Istituto nazionale per la fisica della materia

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L'Istituto nazionale per la fisica della materia (INFM) promuoveva, coordinava e realizzava attività di ricerca di base ed applicata attraverso una rete di 38 unità di ricerca, 4 gruppi coordinati ed un laboratorio nazionale in cui operavano circa 2800 tra docenti, ricercatori e tecnici. L'Istituto ha cessato di esistere come ente autonomo perché confluito nel Consiglio Nazionale delle Ricerche a partire dal 1º luglio 2005, ai sensi del decreto legislativo n. 127 del 2003 sul riordino del CNR. Uno degli aspetti principali dell'Istituto era la solida collaborazione instaurata tra laboratori di ricerca (tra cui il TASC[1] e il MDM[2]), strutture estere (tra cui ESRF e Institut Laue-Langevin (ILL) di Grenoble, Laboratoire Léon Brillouin di Parigi e numerose università italiane. La sede centrale dell'Istituto si trovava a Genova. Si è distinto a livello mondiale per quantità e qualità delle pubblicazioni scientifiche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tecnologie avanzate e nanoSCienza Archiviato il 12 dicembre 2006 in Internet Archive.
  2. ^ Materials and Devices for Microelectronics Laboratory, su mdm.infm.it. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2007).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito dell'INFM, su infm.it. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2006).
  • La rete di ricerca, su infm.it. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2006).
  • Attività di ricerca, su infm.it. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2006).
  • I progetti, su infm.it. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2006).
Controllo di autoritàVIAF (EN128887942 · ISNI (EN0000 0004 1758 7290 · LCCN (ENno2002005086 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002005086
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