Jaguar XJ (X350)

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Jaguar XJ (X350)
Una Jaguar XJ (X350) versione XJ8 Vanden Plas
Descrizione generale
CostruttoreBandiera del Regno Unito Jaguar
Tipo principaleBerlina
Produzionedal 2003 al 2007
Sostituisce laJaguar XJ (X308)
Sostituita daJaguar XJ (X358)
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezzada 5090 a 5215 mm
Larghezzada 1859 a 2108 mm
Altezzada 1448 a 1455 mm
Passoda 3033 a 3160 mm
Massa1790 kg
Altro
AssemblaggioBirmingham, Inghilterra
Auto similiAudi A8
BMW Serie 7
Mercedes Classe S (1998) e Mercedes Classe S (2005)
Volkswagen Phaeton

La XJ (X350) è un'autovettura di lusso prodotta dalla Jaguar dal 2003 al 2009.

Il modello subì due restylig: il primo, meno impattante, nel 2005, conosciuto come XJ (X356); il secondo, più profondo, nel 2007: la XJ (X358).

La X350, con i successivi restyling, è stata la settima generazione della serie Jaguar XJ, sostituendo la precedente XJ (X308).

Sebbene siano state prodotte circa 840 vetture nel 2002, le consegne della X350 iniziarono nel periodo marzo/aprile 2003. Mentre la linea esteriore e gli interni erano apparentemente tradizionali e richiamavano modelli precedenti, l'auto venne completamente riprogettata.

Il modello vide anche il ritorno della classica denominazione "XJ6", che richiamava il motore a sei cilindri, sebbene in configurazione a V e non in linea come le precedenti. Tutte le versioni erano equipaggiate solamente con il cambio automatico, che condivideva con molte altre Jaguar.

La X350[modifica | modifica wikitesto]

Specifiche[modifica | modifica wikitesto]

l'ingegneria[modifica | modifica wikitesto]

Il telaio e la carrozzeria della X350 erano costruiti in lega d'alluminio. Il telaio e la scocca possedevano una struttura generale che ricordava quella dei telai e delle scocche più convenzionali in acciaio, ma con due differenze: i componenti sottoscocca erano incollati assieme mediante un adesivo epossidico utilizzato in campo aerospaziale, mentre circa 3180 rivetti in acciaio al boro zincato erano impiegati per sostenere la scocca portante. Ciascuna monoscocca utilizzava 15 fusioni di alluminio, 35 estrusioni e 284 stampaggi[1]. Ciò portava ad un alleggerimento della struttura del 40% ed un aumento della rigidità del 50% rispetto alla precedente XJ (X308). Infatti, il peso di una vettura a passo corto (5090mm), equipaggiata con il 3.0 V6, era di soli 1539kg. Ne conseguivano migliori prestazioni, una superiore agilità ed un'ottima economizzazione dei consumi.

I bordi del cofano e del bagagliaio sono stati rifiniti con uno speciale adesivo "anti-flutter", per ridurre il potenziale rumore del vento[1].

Gli interni di una Jaguar X350

La nuova struttura ed il bisogno di incrementare la maneggevolezza imposero alcuni cambiamenti meccanici. La sesta generazione prevedeva delle sospensioni a doppi bracci oscillanti, che furono sostituite, sulla X350, dalle più sofisticate sospensioni multi-link. Sia quelle anteriori che le posteriori erano pneumatiche, a smorzamento autoadattativo, ed autolivellanti. Esse erano controllate da una centralina apposita, posta dietro lo schienale posteriore, che, a sua volta, riceveva informazioni da 3 sensori d'altezza (2 posteriori ed 1 anteriore). Questo sistema, conosciuto come "Computer Active Technology Suspension" (CATS), regolava nell'arco di millisecondi le impostazioni degli ammortizzatori, con conseguenze sulla manovrabilità e dinamica di guida della vettura. Proprio a causa di ciò, Jaguar non ha mai offerto la selezione dell'altezza di marcia regolabile dal guidatore come, invece, facevano i concorrenti. Il controllo dinamico di stabilità ed il controllo di trazione erano offerti di serie, ed il differenziale era di tipo "aperto".

