Isola fantasma

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La mappa di Zeno del 1558 mostra la Frislanda - un'isola fantasma nel Nord Atlantico.

Un'isola fantasma è una presunta isola riportata sulle mappe per un certo periodo di tempo (talvolta anche per secoli) durante la storia documentata, ma che è stata rimossa dalle mappe successive dopo che ne sia stata dimostrata l'inesistenza.

Possibili origini[modifica | modifica wikitesto]

In genere le isole fantasma compaiono per la prima volta nelle relazioni dei primi navigatori che esploravano nuove terre. Alcune di esse potrebbero essere state terre puramente leggendarie, come l'isola dei Demoni. Altre erano il frutto della localizzazione imperfetta di isole reali o di altri errori geografici. Ad esempio, l'isola di Pepys era in realtà frutto dell'identificazione errata delle isole Falkland. La penisola di Bassa California appare su alcune prime mappe come un'isola, ma successivamente si scoprì che era attaccata alla massa continentale del Nordamerica. Allo stesso modo, la penisola di Banks dell'Isola del Sud della Nuova Zelanda venne originariamente chiamata «isola di Banks» dal capitano James Cook. Thule fu forse effettivamente scoperta nel IV secolo a.C. dall'esploratore greco Pitea, ma andò perduta, e successivamente fu identificata da antichi esploratori e geografi, a seconda dei casi, come le isole Shetland, l'Islanda, la Scandinavia, o addirittura ritenuta frutto di pura invenzione.

Altre isole fantasma erano probabilmente il frutto di errori di navigazione, frangimenti occasionali, errate identificazioni di iceberg, banchi di nebbia, zattere di pomice provenienti da vulcani sottomarini[1] o illusioni ottiche. Osservata nel 1823 nel mare di Weddell ma mai più avvistata, la Nuova Groenlandia del Sud potrebbe essere stata la conseguenza di un miraggio superiore. In altri casi ancora si tratta probabilmente di invenzioni deliberate[2][3].

Alcuni "errori" potrebbero essere stati intenzionali. Ad esempio, l'isola di Phélypeaux nel Lago Superiore, un'apparente duplicazione dell'Isle Royale[4] apparsa per molti anni sulle mappe degli esploratori e servita come punto di riferimento per il confine originario tra gli Stati Uniti e il territorio che sarebbe diventato il Canada, venne intitolata a Louis Phélypeaux, un ministro del governo influente nello stanziare fondi per ulteriori viaggi di esplorazione.

Mentre molte isole fantasma sembrano non essere mai esistite, alcune (come, forse, l'isola Thompson o Bermeja) potrebbero essere state effettivamente distrutte da esplosioni vulcaniche, terremoti o frane sottomarine, o banchi di sabbia appena affioranti che non si trovano più al di sopra dell'acqua. Il Pactolus Bank, visitato da Sir Francis Drake, potrebbe rientrare in questa categoria.

Elenco di isole fantasma[modifica | modifica wikitesto]

