Juan Gaetano

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Juan Gaetano (... – ...) è stato un esploratore e navigatore spagnolo che, secondo alcuni studiosi, sarebbe stato il primo europeo a scoprire le Hawaii nel 1555, due secoli prima del capitano James Cook.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Molti studiosi hanno smentito questa teoria definendola non credibile,[1][2] anche se restano aperti interrogativi sul fatto che esploratori come Gaetano siano casualmente giunti nelle Hawaii prima di Cook, nel corso di una missione guidata da Ruy López de Villalobos. Villalobos ed una flotta di sei navi lasciarono Acapulco nel 1542, con Gaetano imbarcato nel ruolo di pilota. I racconti di Gaetano sembrano descrivere le Hawaii o le isole Marshall, a seconda dell'interpretazione.[3]

In seguito, Andrés de Urdaneta stabilì una rotta nel 1565, permettendo ai galeoni di Manila di salpare regolarmente tra Messico e Filippine. Queste rotte furono tenute segrete per proteggere le navi spagnole dai pirati inglesi ed olandesi. A causa di questa segretezza, anche un'eventuale scoperta delle Hawaii sarebbe rimasta sconosciuta. Inoltre, dagli scritti di Gaetano, le isole Hawaii non presentavano tracce di oro o argento, per cui gli spagnoli ne ignorarono l'esistenza.[3]

Secondo queste teorie, gli archivi spagnoli conterrebbero una carta raffigurante alcune isole alla latitudine delle Hawaii, ma ad una longitudine spostata di 10 gradi ad est. Nel manoscritto, l'isola di Maui viene chiamata "La Desgradiada" (la sfortunata), e quella che sembra essere l'isola di Hawaii appare come "La Mesa" (la tavola). Le isole di Kahoolawe, Lanai e Molokai sono citate come "Los Monjes" (i monaci).[4] Prosegue il dibattito sul fatto che gli spagnoli avrebbero visitato le Hawaii nel XVI secolo[5] con ricercatori come Richard W. Rogers che sono in cerca di prove di relitti spagnoli nella regione.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Douglas L. Oliver, The Pacific Islands, 1989, University of Hawaii Press, p. 45, ISBN 0824812336
  2. ^ John Wesley Coulter, "Great Britain in Hawaii: The Captain Cook Monument", The Geographical Journal, giugno 1964, Vol. 130, No. 2, doi 10.2307/1794586
  3. ^ a b Herb Kawainui Kane, The Manila Galleons, in Bob Dye (a cura di), Hawaiʻ Chronicles: Island History from the Pages of Honolulu Magazine, I, Honolulu, University of Hawaii Press, 1996, p. 25-32, ISBN 0-8248-1829-6.
  4. ^ Hawaii National Park, "Hawaii Nature Notes", giugno 1959, The Publication of the Naturalist Division, Hawaii National Park, and the Hawaii Natural History Association.
  5. ^ Tony Horwitz, Blue Latitudes: Boldly Going Where Captain Cook Has Gone Before, 2003, p.452, ISBN 0312422601
  6. ^ Richard W. Rogers, Shipwrecks of Hawaii: A Maritime History of the Big Island, 1999, Pilialoha Press
  7. ^ "Forse la principale autorità in fatto di relitti hawaiiani al giorno d'oggi", scrive Peter von Buol riferendosi a Richard W. Rogers nell'autunno del 2006, Vol. 38, No. 3, numero di Prologue, edito dal National Archives and Records Administration.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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