Ivan Ergić

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ivan Ergić
Иван Ергић
Nazionalità Bandiera della Serbia Serbia
Altezza 186 cm
Peso 83 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 2011
Carriera
Giovanili
Australian Institute of Sport
Squadre di club1
1999-2000Perth Glory32 (10)
2000-2001Juventus0 (0)
2000-2001Basilea22 (1)
2001-2009Basilea180 (30)
2009-2011Bursaspor58 (9)
Nazionale
2006Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro3 (0)
2006-2008Bandiera della Serbia Serbia8 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 20 ottobre 2010

Ivan Ergić (in serbo Иван Ергић?; Sebenico, 21 gennaio 1981) è un ex calciatore serbo, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la carriera di professionista nel 1999 in Australia, con la maglia del Perth Glory, giocando da mezzapunta e mettendo a segno 10 gol in 32 incontri. Nel 2000 venne ingaggiato dalla Juventus, dove però non giocò mai, tanto da passare, ancora prima dell'inizio del campionato (dopo 2 settimane per l'esattezza), al Basilea,[1] con cui ha conquistato quattro campionati svizzeri (2002, 2004, 2005 e 2008) ed altrettante coppe nazionali (2002, 2003, 2007, 2008).

Nel giugno 2004 iniziò a soffrire di un malessere che gli impediva di giocare: gli venne diagnosticata una profonda depressione. Venne quindi ricoverato nella clinica universitaria di Basilea, e vi rimase fino ad ottobre. Il Basilea però non lo licenziò, ma lo considerò sempre parte della rosa e, al suo rientro nel 2006, gli venne affidata la fascia di capitano. Egli stesso, nel 2006, rifiutò di continuare a indossarla[2].

Nel 2009, dopo l'arrivo sulla panchina della squadra svizzera di Thorsten Fink, si trasferì al Bursaspor, con cui riuscì a vincere il campionato turco, il primo nella storia del club.[1] Rimase a Bursa anche nel 2010-2011, disputando anche la Champions League (la squadra fu eliminata dopo la prima fase a gironi). Al termine della stagione, scelse di ritirarsi[2].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il debutto, avvenuto in amichevole nel 2006 contro l'Uruguay, con la Nazionale serba, partecipò ai Mondiali del 2006.[1] Fu lui stesso a chiedere di non essere più convocato in Nazionale poco tempo dopo, gradendo poco l'ambiente ultranazionalista molto vicino alla selezione.[1][2]

Fuori dal campo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stato di depressione di cui si ammalò portò Ergić alla ribalta delle cronache. Il 7 aprile 2005 si presentò infatti davanti alle telecamere del seguitissimo programma svizzero condotto dal giornalista Kurt Aeschbacher, rilasciando un'intervista che spaziava su più argomenti. Descrisse di come ormai fosse necessario rompere il tabù della depressione nel mondo del calcio, considerata sempre una sorta di macchia nell'idea del calciatore-macho. Ergić criticò poi il sistema capitalistico, citando Karl Marx in riferimento a come il capitalismo «avrebbe portato all'alienazione assoluta». Si espresse duramente anche sul tema della concorrenza tra calciatori di alto livello, anch'essa viziata dal sistema capitalistico, e di come tale pressione lo aveva condotto alla depressione. Ergić divenne pertanto uno dei più noti personaggi del calcio recente di alto livello, ad essersi esposto politicamente.[1][2]

Il suo stile di vita è sempre stato lontano da quello stereotipato dei calciatori. Dal 2008 ha un suo personale spazio sulla rivista Politika, tra i più importanti quotidiani dell'area balcanica, facendo riferimento ad autori come Marx, Engels, Hegel, Sartre, Camus con l'obiettivo di criticare le basi filosofiche del calcio moderno, vittima della esasperata competizione e del sistema capitalistico.[2]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Serbia e Montenegro[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Serbia e Montenegro
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-5-2006 Belgrado Serbia e Montenegro Bandiera della Serbia e Montenegro 1 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
16-6-2006 Gelsenkirchen Argentina Bandiera dell'Argentina 6 – 0 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Mondiali 2006 - 1º Turno - Ingresso al 46’ 46’
21-6-2006 Monaco di Baviera Costa d'Avorio Bandiera della Costa d'Avorio 3 – 2 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Mondiali 2006 - 1º Turno -
Totale Presenze 3 Reti 0

Serbia[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Serbia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
2-9-2006 Belgrado Serbia Bandiera della Serbia 1 – 0 Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian Qual. Euro 2008 - Ingresso al 74’ 74’
6-9-2006 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 1 – 1 Bandiera della Serbia Serbia Qual. Euro 2008 - Ingresso al 67’ 67’
7-10-2006 Belgrado Serbia Bandiera della Serbia 1 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Euro 2008 - Ingresso al 71’ 71’
11-10-2006 Belgrado Serbia Bandiera della Serbia 3 – 0 Bandiera dell'Armenia Armenia Qual. Euro 2008 - Ingresso al 72’ 72’
15-11-2006 Belgrado Serbia Bandiera della Serbia 1 – 1 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole -
24-3-2007 Almaty Kazakistan Bandiera del Kazakistan 2 – 1 Bandiera della Serbia Serbia Qual. Euro 2008 - Uscita al 70’ 70’
10-9-2008 Saint-Denis Francia Bandiera della Francia 2 – 1 Bandiera della Serbia Serbia Qual. Mondiali 2010 - Uscita al 56’ 56’
19-11-2008 Belgrado Serbia Bandiera della Serbia 6 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole - Ingresso al 60’ 60’
Totale Presenze 8 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Basilea: 2001-2002, 2003-2004, 2004-2005, 2007-2008
Basilea: 2001-2002, 2002-2003, 2006-2007, 2007-2008
Bursaspor: 2009-2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Ivan Ergic l'eretico, su L'Ultimo Uomo, 21 maggio 2015. URL consultato il 19 agosto 2019.
  2. ^ a b c d e Quique Peinado, Calciatori di sinistra, Isbn Edizioni, 2014, pp. 170-174, ISBN 978-88-7638-453-0.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2214166959204847160003 · GND (DE1273673859