Nome «Scoperta» Note
Antilia 714 / XV secolo Come la più popolare Atlantide, è un'isola fantastica nell'Atlantico che trae origine da una leggenda iberica.
Atlantide Antica leggenda greca descritta da Platone, successivamente ipotizzata come reale e raffigurata su una mappa del 1664 da Athanasius Kircher.
Isole Aurora 1762 Scoperte dalla nave mercantile spagnola Aurora, attualmente ritenute essere solamente le Shag Rocks.
Bacalao 1472 Gaspar Frutuoso annotò la sua scoperta da parte di João Vaz Corte-Real nel 1472 in Saudades da Terra.
Bermeja 1539 Scoperta agli inizi del XVI secolo dagli spagnoli, ma misteriosamente scomparsa in una data imprecisata del XVII secolo. Sebbene nessuna delle teorie prevalenti affermi questo, è possibile che l'isola sia stata sommersa a causa di movimenti tettonici, come testimonierebbe l'esistenza di una montagna sottomarina a 22°38.76′N 90°51.3′W / 22.646°N 90.855°W22.646; -90.855.
Brasil (o Hy-Brasil) 1325 Si diceva si trovasse nell'oceano Atlantico a ovest dell'Irlanda. I miti irlandesi la descrivevano come ammantata di nebbia, tranne per un giorno ogni sette anni, quando diventava visibile; tuttavia, anche allora non era possibile raggiungerla.
Isola di San Brandano 512 Il monaco San Brandano sostenne di averla visitata nel 512 assieme a 14 suoi seguaci, ma continuò a comparire sulle carte fino al 1772.
Isola di Buss 1578 Situata nei pressi della Groenlandia, fu scoperta da Martin Frobisher, il quale probabilmente commise un errore di riconoscimento e giunto vicino alla Groenlandia scambiò un effetto ottico per una nuova isola.
Isola di California 1510 Un'isola nata in base all'errata concezione che la penisola di Bassa California fosse un'isola, a causa del presupposto che il golfo di California fosse uno stretto che separava la California dal resto delle Americhe.
Terra di Crocker 1906 Una truffa inventata dal famoso esploratore artico Robert E. Peary per ottenere maggiori aiuti finanziari da George Crocker, uno dei banchieri che ne finanziavano le spedizioni.
Isola dei Demoni 1508 Probabilmente una versione trasferita in luoghi diversi dell'isola di Satanazes (vedi sotto).
Isola di Dougherty 1841 Situata vicino all'Antartide, è probabile che il suo scopritore, il capitano Dougherty, e gli esploratori posteriori che ne confermarono l'esistenza, abbiano visto banchi di nebbia e iceberg situati nel posto e nel momento giusto.
Isola Emerald 1821 Frutto probabilmente di errori dovuti a banchi di nebbia e iceberg (vedi sopra isola di Dougherty); la piana abissale sottostante, tuttavia, è stata battezzata piana di Emerald in onore di quest'isola inesistente.
Scoglio Ernest-Legouvé 1902 Una scogliera situata, secondo le affermazioni del capitano della nave francese Ernest-Legouvé, che l'avrebbe «scoperta», vicino all'esatta posizione dell'immaginaria isola di Lincoln, dove si svolgono gran parte dei fatti narrati nel romanzo L'isola misteriosa di Jules Verne, e, in parte, quelli de I figli del capitano Grant.
Estotiland 1558 Un'isola che compare sulla mappa di Zeno al posto di quello che è il Labrador.
Terra della Fata Morgana 1907 J. P. Koch e Aage Bertelsen affermarono di aver visto per la prima volta la Terra della Fata Morgana (in tedesco Fata Morgana Landet) nel mar Glaciale Artico, all'incirca a 80°00´N 10°00´W tra la Groenlandia nord-orientale e le Svalbard. Questa terra sfuggente sarebbe stata scorta dall'aereo anche da Lauge Koch nel 1933[5].
Scoglio Filippo 1886 Questa scogliera, appartenente alle Sporadi Equatoriali, venne scorta per la prima volta dall'equipaggio della nave Filippo e avvistata nuovamente nel 1926: i marinai di entrambe le imbarcazioni affermarono di aver visto dei frangenti nella stessa area, il che lascerebbe ipotizzare una scogliera sommersa situata a 60-90 centimetri dalla superficie. Tuttavia, le attuali misurazioni hanno dimostrato che nella posizione citata il mare raggiunge una profondità di 5300 metri, mentre il monte sottomarino più vicino si trova a ben 4700 metri sotto la superficie.
Frislanda 1558 Un'altra isola della mappa di Zeno, forse un'Islanda ribattezzata.
Isola Ganges XX secolo Un'isola inesistente al largo delle coste del Giappone, a sud-ovest dell'altura di Shatsky.
Groclant 1569 Un'isola ad ovest della Groenlandia, forse una lettura sbagliata del nome dell'isola o l'isola di Baffin.
Ilha de Vera Cruz 1500 Una presunta «isola» scoperta da esploratori portoghesi, che si rivelò non essere affatto un'isola, bensì la terra nota oggi come Brasile.
Isola Jacquet Medioevo Un'isola situata appena ad est del Flemish Cap; si credeva ancora alla sua esistenza nel XIX secolo, quando i cartografi ne discutevano come un possibile punto intermedio per il cavo telegrafico transatlantico.
