Joan Baez in Concert

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Joan Baez in Concert
album dal vivo
ArtistaJoan Baez
Pubblicazionesettembre 1962
pubblicato negli Stati Uniti
Durata44:01 (LP)
58:21 (CD 2002)
Dischi1 / 1
Tracce13 / 16
GenereFolk rock
EtichettaVanguard Records (VRS-9112/VSD-2122)
ProduttoreMaynard Solomon (produttore originale) e Mark Spector (produttore riedizione su CD)[1]
Registrazione1961 e 1962
FormatiLP / CD
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[2]
(vendite: 500 000+)
Joan Baez - cronologia
Album precedente
(1961)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[3]

Joan Baez in Concert (alcune volte il titolo è riportato come Joan Baez in Concert, Part 1) è un album Live di Joan Baez, pubblicato dalla Vanguard Records nel settembre del 1962[1][4]. Il disco raccoglie delle registrazioni dal vivo effettuate dalla folksinger durante i suoi tour, dall'autunno del 1961 alla primavera del 1962 (anche se nelle note della ristampa su CD viene riportato erroneamente come periodo di registrazione tra l'agosto del 1962 e il novembre del 1963). Joan Baez in Concert ricevette una nomination alla quinta edizione dei Grammy Awards 1963 come miglior disco Folk[5]. Il brano firmato da Anne Bredon, Babe I'm Gonna Leave You, fu ripreso diversi anni dopo dai Led Zeppelin (con arrangiamento simile a quello della Baez) anche se il brano, contenuto nel disco d'esordio del quartetto inglese Led Zeppelin è accreditato a nome dei due leader della band, è stato lungamente spunto di polemiche (capitato anche con altri brani dei Led Zeppelin) per eventuali cause di plagio[6].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato A
  1. Babe, I'm Gonna Leave You – 2:38 (Anne Bredon)
  2. Geordie – 3:22 (Brano tradizionale)
  3. Copper Kettle – 2:27 (Albert Frank Beddoe)
  4. Kumbaya – 2:55 (Brano tradizionale)
  5. What Have They Done to the Rain – 2:26 (Malvina Reynolds)
  6. Black Is the Color of My True Love's Hair – 2:33 (Brano tradizionale, adattamento e arrangiamento di John Jacob Niles)
  7. Danger Waters – 3:16 (Jacob Browne, Arthur S. Alberts)
Lato B
  1. Gospel Ship – 2:48 (Herbert Buffum)
  2. House Carpenter – 5:08 (Brano tradizionale)
  3. Pretty Boy Floyd – 4:17 (Woody Guthrie)
  4. Lady Mary – 2:41 (Brano tradizionale)
  5. Até Amanhã – 2:12 (Brano tradizionale)
  6. Matty Groves – 7:18 (Brano tradizionale)

[1][7]

Edizione CD del 2002, pubblicato dalla Vanguard Records (VCD 79598-2)

Brani tradizionali (tranne dove indicati), arrangiamento Joan Baez

  1. Babe, I'm Gonna Leave You – 3:12 (Anne L. Bredon)
  2. Geordie – 3:37
  3. Copper Kettle – 2:44 (Albert Frank Beddoe)
  4. Kumbaya – 3:33
  5. What Have They Done to the Rain – 2:55 (Malvina Reynolds)
  6. Black Is the Color of My True Love's Hair – 2:49 (Brano tradizionale, adattamento e arrangiamento di John Jacob Niles)
  7. Danger Waters – 3:38 (Jacob Browne, Arthur S. Alberts)
  8. Gospel Ships – 3:00 (Herbert Buffum)
  9. House Carpenter – 5:22
  10. Pretty Boy Floyd – 4:42 (Woody Guthrie)
  11. Lady Mary – 2:51
  12. Até Amanhã – 2:30
  13. Matty Groves – 7:26
  14. Streets of Laredo – 2:40 – Bonus Track
  15. My Good Old Man – 3:23 – Bonus Track
  16. My Lord What a Morning – 3:59 – Bonus Track - Registrato dal vivo nel 1961 al Town Hall di New York

[8]

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Note aggiuntive

  • Maynard Solomon - produttore originale
  • Mark Spector - produttore riedizione su CD
  • Brani: Streets of Laredo e My Good Old Man originariamente inclusi nell'album: Very Early Joan
  • Reice Hamel - ingegnere delle registrazioni
  • Danny Lyon - fotografia copertina album originale
  • Jules Halfant - art direction album originale[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Joan Baez - Discography, su joanbaez.com. URL consultato l'8 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
  2. ^ (EN) Joan Baez - Joan Baez in Concert – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  3. ^ (EN) Tom Semioli, Joan Baez in Concert, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 6 aprile 2016.
  4. ^ (EN) Joan Baez In Concert by Joan Baez, su rateyourmusic.com. URL consultato l'8 ottobre 2014.
  5. ^ (EN) awardsandshows.com, https://web.archive.org/web/20161207105152/http://www.awardsandshows.com/features/grammy-awards-1963-215.html. URL consultato l'8 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2016).
  6. ^ (EN) When It Comes to Songwriting, There's a Fine Line Between Inspiration and Plagiarism [collegamento interrotto], su independent.co.uk. URL consultato l'8 ottobre 2014.
  7. ^ (EN) Joan Baez in Concert, su Discogs, Zink Media. URL consultato l'8 ottobre 2014.
  8. ^ titoli autori e durata brani estratti dal retrocopertina CD Vanguard Records, 79598-2 del 2002
  9. ^ dalle note del libretto interno del CD Vanguard Records, 79598-2 del 2002

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]