Jan Oort

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Jan Hendrik Oort (Franeker, 28 aprile 1900Leida, 5 novembre 1992) è stato un astronomo olandese.

Jan Oort (1961)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Oort nacque a Franeker in Frisia e studiò a Groninga con Jacobus Cornelius Kapteyn. La sua tesi di dottorato era intitolata "Le stelle ad alta velocità". Nel 1927 provò che la Via Lattea ruotava, analizzando il movimento delle sue stelle. Nel 1935 divenne professore presso l'Osservatorio dell'Università di Leiden, il cui direttore era Ejnar Hertzsprung.

Oort era affascinato dalle onde radio provenienti dallo spazio. Dopo la seconda guerra mondiale fu uno dei pionieri della nuova branca dell'astronomia, la radioastronomia, utilizzando una vecchia antenna radar lasciata dai tedeschi.

Negli anni cinquanta fece fondare un nuovo radiotelescopio a Dwingeloo, nella parte orientale dei Paesi Bassi; il suo scopo era studiare il centro della Galassia. Dai suoi studi scoprì che il centro della Via Lattea è a circa 30 000 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Sagittario, e che la sua massa è di circa 100 miliardi di volte quella del Sole. Nel 1970 un telescopio più grande fu costruito vicino al vecchio. Era composto di dodici telescopi più piccoli che osservavano tramite interferometria radio, una tecnica che fu inventata dallo stesso Oort, ma sperimentata per la prima volta all'Università di Cambridge da Martin Ryle e a Sydney da Joseph Pawsey.

La sua ipotesi che le comete avessero un'origine comune, postulata nel 1950, si rivelò corretta negli anni successivi. Per questo motivo la nube di comete che avvolge il Sistema Solare porta il suo nome. Oort fu inoltre in grado di dimostrare che la luce proveniente dalla Nebulosa del Granchio era polarizzata.

È stato presidente dell'Unione Astronomica Internazionale dal 1958 al 1961.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Oggi portano il suo nome, oltre alla Nube di Oort, l'asteroide 1691 Oort e la costante di Oort per la struttura galattica.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) H.C. van de Hulst, Jan Hedrik Oort (1900 - 1992)., Quarterly Journal of the Royal Astronomical Society, vol. 35, n. 2, pag. 237-242, giugno 1994
  2. ^ (FR) Prix et Médailles décernés par la Société, L'Astronomie, vol. 69, 1955, pag. 272
  3. ^ (EN) Past Vetlesen Laureates
  4. ^ (EN) Jan Hendrik Oort

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvio Bergia, Giorgio Dragoni e Giovanni Gottardi,Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici,Bologna, Zanichelli;1999, ISBN 9788808088529.

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