Juan de Lisboa XVII secolo Riportata sulle mappe a sud-est del Madagascar.
Scoglio Jupiter 1878 Scogliera inesistente nelle Sporadi Equatoriali (anche se dista da queste ultime più di 3200 chilometri), a sud di un'altra isola fantasma, lo Scoglio Ernest-Legouvé (vedi sopra).
Kantia 1884 Scoperta nel 1884 da Johan Otto Polter, che, nel corso di quattro successive spedizioni, l'ultima delle quali nel 1909, ne smentì l'esistenza.
Los Jardines 1528 Una coppia di isole fantasma ad est delle isole Marshall.
María de Lajara o Maria Laxar XVII secolo Generalmente localizzata a nord-est delle Hawaii, potrebbe essere invece una delle isole Bonin.
Scoglio Maria-Theresa 1843 Chiamata anche isola Tabor, è un'altra scogliera inesistente nelle Sporadi Equatoriali (anche se dista da queste ultime più di 3200 chilometri), situata leggermente a sud-ovest/ovest di un'altra isola fantasma, lo Scoglio Jupiter. È l'isola su cui è ambientato uno dei romanzi di Jules Verne, I figli del capitano Grant.
Isola di San Matteo 1516 Situata nei pressi della costa dell'Africa, circa 1000 chilometri ad est/nord-est dell'isola di Ascensione, e forse confusa con l'isola di Annobón, situata alla stessa latitudine.
Mayda 1367 Un'isola a forma di mezzaluna nel Nord Atlantico che sembrerebbe non esistere; tuttavia, a 36 metri di profondità, esiste un gruppo di monti sottomarini disposti proprio a mezzaluna non lontano dalla posizione indicata.
Nuova Groenlandia del Sud 1823 Strana isola sconosciuta vicino all'Antartide, che il capitano Benjamin Morrell della nave Wasp avvistò viaggiando a nord dell'Antartide. Pensò che fosse la Penisola Antartica (poi chiamata Nuova Groenlandia del Sud), ma la posizione indicata, anche se effettivamente lungo la rotta per raggiungere la penisola, di oltre 500 chilometri ad est e 97 chilometri a nord dell'effettiva posizione della Penisola Antartica, suggerisce piuttosto un grossolano errore di rilevamento di posizione o il classico avvistamento di iceberg e nebbia, che ha portato all'individuazione di molte isole fantasma nella zona del circolo polare antartico.
Isole Nimrod 1828 Un gruppo di isole tra l'isola Emerald e l'isola di Dougherty, entrambe inesistenti. Probabilmente un gruppo di iceberg alla deriva.
Pactolus Bank 1885 Un banco di sabbia a 120 metri di profondità al largo della costa occidentale di Capo Horn, forse ciò che rimane dell'isola Elizabeth, ma un sopralluogo dell'area nel 1956 non ha riscontrato la presenza di nessuna secca nella posizione indicata.
Isola di Pepys 1683 Nel 1683, Ambrose Cowley segnalò l'esistenza di un'isola sconosciuta dove pensava si trovassero le Falkland, ma la sua posizione era 4 gradi più nord di dove le Falkland si trovano realmente. Sebbene sia possibile che abbia commesso un errore nel vedere un'isola inesistente, è più probabile che abbia visto una delle isole Falkland e abbia commesso un errore di 4 gradi nel fare il punto.
Terra di Petermann 1860 / 1874 A nord della Terra di Francesco Giuseppe, chiamata così in onore di August Heinrich Petermann.
Isola di Phélipeaux 1744 Un'isola inesistente nel Lago Superiore di cui si fa riferimento nel trattato di Parigi del 1783.
Podestà 1879 Un'isola «inventata» situata 1390 chilometri ad ovest di El Quisco, in Cile, «smascherata» nel 1935 e prontamente rimossa dalle mappe. Nelle sue vicinanze, altre isole fantasma furono avvistate nel 1912 e nel 1858 (vedi Isola Sarah Ann).
Rivadeneyra Shoal 1842 Un banco di sabbia nell'oceano Pacifico orientale.
Isole della Compagnia Reale Prima del 1840 Un gruppo di isole inesistenti a sud-ovest della Tasmania di cui era ampiamente accettata l'esistenza nel XIX secolo. Nonostante non fossero più state avvistate da numerose spedizioni nel 1840, 1889, 1902, 1909 e 1912, furono ufficialmente rimosse dalle carte nautiche solamente nel 1904.
Royllo 1424 Una piccola isola ad ovest della mitica Antilia (vedi sopra).
Rupes Nigra XIV secolo Un'isola magnetica nera situata in prossimità del polo nord magnetico, la cui esistenza venne ipotizzata per spiegare il funzionamento delle bussole.
Sandy Island 1774 Un'altra piccola isola fantasma ad ovest della Nuova Caledonia che venne riportata su molte mappe fino al 2012, quando una nave di ricerca giunta in prossimità del luogo in cui veniva segnalata ne dimostrò l'inesistenza. Si ritiene che l'isola fosse una zattera di pomice galleggiante emessa durante l'eruzione di un monte sottomarino nelle vicinanze.
Terra di Sannikov 1809 Un'isola nei pressi delle isole De Long, a nord della Russia, probabilmente esistita ma andata distrutta a seguito dell'erosione costiera.
