Joan Hartigan

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Joan Hartigan
Nazionalità Bandiera dell'Australia Australia
Tennis
Best ranking 8 (1934)[1]
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (1933, 1934, 1936)
Bandiera della Francia Roland Garros 3T
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
Doppio1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Miglior ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open F (1933, 1934, 1940)
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (1934)
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon QF (1935)
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

Joan Hartigan Bathurst (Sydney, 6 giugno 1912Sydney, 31 agosto 2000) è stata una tennista australiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Thomas Joseph Hartigan (1877–1963) e dell'insegnante Imelda Josephine Boylson, che si sposarono il 26 marzo 1908 a Lewisham.[2]

Durante la sua carriera vinse il singolare all'Australian Open nel 1933 vincendo contro Coral McInnes Buttsworth in due set (6-4, 6-3).[3]

Vinse l'anno successivo contro Margaret Molesworth per 6-1, 6-4 e nel 1936 contro Nancye Wynne in un doppio 6-4. Nel doppio giunse più volte in finale all'Australian Open senza vincere il trofeo:

Sposò Hugh Moxon Bathurst.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Collins, Bud, The Bud Collins History of Tennis: An Authoritative Encyclopedia and Record Book, New York, N.Y, New Chapter Press, 2008, pp. 695, 702, ISBN 0-942257-41-3.
  2. ^ R. M. Audley, 'Hartigan, Thomas Joseph (Tom) (1877–1963)', Australian Dictionary of Biography, National Centre of Biography, Australian National University.
  3. ^ Australian Open: donne singolare Archiviato il 15 gennaio 2010 in Internet Archive.

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