Antiopella cristata

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Antiopella cristata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Mollusca
Subphylum Conchifera
Classe Gastropoda
Sottoclasse Heterobranchia
Infraclasse Euthyneura
Subterclasse Ringipleura
Superordine Nudipleura
Ordine Nudibranchia
Sottordine Cladobranchia
Superfamiglia Proctonotoidea
Famiglia Janolidae
Genere Antiopella
Specie A. cristata
Nomenclatura binomiale
Antiopella cristata
(Delle Chiaje, 1841)
Sinonimi

Janolus cristatus
Delle Chiaje, 1841
Antiopa spinolae
(Vérany, 1846)
Janus spinolae
(Vérany, 1846)
Janolus flagellatus
(Eliot, 1906)
Janolus spinolae
(Vérany, 1846)

Antiopella cristata (Delle Chiaje, 1841) è un mollusco nudibranco appartenente alla famiglia Janolidae[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cerata trasparenti a forma di lampadina, in cui sono visibili le estremità dell'apparato digerente, corpo di colore giallo-bianco fino a bruno, talvolta azzurro-blu. Rinofori e cerata dello stesso colore del corpo, fatta eccezione per la parte terminale, blu acceso. Alcuni esemplari, per via dei cerata, possono essere confusi con i nudibranchi del sottordine Aeolidacea, ma a differenza di questi non sono dotati di cnidosacchi contenenti cnidocisti e la posizione dell'ano è differente. Fino a 8 centimetri.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di briozoi delle specie Alcyonidium gelatinosum, Bicellariella ciliata, del genere Bugula (Bugula avicularia, Bugula flabellata, Bugula neritina, Bugula turbinata), Bugularia avicularia, del genere Cellaria.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Raro. Reperibile nell'Oceano Atlantico dalla Norvegia al Marocco, nel Mar Mediterraneo occidentale, da pochi metri di profondità ad oltre 30 metri; più comune in presenza di coralligeno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Antiopella cristata, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 4/8/2020.
  2. ^ (EN) Gary R. McDonald, James W. Nybakken, A List of the Worldwide Food Habits of Nudibranchs, in University of California Santa Cruz.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Egidio Trainito, Nudibranchi del Mediterraneo. Guida al riconoscimento dei molluschi opistobranchi, 2005ª ed., Milano, Il Castello, 2005, ISBN 88-8039-438-X.

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