Design[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto X350 ebbe inizio nel 1996. Sotto la direzione di Geoff Lawson, all'epoca Direttore del Design Jaguar, fu nominato Fergus Pollock come direttore generale del progetto, e Tom Owen e Sandy Boyes come curatori della linea esterna[1].

Nel 1999, a progetto quasi ultimato, Geoff Lawson morì in seguito ad un ictus improvviso, e a lui succedette Iam Callum, direttore del design Jaguar fino al 2019.

Le peculiarità che differenziavano la X350 dalle serie precedenti della XJ includevano dei fanali anteriori esterni più larghi rispetto quelli interni, e delle ruote che erano localizzate più vicine agli angoli della vettura, con conseguente aumento del passo, che era paragonabile a quello della prima serie della XJ. All'inizio del 2004, non furono più cromati i montanti dei finestrini delle portiere, nascondendo, di fatto, il montante centrale. Il disegno della portiera posteriore e del lunotto ricordavano le berline Jaguar degli anni cinquanta e anni sessanta.

Rispetto alla XJ (X308) presentava una linea più tozza, alta e spigolosa (quest'ultima caratteristica perché non era possibile modellare la lega d'alluminio secondo le esatte linee del design), generalmente meno apprezzata rispetto alla precedente. Ciò era causato della ricerca di maggiore spazio per gambe e spalle, con anche un'altezza complessiva maggiore (soprattutto nella parte posteriore) per aumentare lo spazio per la testa e, di conseguenza, l'abitabilità interna. Inoltre, sempre se paragonata con la precedente, la coda risultava nettamente più alta in proporzione al resto della vettura, per aumentare la capacità del bagagliaio, ora di 470 litri. Infatti, in fase di sviluppo, non è stato possibile allargarlo poiché la carreggiata era già determinata, e non è stato possibile estenderlo all'indietro a causa della lunghezza complessiva[1].

Le linee di chiusura del bagagliaio e del cofano sono state progettate con uno spessore uniforme di 3,5 mm, mentre quelle delle porte di 3,8 mm, senza discontinuità visibili.

Il CX era di 0,32[2].

Dotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Era possibile configurare la vettura in maniera molto vasta. Le modanature (piastre in alluminio con impiallacciati posti sopra di esse e ricoperte da una grande quantità di vernice trasparente) potevano presentare diversi tipi di legno, tra cui la radica di noce sulle configurazioni più improntate al lusso, bosso peruviano sugli allestimenti superiori, acero “bird eye” con finitura olografica su quelle più sportive, mentre l'acero classico era previsto di base.

Altrettante opzioni erano previste per la selleria. Innumerevoli erano i colori, gli abbinamenti con i color trim disponibili, i tipi di pellame e le lavorazioni che potevano presentare.

Erano offerti di serie, tra le altre cose, l'autoradio della Alpine, il climatizzatore bi-zona (il quadrizona era disponibile solo sui veicoli a passo lungo), specchi retrovisori elettrocromici auto-oscuranti con bussola, volante, pedali e sedili anteriori e posteriori regolabili con tre memorie, sedili riscaldabili con tre regolazioni d'intensità, sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Gli optional erano molti. Tra i principali, un'interfaccia touch screen per il controllo dei parametri della vettura, il navigatore satellitare, un telefono Bluetooth, un impianto multimediale posteriore con Bluray e DVD, fari allo xeno, cruise control e volante riscaldato, sistema audio Alpine Premium da 320 watt, con 12 altoparlanti, tavolini da picnic rifiniti in radica (abbinata a quella delle modanature) e tappetini in lana d'agnello. Era anche offerto il sistema "Jaguar Voice" per la segnalazione di vari messaggi tramite una voce sintetizzata da un computer.

Va precisato che alcune dotazioni di serie previste per gli allestimenti superiori, erano invece opzionali per le restanti.

