José María Morelos y Pavón

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José María Teclo Morelos y Pavón

José María Teclo Morelos y Pavón (Valladolid, 30 settembre 1765San Cristóbal Ecatepec, 22 dicembre 1815) è stato un presbitero e patriota messicano.

Fu un sacerdote liberale che comandò il movimento indipendentista del Messico dalla morte di Miguel Hidalgo y Costilla fino a quando venne processato dall'inquisizione e venne fucilato dall'esercito spagnolo.

Rivoluzione messicana[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 settembre del 1810 Miguel Hidalgo, con il Grido di Dolores, diede il via alla guerra d'indipendenza del Messico. A Acambaro, Hidalgo fu proclamato Generalisimo e Allende Capitano Generale.

Morelos allora chiese a Hidalgo di unirsi alle proprie truppe, ma il Generalisimo gli diede l'ordine di raccogliere uomini e prendere la città di Acapulco, così da impedire le comunicazioni con le Filippine. Alla morte di Hidalgo, Morelos prese il controllo dell'esercito rivoluzionario e riuscì a sconfiggere più volte l'esercito spagnolo. Il 13 settembre 1813 presentò al congresso di Chilpancingo il proprio documento chiamato "i Sentimenti della nazione"; questo doveva essere la base per la prima Costituzione del Messico libero. Il congresso gli offrì il titolo di generalissimo e quello di Sua altezza serenissima, ma egli rifiutò, chiedendo di essere chiamato Servo della nazione. Dopo alcune sconfitte, fu fatto prigioniero e fucilato il 22 dicembre del 1815 a San Cristóbal Ecatepec.

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