Janet Agren

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Janet Agren
Janet Agren nel 1975
Altezza174 cm
Occhimarroni
Capellibiondi

Janet Agren, all'anagrafe Lena Janet Yvonne Ågren (Landskrona, 6 aprile 1949), è un'attrice, modella e cantante svedese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ancora adolescente, entra nel mondo dello spettacolo grazie a una zia, la quale la iscrive a un concorso di bellezza a Copenaghen; la vittoria ottenuta porta la diciassettenne Janet a iniziare l'attività di modella, ottenendo varie copertine sulle riviste internazionali, e lavorando, tra gli altri, per Christian Dior.[1]

Verso la fine degli anni 60 giunge in Italia per percorrere la carriera cinematografica. Il suo esordio avviene nel film I due crociati del 1968 con Franco e Ciccio, seguito da Donne... botte e bersaglieri (1968) di Ruggero Deodato e Colpo di stato (1969) di Luciano Salce. Sempre nel 1969 gira Il giovane normale di Dino Risi, ispirato a un romanzo di Umberto Simonetta al fianco di Lino Capolicchio. Agren viene in seguito messa sotto contratto dalla Vides di Franco Cristaldi che la promuove a protagonista femminile di Io non spezzo... rompo (1971) di Bruno Corbucci e Io non vedo, tu non parli, lui non sente (1971) di Mario Camerini, entrambi interpretati da Enrico Montesano e Alighiero Noschese.

Janet Agren ne L'amaro caso della baronessa di Carini (1975)

Nello stesso periodo, inizia a lavorare nei cabaret romani continuando comunque con la carriera cinematografica, interpretando il piccolo ruolo di una delle due infermiere di un miliardario americano nella commedia brillante, ambientata a Ischia e diretta da Billy Wilder Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972). Un altro ruolo significativo l'avrà con Ettore Scola in La più bella serata della mia vita (1972), tratto da un racconto di Friedrich Dürrenmatt e interpretato da Alberto Sordi.

L'invasione di numerose pellicole del filone decamerotico la vede coinvolta in Racconti proibiti... di niente vestiti (1972) e in Fiorina la vacca (1973). Il primo dei due film boccaccesci sarà complice dell'incontro con il regista e sceneggiatore Brunello Rondi, che la dirigerà in altre pellicole (Tecnica di un amore e Ingrid sulla strada); sarà proprio su uno di questi set che conoscerà il produttore Carlo Maietto, che di lì a poco diventerà suo marito. Molti e diversi generi si avvalgono, nel corso del decennio, della sua presenza: dal western comico, al giallo erotico; dal poliziesco all'italiana, alla commedia sexy all'italiana. Nel 1975 approda anche sul piccolo schermo come protagonista femminile dello sceneggiato TV di grande successo L'amaro caso della baronessa di Carini.

La carriera procede, tra gli anni 70 e 80, con un'immersione profonda in tutti i generi più popolari del cinema italiano, privilegiando sopra gli altri la commedia e il genere comico-farsesco e affiancando attori come Paolo Villaggio in Sogni mostruosamente proibiti (1982) di Neri Parenti, Renato Pozzetto in Questo e quello (1983) di Corbucci, Johnny Dorelli in Vediamoci chiaro (1984) di Salce e poi ancora Gigi Proietti, Lando Buzzanca, Renzo Montagnani e alcuni nuovi comici emergenti come Massimo Boldi e Diego Abatantuono.

Breve ma particolarmente felice è il sodalizio artistico con Lino Banfi, inaugurato con la commedia sexy L'onorevole con l'amante sotto il letto (1981) di Mariano Laurenti, proseguito con un episodio dell'antologico Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande (1982) di Sergio Martino e concluso con Il pelo della disgrazia, episodio del film Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (1983) sempre di Martino. Banfi la volle inoltre accanto a sé nel varietà televisivo Se Parigi trasmesso da Rai 2 nel 1982.

Recita anche con Bud Spencer nel film Superfantagenio (1986) di Bruno Corbucci. L'ultima trasformazione la vedrà cimentarsi come Scream queen per registi dell'horror italiano quali Umberto Lenzi (Mangiati vivi!, 1980), Lucio Fulci (Paura nella città dei morti viventi, 1980) e Giuliano Carnimeo (Quella villa in fondo al parco, 1988). Sul finire del decennio, con il definitivo tramonto del cinema di genere italiano, scema in Janet anche la passione per la recitazione;[1] l'ultima sua volta sul grande schermo è datata 1991, in un film italo-brasiliano di scarso successo intitolato Per sempre, diretto da Walter Hugo Khouri.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Lasciata definitivamente la carriera di attrice, nel 1992 si trasferisce a Miami, dove si reinventa architetto d'interni e designer di tessuti, fondando e portando avanti una sua azienda.[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Janet Agren e Alberto Sordi ne La più bella serata della mia vita (1972)
Janet Agren sul set di Racconti proibiti... di niente vestiti (1972)
Un nudo statuario di Janet Agren in Tecnica di un amore (1973)
Janet Agren e Michael Craig in Per amore (1976)
Janet Agren e Duilio Del Prete in Stato interessante (1977)
Janet Agren e Claude Brasseur in Aragosta a colazione (1979)
Janet Agren in Mangiati vivi! (1981)
Alvaro Vitali, Lino Banfi e Janet Agren ne L'onorevole con l'amante sotto il letto (1981)
Janet Agren e Renato Pozzetto in Questo e quello (1983)

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Programmi TV[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittoria Febbi in L'amaro caso della baronessa di Carini, Indagine su un delitto perfetto, Paura nella città dei morti viventi, La gatta da pelare, Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande, Questo e quello, Chi dice donna dice donna, Mangiati vivi!
  • Laura Gianoli in I due crociati, Quella villa in fondo al parco
  • Mirella Pace in Il giovane normale, Fiorina la vacca
  • Rossella Izzo in L'assassino ha riservato nove poltrone, Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista
  • Maria Pia Di Meo in Il commissario di ferro
  • Rita Savagnone in Il commissario Verrazzano
  • Lorenza Biella in L'onorevole con l'amante sotto il letto
  • Sonia Scotti in Sogni mostruosamente proibiti
  • Isabella Pasanisi in Mystère
  • Ludovica Modugno in Yado

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (SV) Joakim Björck, Borstahustjejen som blev filmstjärna i Italien, su hd.se, 12 agosto 2007.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN34652361 · ISNI (EN0000 0001 1470 543X · Europeana agent/base/77138 · LCCN (ENno2010170630 · GND (DE1062294920 · BNE (ESXX1067979 (data) · BNF (FRcb13983455w (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2010170630