Motori, versioni e trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

Versioni Sigla motore Tipo Potenza e coppia @giri al minuto Cilindrata, Alesaggio X Corsa
XJ TDVi DT17 2,7 L, V6, Diesel, biturbo 204 CV @4000, 435 N•m @1900 2.720 cm³ biturbo V6, 81mm x 88mm
XJ6 AJ30 3,0 L, V6, benzina, AJ-V6 238 CV @6800, 293 N•m @4100 2.967 cm³, 89mm x 79,5mm
XJ8 AJ33/34 3,6 L, V8, benzina, AJ-V8 258 CV @6250, 345 N•m @4200 3.555 cm³, 86.0 x 76.5 mm
XJ8 AJ33/34 4,2 L, V8, benzina, AJ-V8 298 CV @6000, 411 N•m @4100 4.196 cm³, 86mm x 90,3mm
XJR - Super V8 AJ33/34 S 4,2 L, V8, compressore volumetrico, benzina, AJ-V8 396 CV @6100, 541 N•m @3500 4196 cm³ sovralimentato, 86mm x 90,3mm
Il vano motore di una Jaguar X350, con il 2.7 Diesel biturbo.

La configurazione V8 a 4 valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa fu confermata anche per la X350; ma, per l'uscita di quest'ultima, venne adoperata la nuova versione da 4.2 litri, con potenze superiori e miglioramenti generali in tutta la gamma rispetto ai precedenti 4.0 litri. Questi ultimi, uno aspirato ed uno sovralimentato tramite compressore volumetrico, vantavano una potenza, rispettivamente, di 290 CV e 370 CV. I sostituti, già introdotti da pochissimo sulle S-Type, erogavano rispettivamente 298 CV e 395 CV.

Un nuovo motore V8 da 3,6 litri (anche se denominato come 3.5), fu introdotto per il mercato europeo; erogava 258 CV, ed era volto a sostituire il precedente V8 da 3,2 L e 240 CV. Interessante notare come il 3.5 fosse derivato direttamente dal 4.2 (quindi dal 4.0), e non dal 3.2 come si era soliti pensare, con una diminuzione della corsa del pistone che lo rendeva l'unico 8 cilindri superquadro della gamma.

Venne anche introdotto il primo V6 della serie XJ, denominato AJ-V6 (AJ30 nella versione da 3 litri prevista per la X350), già installato sulla X-Type e sulla S-Type. Esso altro non era che il V6 Duratec Ford, un motore inizialmente sviluppato da Porsche ed in seguito acquistato dalla Ford Motor Company con Cosworth che ne rielaborò ulteriormente il progetto. La versione Jaguar presentava diversi aggiornamenti, tra cui la fasatura variabile delle valvole, teste riprogettate da Jaguar stessa e bielle in polvere di metallo forgiata.

I V8 sovralimentati erano distinguibili dalle versioni aspirate per la scritta "Supercharged" posta sui due intercooler aria-acqua nella parte superiore del motore, e dal caratteristico suono che emettevano in fase di accelerazione. Quella stessa sigla fu tramandata dalla XJR-6 X300, fino alla sostituta ed ultima XJ, la X351.

Tutte le versioni avevano il motore montato anteriormente e la trazione posteriore.

La XJ TDVi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 la Jaguar introdusse la versione XJ TDVi, che era mossa da un motore Diesel. Il propulsore era il V6 sovralimentato da 2,7 L di cilindrata della serie DT di PSA, presente anche su modelli di altre case automobilistiche europee. Sovralimentato tramite due turbo a geometria variabile, ognuno dotato di un intercooler, erogava 204 CV di potenza e 435 N•m di coppia. Possedeva inoltre dei supporti del motore attivi, cioè a controllo elettronico dello smorzamento, in maniera tale da attutire le vibrazioni.

La vettura passava da 0 a 100 km/h in 8.1 secondi per una velocità massima di 225 km/h, con un consumo misto dichiarato di 8.1 litri/100km.

