Jim Inhofe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jim Inhofe

Senatore degli Stati Uniti
per l'Oklahoma
Durata mandato17 novembre 1994 –
3 gennaio 2023
ContitolareJames Lankford
PredecessoreDavid L. Boren
SuccessoreMarkwayne Mullin

Membro della Camera dei rappresentanti
per l'Oklahoma, 1º distretto
Durata mandato3 gennaio 1987 – 15 novembre 1994
PredecessoreJames Robert Jones
SuccessoreSteve Largent

Sindaco di Tulsa, Oklahoma
Durata mandato1978 – 1984

Dati generali
Partito politicoRepubblicano
UniversitàUniversità di Tulsa (BA)

James Mountain Inhofe, detto Jim (Des Moines, 17 novembre 1934), è un politico statunitense, senatore per lo stato dell'Oklahoma dal 1994 al 2023 e membro della Camera dei Rappresentanti per lo stesso stato dal 1987 al 1994.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nell'Iowa, Inhofe si trasferì a Tulsa da bambino e dopo gli studi lavorò nel mondo degli affari, fino a divenire presidente di un'agenzia assicurativa. Negli anni sessanta Inhofe entrò in politica con il Partito Repubblicano e venne eletto all'interno della legislatura statale dell'Oklahoma. Nel 1974 si candidò alla carica di governatore, ma venne sconfitto nettamente dall'avversario democratico David L. Boren. Nel 1976 si candidò alla Camera dei Rappresentanti, ma perse contro il deputato democratico in carica James Robert Jones. Due anni dopo Inhofe si candidò a sindaco di Tulsa e riuscì ad essere eletto, per poi essere riconfermato nel 1980 e nel 1982.

Nel 1986 il deputato Jones non chiese la rielezione alla Camera e Inhofe si ricandidò per il seggio, riuscendo stavolta a vincere la competizione. Inhofe venne riconfermato deputato dagli elettori fino al 1994, quando decise di lasciare la Camera per concorrere al seggio del Senato lasciato vacante da David Boren. Inhofe riuscì a farsi eleggere e a farsi riconfermare negli anni successivi. Ha infatti riconquistato il seggio senatoriale (di seconda classe) nelle elezioni del 1996, 2002, 2008 e 2014 e nelle elezioni del 3 novembre 2020 ha conquistato il suo sesto mandato senatoriale, sconfiggendo con oltre il 62% dei voti il candidato democratico Abby Broyles.

Inhofe è giudicato uno dei membri più conservatori dell'intero Congresso, soprattutto in materia di immigrazione e diritti degli omosessuali. Ha inoltre avuto diversi contrasti con gli ambientalisti: dopo aver paragonato l'EPA alla Gestapo[1] e Carol Browner alla Rosa di Tokyo, Inhofe definì il riscaldamento globale "la seconda bufala più grande mai proposta al popolo americano dopo la separazione tra Stato e Chiesa" (nel febbraio del 2015 si presentò in senato con una palla di neve per negare l'esistenza del problema del surriscaldamento globale)[2][3]. È stato oggetto di numerose critiche, non solo per la sua tenace opposizione alle questioni relative al cambiamento climatico, ma anche per essersi opposto agli stanziamenti federali disposti a seguito delle catastrofi naturali causate dagli uragani abbattutisi sulle coste del Golfo e dell'Atlantico, mentre ha sempre votato a favore di analoghi interventi a seguito di disastri naturali che interessavano il suo Stato.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1959, Inhofe sposò Kay Kirkpatrick, dalla quale ha avuto quattro figli.[4][5]

Il 10 novembre 2013, il figlio di Inhofe, il dottor Perry Inhofe, è morto in un incidente aereo a Owasso, in Oklahoma, volando da solo per la prima volta dall'addestramento su un aereo appena acquisito.[6]

Inhofe è stato il primo destinatario del Character and Leadership Award della US Air Force Academy per il suo carattere e la sua leadership nel servizio pubblico.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) James Inhofe proves "flat Earth" doesn't refer to Oklahoma, su heatisonline.org, Heatisonline. URL consultato il 1º gennaio 2013.
  2. ^ (EN) Republican Senate environment chief uses snowball as prop in climate rant, su theguardian.com. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  3. ^ (EN) Greenhouse Bananas: Non-Science Smear Campaigns, su scientificamerican.com, Scientific American. URL consultato il 1º gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
  4. ^ (EN) Erin Laviola, Senator James Inhofe's Family: 5 Fast Facts You Need to Know, su heavy.com, 13 dicembre 2018. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  5. ^ (EN) Official Congressional Directory: 113th Congress, Government Printing Office, 2014, p. 212, ISBN 9780160919220.
  6. ^ (EN) Kerry Lynch, NTSB On Scene Of Perry Inhofe Crash, in Aviation Week. URL consultato l'8 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  7. ^ (EN) Inhofe Honored with Air Force Leadership Award, su inhofe.senate.gov, 5 marzo 2013. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2019).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN75907919 · ISNI (EN0000 0000 4224 6165 · LCCN (ENno96018299 · WorldCat Identities (ENlccn-no96018299