Isola Sarah Ann 1858 Un'isola fantasma nei pressi dell'isola di Pasqua, simile all'isola del Podestà. Vedere la carta nautica del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Satanazes 1424 Quest'isola, che trae origine dalle leggende popolari di diavoli e demoni che attaccavano le navi che si avventuravano nell'area, venne originariamente registrata sulle mappe nel 1424, ma fu successivamente rimossa in quanto, ovviamente, non esisteva. L'isola, spesso disegnata a nord della mitica Antilia, era presumibilmente piena di demoni malvagi, ma a volte veniva chiamata Salvaga per evitare di utilizzare il sacrilego termine «diavolo».
Saxemberg 1670 Una strana isola a metà strada tra il Sudamerica e l'Africa registrata da numerosi capitani nel 1804, 1809 e 1816. Nonostante le descrizioni contrastanti, tutti quanti avvistarono l'isola nella stessa posizione; tuttavia, nessuno di essi vi approdò. È possibile che fosse un'isola di origine vulcanica, successivamente esplosa e andata distrutta, ma è anche probabile che non fosse altro che l'isola di Tristan da Cunha.
Scoglio Schjetman 1868 Ad ovest delle isole Hawaii, lo scoglio Schjetman venne descritto nel 1868 come un'isola lunga 1,5 miglia nautiche e larga 0,5. Le ricerche successive, nel 1880, 1923 e 1924, non riuscirono più a trovarlo.
Scoglio Sefton 1808 Situata a circa 37°S 83°W (a sud-ovest dell'isola di Robinson Crusoe), viene annotata come «di dubbia esistenza» sulle carte nautiche[6] del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Isole Terra Nova 1961 Segnalate al largo della Terra di Oates, nell'Antartide orientale.
Isola Thompson 1825 Un'isola dell'Atlantico meridionale scoperta da George Norris, capitano di una baleniera, ma non più avvistata dal 1893.
Thule 325 a.C. Un'isola mitica dell'estremo Nord citata molte volte in opere di epoca romana e medievale. Attualmente si ritiene che possa essersi trattato della Norvegia, delle Orcadi, delle Shetland, della Scandinavia, dell'Islanda, della Groenlandia o perfino di Saaremaa.
Torca 1693 Una mitica isola nei pressi di Ambon, nelle Indie Orientali, presumibilmente distrutta da un'eruzione vulcanica.
Transit Reef XVIII secolo Una scogliera nella parte meridionale di Palau forse veramente esistita. Tuttavia, alcune mappe non la registravano nella sua posizione attuale e, sebbene non affiorasse dalla superficie, il nome originario dell'isola, Pieraurou, significa «punto di navigazione sabbioso», il che implica un'isola sabbiosa o un banco di sabbia.
Tuanaki 1842 Un gruppo di isolotti scomparsi delle isole Cook su cui un marinaio avrebbe trascorso un periodo di sei giorni; tuttavia, una nave che transitò nelle stesse acque due anni dopo non riscontrò la presenza di nessuna isola.
Scoglio Wachusett 1899 Una scogliera inesistente nelle Sporadi Equatoriali (ma distante da esse più di 3200 chilometri), così come gli scogli Ernest-Legouvé, Jupiter e Maria-Theresa. Si pensava che questa scogliera, la maggiore delle quattro, si trovasse a 9-10,5 metri di profondità. Attualmente si ritiene che nessuna di queste scogliere sia effettivamente esistita.
Yosemite Rock 1903 Circa 32°S 83°W (a nord-ovest dell'isola di Robinson Crusoe), annotata come «di dubbia esistenza» sulla carta nautica del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Zanara 1589 Era un’isola situata dinnanzi a Monte Argentario, riportata sulle carte rinascimentali esattamente a metà rotta, tra il Giglio e Giannutri. Venne segnalata per la prima volta nella mappa dedicata alla Tuscia dal cartografo e astronomo Gerardo Mercatore nel 1589 e successivamente riportata in numerose mappe antiche da illustri cartografi fino al 1720.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria Seton, Simon Williams e Sabin Zahirovic, Obituary: Sandy Island (1876 –2012), in Eos, Transactions, American Geophysical Union, vol. 94, n. 15, American Geophysical Union, 9 aprile 2013, pp. 141-148, DOI:10.1002/2013eo150001, ISSN 2324-9250 (WC · ACNP). URL consultato il 19 aprile 2013.
  2. ^ Antarctica, p. 47, Paul Simpson-Housley, 1992
  3. ^ Exploring Polar Frontiers, p. 435, William James Mills, 2003
  4. ^ Canada and its Provinces, 1914.
  5. ^ Catalogue of place names in northern East Greenland, su geus.dk, Geological Survey of Denmark. URL consultato il 21 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2020).
  6. ^ Photographic image of Relief Portrayal: ONC R-22 (JPG), su Lib.utexas.edu. URL consultato il 1º ottobre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Henrt Stommel, Lost Islands: The Story of Islands That Have Vanished from Nautical Charts, University of British Columbia Press, Vancouver 1984. ISBN 0-7748-0210-3.
  • Gaddis, Vincent. Invisible Horizons, Chilton Books, New York 1965.
  • Clark Barnaby Firestone, The Coasts of Illusion: A Study of Travel Tales, Harper Books, 1924.

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