Joe Lewis

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Joe Lewis
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 183 cm
Peso 92 kg
Kickboxing
Specialità Karate
Categoria Pesi massimi
Termine carriera 1983
 

Joe Lewis (Knightdale, 7 marzo 1944Coatesville, 31 agosto 2012) è stato un artista marziale statunitense.

Lottatore di kickboxing e di Point Karate, ha dominato il ring negli anni sessanta e settanta. Per due volte consecutive è stato votato come "il più grande combattente di karate"[1][2] e ha conseguito i titoli di "Campione dei Pesi Massimi di Kickboxing degli Stati Uniti", "Campione del Mondo di Karate" nei Pesi Massimi[3] e "Campione Nazionale Cinture Nere di Kata degli Stati Uniti".

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nativo della Carolina del Nord, nel 1962 si arruolò nel Corpo dei Marine degli Stati Uniti, svolgendo l'attività di soldato nella base di Cherry Point. Conquistò la cintura nera in soli sette mesi, mentre svolgeva il servizio militare. Studiò il Shorin-ryu Karate con Eizo Shimabukuro, John Korab, Chinsaku Kinjo e Seiyu Oyata a Okinawa, oltre che con l'influente artista marziale e fondatore del Jeet Kune Do, Bruce Lee.[4]

Karate[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1966, dopo soli 22 mesi di allenamento, Lewis vinse il primo torneo a cui prese parte: l'U.S. National, promosso da Jhoon Rhee. Sconfisse 7 avversari prima di battere Tom Lupuppet con 2-0 da decisione arbitrale. Fu campione dell'U.S. National dal 1966 al 1969. Al Campionato Nationals di Washington del 1967, vinse sconfiggendo Frank Hargrove 3-2 nella fase finale. Prima sconfisse Hargrove a New York City, al Torneo di Karate di Enrico Cho, ma durante quel periodo fu sconfitto da Chuck Norris. Sempre nello stesso anno, perse contro Allen Steen.

Nel 1967, Lewis sconfisse Weiland Norris, fratello dell'attore Chuck Norris, Steve LaBounty, Frank Knoll e Frank Hargrove (quest'ultimo per la terza volta).

Nel febbraio 1968, insieme ad altri cinque combattenti (Bob Wall, Capitano Mullins, J. la Pat Burleson, David Moon e Fred Wren), lottò nel primo Campionato del Mondo di Karate Professionistico (WPKC), promosso da Jim Harrison. Questo fu il primo torneo da "professionista" nella storia del karate e avvenne nel dojo di Harrison, a Kansas City (Kansas).

Le regole permisero il "contatto pesante" e Lewis vinse il torneo, venendo pagato un solo dollaro, creando ufficialmente così il primo campione professionista nella storia del karate.[5]

Nell'agosto 1968, fu sconfitto da Victor Moore al secondo torneo professionistico di karate della storia, "I Campionati del Karate dell'Emisfero del Mondo", che si tenne a San Antonio, nel Texas, e fu promosso da Robert Trias e Atlee Chittim. Victor Moore e Lewis divisero il primo predmio del campionato di 100.000 dollari. Quello stesso anno, Lewis sconfisse Luigi Delgado, il quale l'anno precedente aveva battuto Chuck Norris.

Il 24 novembre 1968, al Waldorf Astoria Albergo di New York City, vinse i Campionati Mondiali Professionistici di Karate sconfiggendo Aaron Banche, e Victor Moore per il Titolo Mondiale dei Pesi Massimi. Il primo premio fu di 600 dollari per avere vinto il titolo.

Kickboxing e Full Contact Karate[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1969 il promotore Lee Faulkner contattò Joe Lewis per combattere nei suoi imminenti Campionati di Karate degli Stati Uniti. Lewis era andato in pensione da combattimento di punto alla durata, ma rimase d'accordo per combattere a condizione che Faulkner promuovesse un incontro di Full Contact, con Lewis ed un avversario che combattessero sino al knock out. Faulkner accettò. Come Lewis e Baines, entrò l'anello che il pugilato faticoso inguanta e l'annunciatore identificò i combattenti come "kickboxers." Quella notte Joe Lewis vinse il titolo dei Pesi Massimi degli Stati Uniti, in un recentemente concepito 'Kickboxing' Campionato il 17 gennaio 1970 sul ring, con un secondo knock out su Greg Baines.

Nel 1970, Lewis perse ancora con John Natividad nel Campionato All-Star Team a Long Beach, California. Tuttavia, al 'Battle of Atlanta' promosso da Joe Corley, Joe Lewis sconfisse Mitchell Bobrow[6] in un match combattuto provenire da dietro la vittoria per il campionato dei pesi massimi, e Joe Hayes per il Grand Championship.

John Corcoran, autore di Martial Arts: History, Traditions, People (1983) scrisse quello dalla fine di 1971 interesse in kickboxing aveva colpito un ogni durata basso con promotori incapaci di attirare la folla ad un evento di kickboxing. Lewis andò in pensione come imbattuto Campione dei Pesi Massimi di Kickboxing degli Stati Uniti nel 1971. Il suo record come Campione dei Pesi Massimi era un perfetto 10-0 con 10 KO.

Il 14 settembre 1974 su ABC's Wide World of Entertainment il promotore Mike Anderson presentò 'Full Contact Karate'. Nel regolamento da competizione del Full Contact si colpisce sia di pugno che di calcio, combattendo sino al K.O.. Nel 1974 Lewis nel nuovo sport Full Conact Karate, mandò knockout il suo unico avversario Frank Brodar con un calcio circolare a Los Angeles, California per vincere il titolo di Campione del Mondo dei pesi massimi di Full Contact per la Professional Karate Association (PKA).

In un combattimento di ritorno del 1975, nelle Hawaii, Lewis perse al 3º round su decisione di Teddy Limoz non per il titolo delle Hawaii e nel mese di settembre perse al 7º round su decisione di Ross Scott sofferente per una spalla slogata. Lewis fu spodestato del titolo di Campione del Mondo dei Pesi Massimi dalla PKA dopo una disputa sul contratto. Lewis continuò la carriera nella recitazione come protagonista nei film Jaguar Lives nel 1978 e Force Five nel 1981.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Bruce Lee lo aveva scelto per interpretare il ruolo di Colt nel film L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente (1972), parte che venne poi affidata a Chuck Norris.[7] Nel 1979 Lewis interpretò il ruolo di protagonista nel film d'azione intitolato Nel mirino del giaguaro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Joe Lewis Interview" Archiviato il 26 luglio 2019 in Internet Archive., Alireza Fadaie Khoi, May 8, 2007.
  2. ^ The legendary Joe Lewis, in Black Belt, vol. 25, n. 2, 1987, p. 32.
  3. ^ "Joe Lewis - Karate and Kickboxing Legend - About Joe Lewis" Archiviato il 6 agosto 2004 in Internet Archive., Joe Lewis, May 8, 2007.
  4. ^ "Interview Joe Lewis" Archiviato il 17 settembre 2016 in Internet Archive., Mike Miles, May 8, 2007.
  5. ^ John Corcoran, Emil Farkas, Martial Arts: Traditions, History, People, Gallery Books, 1988, p. 254, ISBN 978-0-8317-5805-9.
  6. ^ Black Belt Magazine Article - April 1970 - Page 17 - "Through the Fists of Mitchell Bobrow" - TAEKWONDO HALL OF FAME - TAEKWONDOHALLOFFAME.COM
  7. ^ Bruce Thomas, Bruce Lee: Fighting Spirit : a Biography, Gallery Books, 1994, p. 145, ISBN 978-1-883319-25-0.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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