Purtroppo l'affidabilità di questo motore si è rivelata carente negli anni, specie per i dispositivi anti-inquinamento di cui era dotato, che hanno portato alla rottura di migliaia di veicoli, anche al di fuori di Jaguar. E' consigliabile eseguire la manutenzione periodica su questi propulsori non oltre i 10.000 km.

La XJ6[modifica | modifica wikitesto]

Equipaggiata con il già citato AJ-V6 nella versione di tre litri, era la versione più economica dopo la XJ TDVi. Le prestazioni dichiarate erano, come per la TDVi, di 8.1 secondi nello 0-100, ma con una velocità massima di 233 km/h. I consumi erano di 10,5 litri/100km nel ciclo misto.

La XJ8[modifica | modifica wikitesto]

Disponibile, come suggerisce il nome, solo nelle motorizzazioni ad 8 cilindri aspirate, la XJ8 si poneva a metà gamma, con motori di 3.5 (solo per l'Europa) e 4.2 litri. Era possibile l'opzione LWB (passo lungo) denominata XJ8 L, che aumentava lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori, e portava la lunghezza della vettura fino a 5.215 mm (205,3 pollici), rendendola la vettura più lunga mai prodotta da Jaguar. Anche l'altezza aumentava, passando dai 1.448 mm della SWB (passo corto) a 1.455 mm. Il tutto con un peso aggiuntivo di soli 30kg.

Lo 0-100 della versione 3.5 litri era di 7.6 secondi per una velocità massima di 240 km/h ed un consumo misto di 10.7 l/100 km.

La versione 4.2 compieva lo 0-100 in 6.6 secondi ed era limitata elettronicamente a 155 mph (249 km/h)

A differenza del sovralimentato, che dovrà aspettare fino al primo restyling "X356", i V8 aspirati erano dotati di VVT (fasatura variabile delle valvole).

La XJR[modifica | modifica wikitesto]

La versione sportiva della gamma, denominata con l'esclusiva sigla "R Performance", all'uscita era la vettura prodotta in serie più veloce di cui Jaguar disponesse. Era equipaggiata dal V8 4.2 litri sovralimentato tramite compressore volumetrico Eaton M112 (presente su alcune vetture americane), che sviluppava 396 cavalli a 6100 giri al minuto, e 541 Newton per metro a 3500 giri. A differenza dell'aspirato, era dotato di bielle e pistoni in alluminio forgiato, ugelli che spruzzavano olio per migliorare il raffreddamento, e un sistema di raffreddamento formato da 6 radiatori. Si distingueva dalle versioni sottostanti per una calandra a nido d'ape, cerchi da 19'' (o 20'' scomponibili, opzionali), pinze Brembo monoblocco a 4 pistoni verniciate in argento e posizionate su tutte e quattro le ruote, badge "R performance" posizionati sotto le frecce laterali, e il badge "XJ R" posizionato alla sinistra dell'alloggiamento della targa posteriore, come tutti i badge che distinguevano le varie versioni. Altre caratteristiche minori si riscontravano negli interni. Le sospensioni pneumatiche erano soggette ad una diversa taratura rispetto a quelle delle versioni aspirate, per prediligere la guida sportiva, e disponeva di barre antirollio maggiorate.

La XJR impiegava 5.3 secondi per passare dallo 0-100, 11,5 secondi per arrivare a 160 km/h, ed aveva una velocità massima limitata elettronicamente di 249 km/h. Il consumo misto si attestava a 12.3 l/100.

