Joe Valachi - I segreti di Cosa Nostra

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Joe Valachi - I segreti di Cosa Nostra
Charles Bronson, Guido Leontini e Walter Chiari in una scena del film
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1972
Durata127 min
Generepoliziesco, drammatico
RegiaTerence Young
Soggettodal romanzo The Valachi Papers di Peter Maas
SceneggiaturaStephen Geller, Massimo De Rita, Arduino Maiuri
ProduttoreDino De Laurentiis, Roger Duchet
Produttore esecutivoNino Crisman
Casa di produzioneDino De Laurentiis Company, Euro-France Films
FotografiaAldo Tonti
MontaggioJohnny Dwyre, Monica Finzi
Effetti specialiPaul J. Lombardi, Eros Bacciucchi
MusicheRiz Ortolani, Armando Trovajoli
ScenografiaMario Garbuglia, Boris Juraga, Ferdinando Ruffo
CostumiAnn Roth, Giorgio Desideri
TruccoGiannetto De Rossi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Joe Valachi - I segreti di Cosa Nostra è un film del 1972 diretto da Terence Young.

È un libero adattamento del libro biografico The Valachi Papers (in it. La mela marcia, Mondadori, 1972[1]) di Peter Maas, celebre giornalista che ha scritto la biografia dell'agente di polizia Frank Serpico (da cui l'altrettanto celebre film di Sidney Lumet Serpico, con Al Pacino).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Joseph Valachi è un anziano detenuto del penitenziario federale di Atlanta, imprigionato per contrabbando di eroina. Anche il boss della sua famiglia criminale, Vito Genovese, è imprigionato lì. Genovese è certo che Valachi sia un informatore e gli dà il "bacio della morte", al che Valachi ricambia il bacio.

Valachi uccide erroneamente un compagno di prigionia che pensa sia un assassino della mafia. Avvertito dell'errore dagli agenti federali, Valachi diventa un informatore. Racconta la sua vita in flashback, da quando era un giovane criminale a un gangster che frequenta boss come Salvatore Maranzano. Maranzano dice a una persona in lutto durante un funerale: "Non posso riportare in vita i morti. Posso solo uccidere i vivi". Valachi sposa la figlia di un boss, interpretata da Jill Ireland, moglie di Bronson nella vita reale.

L'ascesa di Valachi nella mafia è ostacolata dai cattivi rapporti con il suo capo, Tony Bender. Bender ordina la castrazione del socio d'affari di Valachi per aver avuto rapporti con la moglie di un altro mafioso. Valachi spara alla vittima per porre fine alle sue sofferenze.

Il caos e gli omicidi continuano fino al presente, quando Valachi viene mostrato mentre testimonia davanti a una commissione del Senato. Turbato dal fatto di dover testimoniare, Valachi tenta il suicidio, ma alla fine (secondo le informazioni sovrapposte sullo schermo) sopravvive a Genovese, che muore in prigione.

Alessandro Sperlì nei panni del boss Joe Masseria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corriere.it 25 agosto 2001 - Consultato il 6 agosto 2010

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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