Jennifer Jason Leigh

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Jennifer Jason Leigh nel 2015

Jennifer Jason Leigh, nata Jennifer Leigh Morrow (Los Angeles, 5 febbraio 1962), è un'attrice statunitense.

Grazie al suo ruolo nel film America oggi si è aggiudicata un Golden Globe e la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia. Ha ottenuto nel 1995 una candidatura ai Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico per Mrs. Parker e il circolo vizioso. Ha debuttato alla regia nel 2001 insieme ad Alan Cumming con il film Anniversary Party, collaborando con il regista Charlie Kaufman nel 2008 in Synecdoche, New York e nel 2015 in Anomalisa. Ha ottenuto nuovamente il successo con il suo ruolo di Daisy Domergue nel western di Quentin Tarantino The Hateful Eight, grazie al quale riceve una candidatura ai Premi Oscar 2016 come miglior attrice non protagonista, ai Golden Globe per la migliore attrice non protagonista e ai premi BAFTA nella medesima categoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata Jennifer Leigh Morrow ad Hollywood,[1] figlia dell'attore Vic Morrow e della sceneggiatrice Barbara Turner,[2] è sempre stata a stretto contatto con il mondo del cinema, tanto che a soli quattordici anni inizia a frequentare i corsi di recitazione di Lee Strasberg. Diplomatasi a sedici anni inizia a lavorare in film per la televisione e serie tv, aggiungendo dopo il suo nome, Jason, in onore di Jason Robards, vecchio amico di famiglia.

Nel 1982, durante la lavorazione al film Ai confini della realtà, suo padre morì decapitato in seguito a un incidente con un elicottero. L'accusa principale fu mossa contro il regista John Landis, consapevole dei rischi fronteggiati da Vic Morrow e dai due bambini che recitavano con lui nella scena, entrambi deceduti nell'incidente. Landis venne assolto, mentre la Leigh e le sue sorelle si videro pagare un risarcimento.[3]

Debutta sul grande schermo nel 1980 nel film Gli occhi dello sconosciuto, seguito da Fuori di testa del 1982 con Sean Penn. Tenta un'audizione per il ruolo che andrà a Linda Hamilton in Terminator di James Cameron, e prende parte al film Bulldozer, con Jamie Lee Curtis. Prosegue la sua carriera con titoli quali L'amore e il sangue, diretto da Paul Verhoeven, The Hitcher - La lunga strada della paura, accanto a Rutger Hauer e Urla di mezzanotte, diretto da Matthew Chapman.

Dopo il piccolo successo di Miami Blues, nel 1991 è nel cast di Fuoco assassino, di Ron Howard, e l'anno successivo lavora con Barbet Schroeder in un ruolo fra i più ricordati della sua carriera, quello della malvagia Hedra nel thriller Inserzione pericolosa, dove affianca Bridget Fonda. Per questo ruolo è premiata con un MTV Movie Award quale miglior antagonista. Nel 1993 con America oggi vince la Coppa Volpi assegnata all'intero cast e il Golden Globe nella medesima categoria. Con i fratelli Joel ed Ethan Coen realizza l'anno seguente Mister Hula Hoop, e per l'eclettico Alan Rudolph sarà Dorothy Parker nel film Mrs. Parker e il circolo vizioso, per il quale ottiene una candidatura al Golden Globe.

Con Georgia di Ulu Grosbard ottiene una candidatura all'Independent Spirit Award come migliore attrice protagonista. Susciterà alcune controversie la sua esclusione agli Oscar, per i quali viene invece candidata Mare Winningham, co-protagonista nel film. Successivamente è protagonista del film L'ultima eclissi, con Kathy Bates, per la regia di Taylor Hackford, trasposizione del romanzo Dolores Claiborne di Stephen King. Scelta da Stanley Kubrick per un ruolo nel film Eyes Wide Shut, viene richiamata dopo alcune settimane dal regista, insoddisfatto del girato, per filmare nuovamente le sue scene. Leigh è però impegnata sul set di eXistenZ di David Cronenberg[4] e Kubrick la sostituisce con l'attrice svedese Marie Richardson.[5] Nel 1998 ricopre il ruolo di Sally Bowles in Cabaret, di Sam Mendes.

Nel 2001 debutta come regista con il film Anniversary Party con Kevin Kline, Jennifer Beals e Gwyneth Paltrow, da lei anche prodotto, interpretato e scritto in collaborazione con l'attore Alan Cumming. Negli anni successivi recita nei film Era mio padre di Sam Mendes, In the Cut di Jane Campion e L'uomo senza sonno al fianco di Christian Bale. Mentre nel 2007 recita al fianco di Nicole Kidman e Jack Black in Il matrimonio di mia sorella, diretto dal marito Noah Baumbach; l'interpretazione viene premiata al Peniscola Film Festival. Nel 2015 doppia la protagonista del film d'animazione Anomalisa e viene scelta da Quentin Tarantino per il suo The Hateful Eight, ruolo che le vale le candidature al Golden Globe, al BAFTA e all'Oscar come migliore attrice non protagonista.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Independent Spirit Award
    • Candidatura per la migliore attrice protagonista per Mrs. Parker e il circolo vizioso (1995)
    • Candidatura per la migliore attrice protagonista per Georgia (1996)
    • Candidatura per la migliore sceneggiatura per Anniversary Party (2001)
    • Candidatura per il migliore film d'esordio per Anniversary Party (2001)
    • Candidatura per la migliore attrice non protagonista per Il matrimonio di mia sorella (2008)
    • Robert Altman Award per Synecdoche, New York (2009)
    • Candidatura per la migliore attrice non protagonista per Anomalisa (2016)

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Jennifer Jason Leigh è stata doppiata da:

Da doppiatrice è sostituita da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jennifer Jason Leigh, su TVGuide.com. URL consultato il 2 settembre 2023.
  2. ^ (EN) What you see and what you get, in The Guardian, 12 marzo 2005. URL consultato il 2 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Vic Morrow's daughters settle suit over death, in The San Bernardino County Sun, 31 dicembre 1983, p. 2. URL consultato il 2 settembre 2023.
  4. ^ (EN) Hyper `Existenz', su articles.chicagotribune.com, Chicago Tribune, 27 aprile 1999. URL consultato il 25 dicembre 2014.
  5. ^ HYPER `EXISTENZ', su Chicago Tribune, 27 aprile 1999. URL consultato il 2 settembre 2023.

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