La Super V8[modifica | modifica wikitesto]

All'apice di tutte le versioni vi era la Super V8. Si distingueva per il badge posteriore "Super V8" cerchi da 18'' in "lega prestige" o quelli da 19'' a 5 razze, la calandra e gli specchietti cromati. Inizialmente prodotta a passo corto, questa divenne un'opzione quando, nel 2004, venne deciso di produrla a passo lungo. Essa condivideva tutta la meccanica con la XJR, ma presentava comunque differenze notevoli. In primis, era la versione più improntata al lusso. Ciò comportava dotazioni di serie che, sulla XJR e sulle altre versioni erano opzionali o addirittura non disponibili. Proprio alla luce di ciò, aveva un settaggio delle sospensioni pneumatiche dedicato, che la rendeva più rigida delle vetture aspirate ma più morbida della XJR; da quest'ultima ereditava le pinze freno, ma non le barre antirollio maggiorate, mantenendo quelle standard. Le prestazioni erano uguali o comunque molto vicine alla versione sportiva, così come i consumi. Gli interni erano caratterizzati da sedili con "piping" (linee a rilievo presenti sulle cuciture), dello stesso colore del color trim, ovvero il colore delle superfici in similpelle come quella del cruscotto e della parte superiore nei pannelli porta. A richiesta si potavano trovare i tavolini da picnic, i tappetini in lana d'agnello, il climatizzatore quadrizona, il bracciolo centrale fisso (che riduceva i posti da 5 a 4), il volante interamente in radica, tettuccio panoramico, la griglia a nido d'ape come quella della XJR ed altri dettagli minori.

Dalla Super V8 derivano le ancor più esclusive versioni "Daimler Super Eight" e "Super V8 Portfolio", entrambe dotate della stessa meccanica. La prima era un'edizione ancora più lussuosa e limitata della Super V8, con marchio Daimler che, come di consuetudine, presentava caratteristiche uniche, tra cui modanature in legno di noce con strisce di bosso intarsiato[1], calandra e basamento del bagagliaio scanalati.

La seconda era un'edizione speciale; la sigla "Portfolio" indica esattamente le vetture prodotte in serie limitata da Jaguar. Fu presentata al salone dell'automobile di New York del marzo del 2005. Si differenziava per due prese d'aria laterali cromate poste dietro le ruote anteriori, cerchi da 20'' dedicati, terminali di scarico maggiorati, interni in pelle "all black" e modanature in radica di noce più scura di quella tradizionale utilizzata sulle X350. Era disponibile in soli due colori: Black Cherry e Winter Gold.

Le concorrenti della Super V8 erano la Maserati Quattroporte V e la Mercedes Classe S 550.

Il retro di una Jaguar X350

Trasmissioni[modifica | modifica wikitesto]

Abbinato ad ogni motorizzazione disponibile sulla X350, vi era un cambio automatico a 6 rapporti con convertitore di coppia. Nella fattispecie, si trattava dello ZF 6HP26, prodotto tra il 2000 e il 2014.

L'unica differenza che vi era tra le versioni V6 e quelle V8 era la forma della campana; infatti nelle versioni 8 cilindri era più stretta, per permettere la presenza dei catalizzatori.

Nonostante ZF abbia dichiarato che la coppia massima sopportabile dalla trasmissione fosse di 600 Newton per metro, esso fu utilizzato anche per il 4.2 sovralimentato che ne vantava 541 sulla carta, valore spesso superato dagli stessi propulsori nei test al banco. Ciò nonostante, non è risaputo di danni alle trasmissioni causate da un elevato sforzo meccanico

Le dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

La X350 era disponibile con due telai a passi differenti.

Quello corto avevaun passo di 3.033 mm, una lunghezza 5.090 mm ed un'altezza di 1.448 mm

Quello lungo (XJ8 L, Super V8) possedevaun passo di 3.160 mm, una lunghezza 5.215 mm ed un'altezza di 1.455 mm.

La larghezza invece variava in base agli anni di produzione; dal 2004 al 2005 fu di 1.859 mm, mentre dal 2006 al 2009 di 2.108 mm.

La X356[modifica | modifica wikitesto]

Introdotta nel 2005, apportava modifiche principalmente di carattere tecnico. Era riconoscibile per la mancanza delle strisce paracolpi sulle portiere, frecce laterali ovali diverse dalle precedenti, e cornici di finestrini, lunotto e parabrezza non più cromate ma nero lucido che facevano pendant con i montanti delle portiere.

