart e l'organista Brian Auger.

È con quest'ultimo che a partire dal 1967 formò un gruppo denominato "Julie Driscoll, Brian Auger & The Trinity". Raggiunsero la popolarità nel 1968 con delle eccellenti cover come Season of the Witch (di Donovan), This Wheel's on Fire (di Bob Dylan), Light My Fire (dei Doors) e la famosa Save Me di Aretha Franklin.

La sua voce soul era di una potenza rara per una cantante bianca, e il grande charme di Julie, le ondulazioni del suo corpo e delle sue dita facevano di lei un'interprete ricca di fascino.

Nel 1970, sposa il pianista jazz Keith Tippett (che suonerà con i King Crimson nel periodo 70-72), e inizia a dedicarsi a un genere di musica più sperimentale. Sotto il nuovo nome Julie Tippetts, registra il suo ultimo album di canzoni Sunset Glow nel 1975, e da quel momento partecipa soprattutto a progetti in cui l'elemento di maggiore rilevanza è costituito dall'improvvisazione, come lo Spontaneous Music Ensemble, il Centipede di Keith Tippett, Ovary Lodge, Voice e the Ark. Partecipa anche a Tropic Appetites di Carla Bley, al concerto da cui verrà tratto Theatre Royal Drury Lane 8th September 1974 di Robert Wyatt e a numerosi altri progetti meno conosciuti.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Brian Auger and the Trinity[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 1991 - With Brian Auger & The Trinity

Varie Julie Driscoll[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1963 - (20 settembre) Take Me by the Hand / Stay Away From Me (Columbia DB 7118)
  • 1965 - (giugno) Don't Do It No More / I Know You (Parlophone R 5296)
  • 1966 - (maggio) I Didn't Want to Have to Do It / Don't Do It No More (Parlophone R 5444)
  • 1967 - (aprile) I Know You Love Me Not / If You Should Ever Leave Me (Parlophone R 5588)

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 1982 - Best of Julie Driscoll
  • 1999 - Season of the Witch
  • 2001 - If Your Memory Serves You Well
  • 2004 - London 1964-1967
  • 2004 - A Kind Of Love In 1967-1971

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Riccardo Bertoncelli, Enciclopedia Rock anni '60, Arcana Editrice, III ed., Milano 1988, ISBN 88-85008-85-2, p. 21-22
  • Mauro Radice, Enciclopedia Pop, Celuc Libri, Milano 1976, p. 16
  • Renzo Arbore & Giancarlo Zucchet, Il nuovo dizionario del rock, Anthropos, Roma 1981, p. 116
  • Roberto Cacciotto & Giancarlo Radice, Note di pop inglese, Gammalibri, II ed., Milano 1982, p. 19-21
  • (EN) Dave Marsh & John Swenson, The Rolling Stone Record Guide, Random House / Rolling Stone Press, New York 1979, ISBN 0-394-41096-3, p. 111

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Controllo di autoritàVIAF (EN85632489 · ISNI (EN0000 0001 0784 9988 · Europeana agent/base/75321 · LCCN (ENno98018604 · GND (DE134362330 · BNF (FRcb138934281 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no98018604