L'aggiornamento più importante riguarda l'adozione della fasatura variabile delle valvole, per la prima volta, anche sui motori sovralimentati, portando la potenza massima da 396 a 406 cavalli (DIN). Inoltre l'elettronica è stata rivista completamente, con diversi sensori e componenti elettroniche (tra cui EGR e corpo farfallato).

La X356, anche nelle versioni sovralimentate, perdeva i precedenti Brembo a 4 pistoni, sostituendoli con pinze ATE a due pistoni e dischi da 355mm sull'asse anteriore invece dei precedenti da 365mm.

La X358[modifica | modifica wikitesto]

Jaguar XJ (X358)
Una Jaguar XJ (X358) del 2007
Descrizione generale
CostruttoreBandiera del Regno Unito Jaguar
Tipo principaleBerlina
Produzionedal 2007 al 2009
Sostituisce laJaguar XJ (X350)
Sostituita daJaguar XJ (X351)
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezzada 5090 a 5215 mm
Larghezza1943 mm
Altezzada 1448 a 1455 mm
Passoda 3033 a 3160 mm
Massa1790 kg
Altro
AssemblaggioBirmingham, Inghilterra
Auto similiAudi A8
BMW Serie 7 (2002) e BMW Serie 7 (2008)
Mercedes Classe S
Volkswagen Phaeton

La Jaguar XJ (X358) è stata la versione rivista della X350. Fu mostrata al pubblico la prima volta nel febbraio del 2006 ed entrò in produzione nell'anno successivo.

Sin dal suo lancio nel 2003, la XJ (X350) raccolse parecchie critiche dai giornalisti specializzati. Essi asserivano che la vettura aveva una linea “vecchia” e molto poco moderna rispetto a quella della vettura antenata. Molti giornalisti citavano anche il fatto che molto dell'antica gamma voluta da William Lyons era stato perso nel passaggio dalla Serie 1 alla Serie 2, sebbene sottopelle si nascondeva una meccanica molto avanzata che la poneva vicina al top nella sua categoria.

A seguito di queste critiche e con l'intento di incrementare le vendite, la Jaguar lanciò la nuova serie della XJ. Per la nuova vettura fu rivista la calandra, anche se vennero conservate alcune caratteristiche della serie precedente, e non fu quindi seguito il contemporaneo linguaggio stilistico della XF. La calandra ora era più sporgente nei confronti dei paraurti e ciò portò ad un frontale più aggressivo. Il logo della Jaguar sulla vettura fu cambiato; dall'ornamento in tre dimensioni posizionato sul cofano si passò al volto del giaguaro, simbolo della Casa automobilistica, all'interno della calandra come sulla XK e sulla XF. I fanali anteriori subirono dei leggeri cambiamenti, mentre gli specchietti retrovisori incorporavano ora gli indicatori di direzione laterali. I parafanghi anteriori furono ridisegnati per ospitare delle prese d'aria laterali, che una volta erano prerogativa solo della Super V8 Portfolio e della XJR. Esse ricordavano quelle previste da Ian Callum per la seconda serie della XK. Inoltre furono oggetto di un restyling le bandelle sottoporta, i paraurti posteriori e le luci della coda. Gli interni furono leggermente rivisti; vennero rimodellati i sedili anteriori per consentire un contenimento più marcato agli occupanti e fu aumentato lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori.

Questi cambiamenti non vennero apportati unicamente allo scopo di contrastare i bassi livelli di vendita, ma anche per mantenere attuale il modello corrente fino all'arrivo della nuova XJ, ossia la X351.

La X358 partecipò alla trasmissione televisiva di BBC TwoTop Gear, dove fu guidata da Basilea alla Blackpool Tower, dell'omonima cittadina, con un solo pieno di carburante. Dopo aver guidato per circa 800 miglia, il pilota constatò che era presente sufficiente carburante per guidare ancora 120 miglia.

Una Jaguar X358

La X350 era disponibile con due telai a passi differenti. Quello corto aveva un passo di 3.033 mm, una lunghezza 5.090 mm ed un'altezza di 1.448 mm, mentre quello lungo possedeva un passo di 3.160 mm, una lunghezza 5.215 mm ed un'altezza di 1.455 mm. La larghezza rimaneva immutata per entrambe le versioni (1.943 mm).

Tutte le versioni avevano il motore montato anteriormente e la trazione posteriore.

I propulsori offerti erano i medesimi della X350, vale a dire il V6 da 3 L di cilindrata, ed i V8 AJ-V8 da 3,5 L e 4,2 L (disponibile in versione aspirata o sovralimentata), oltre al V6 Diesel 2,7 L.

Specifiche[modifica | modifica wikitesto]

Modelli[modifica | modifica wikitesto]

Modelli Executive Sovereign XJR Super V8
Motori 2,7 L Diesel, 3,0 L , 4,2 L 2,7 L Diesel, 3,0 L , 4,2 L 4,2 L sovralimentato 4,2 L sovralimentato
Passo corto, lungo (optional) corto, lungo (optional) corto corto (optional), lungo
Ruote (di serie) In lega Carelia 8.5Jx19 In lega Polaris 8.5Jx19 In lega Carelia 8.5Jx20 In lega Carelia 9Jx20

La commercializzazione nel Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre del 2007 i modelli della XJ disponibili nel Regno Unito furono:

  • XJ 2,7 L Diesel Executive
  • XJ 2,7 L Diesel Sport Premium
  • 3,0 L Executive
  • 2,7 L, 3.0 L, e 4,2 L Sovereign
  • 4,2 L XJR sovralimentata
  • Daimler Super Eight

Le versioni da 2,7 L Diesel e 3 L benzina erano conosciuti come XJ6, dato che i loro propulsori erano a sei cilindri, mentre le versioni da 4,2 L erano note analogamente come XJ8. Le vetture con il motore V8 da 3,5 L non erano commercializzate nel Regno Unito.

La commercializzazione in Germania[modifica | modifica wikitesto]

Nel maggio del 2007 erano disponibili in Germania queste versioni:

  • XJ6 2,7 L Diesel Classic
  • XJ6 2,7 L Diesel Executive
  • XJ6 3,0 L Executive
  • XJ8 3,5 L Executive
  • XJ8 4,2 L Executive
  • XJ6 2,7 L Diesel Sovereign
  • XJ8 3,5 L Sovereign
  • XJ8 4,2 L Sovereign
  • XJR
  • Daimler Super Eight

La commercializzazione negli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

Al maggio 2007 erano disponibili negli Stati Uniti le seguenti versioni:

  • XJ8 4.2L
  • XJ8L 4.2L
  • XJ Vanden Plas (questo modello era l'equivalente delle versioni Sovereign in Europa)
  • XJR
  • XJ Super V8

La XJ6 e la XJ 2,7 Diesel non erano disponibili negli Stati Uniti. La lettera “L” nella sigla XJ8L indicava il passo lungo.

La XJ nei media[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Jaguar Daimler Heritage Trust, su www.jaguarheritage.com. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  2. ^ Jaguar - the Jag-lovers X350 Launch Page, su www.jag-lovers.org. URL consultato l'8 dicembre 2023.
  3. ^ 2007 Jaguar XJ Sport Premium 2.7 TDVi [X358], su imcdb.org. URL consultato il 17 marzo 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (IT) Marco Di Pietro e Marco Visani, XJ (X350 - X358), in Guida al Collezionismo: Jaguar Ruoteclassiche, n. 138, 2022, pp. 96–101.
  • (DE) Heiner Stertkamp, Jaguar: Die komplette Chronik von 1922 bis heute, Heel-Verlag, 2006, ISBN 3-89880-337-6.
  • (EN) Nigel Thorley, Jaguar: All the Cars, Haynes Publishing, 2003, ISBN 1-84425-001-6.
  • (EN) Nigel Thorley, Jaguar XJ6, XJ8 & XJR All 2003 to 2009 (X-350) models including Daimler, Veloce Publishing, 2012, ISBN 9781845844349.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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