Isola di San Pietro

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Isola di San Pietro
Geografia fisica
Coordinate39°08′44″N 8°16′21″E / 39.145556°N 8.2725°E39.145556; 8.2725
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L'isola di San Pietro è una delle due isole principali dell'arcipelago del Sulcis, situata al largo della penisola del Sulcis nella parte sud-occidentale della Sardegna. Ha un'estensione di 51 km² (sesta isola italiana) e circa 6.600 abitanti prevalentemente concentrati nella località di Carloforte, unico centro abitato dell'isola.

Geografia

Le Colonne di Carloforte.

L'isola è di origine vulcanica. I 18 km di costa dell'isola sono prevalentemente rocciosi, nella parte occidentale e settentrionale, vi si trovano alcune grotte, insenature, falesie e piscine naturali con poche e minuscole spiagge. La costa occidentale a picco che affronta il mare aperto è dominata dal Faro (e Radiofaro) n.1384 di Capo Sandalo. La costa orientale, sulla quale si trova anche il porto di Carloforte, è invece bassa, pianeggiante e sabbiosa.

Al largo della costa nord-orientale vi sono due piccole isole, appartenenti territorialmente al Comune, l'isola dei Ratti e la Isola Piana; sulla seconda, più grande, si trovano quelli che furono i fabbricati della tonnara più importante della Sardegna, ora trasformati in un villaggio residenziale e turistico.

L'isola è priva di torrenti o corsi d'acqua ha però numerosi stagni e paludi. L'interno dell'isola è collinare, le colline più elevate sono il bricco (monte) Guardia dei Mori (211 m s.l.m.) e il bricco Tortoriso (208 m s.l.m.).

La vegetazione è la tipica della macchia mediterranea a Cisto, Lentisco, Corbezzolo, Ginepro questo ultimo spesso a portamento arboreo. Numerosi sono i boschi a Pino di Aleppo e macchie estese di Leccio. L'isola è punteggiata da piccoli orti e vigne a conduzione esclusivamente familiare, soprattutto nella parte più protetta (orientale); i fruttiferi più estesamente coltivati sono la vite (Vitis vinifera) con diverse varietà, di cui una autoctona (Ramungiò), il fico ed il fico d'india.

Sono presenti puntualmente alcuni rari endemismi botanici.

Storia

Una vista dell'isola da Monte Sirai

L'isola è nota fin dall'antichità i fenici la chiamavano "Enosim" o "Inosim" per i greci era "Hieracon Nesos" e per i romani "Accipitrum Insula" (Isola dei Falchi). Il nome deriva dalla presenza di un piccolo falco migratore (Falco della regina) che é presente e nidificante in una numerosa colonia, accuratamente protetta, sulle inaccessibili e scoscese falesie costiere esterne.

La leggenda vuole che nel 46 DC vi approdò l'apostolo Pietro da cui l'isola prese il nome attuale.

In storia recente, l'isola allora disabitata ma dotata di discrete vestigia fenicie, romane, e sarde (tombe, ruderi), analoghe a quelle della contigua isola di Sant'Antioco e della costa sarda, alla metà del 1700 fu colonizzata da una popolazione di lingua ed origini liguri (pegliesi-genovesi) provenienti da Tabarka, piccola isola tunisina dove nel 1542 erano sbarcate circa trecento famiglie provenienti da Pegli su invito dei Lomellini, nobile famiglia genovese che era riuscita ad ottenere in concessione dall'imperatore Carlo V quel piccolo territorio allo scopo di praticarvi la pesca del corallo e il commercio in generale. Tale colonizzazione costituisce fondamentalmente la popolazione attuale, parlante in grande prevalenza la lingua di radice ligure detta tabarchina. La lingua e le origini sono condivise con la popolazione di Calasetta, soggetta ad analoga colonizzazione di popolazione di eguale origine, nella parte contigua dell'isola di Sant'Antioco.

La fondazione della città di Carloforte (Forte di Carlo) sull'isola di San Pietro fu dedicata a re Carlo Emanuele III di Savoia, promotore della colonizzazione; il nome dell'Isola è dovuto alla fede religiosa della popolazione.

Natura

Gli ambienti naturali dell'isola di San Pietro sono quasi un riassunto della Sardegna: zone montuose ricoperte di boschi, stagni, saline e macchia mediterranea. Il perimetro, bagnato da un mare verde azzurro, é formato da scogliere che variano dall'ocra, al rosso cupo, al bianco ed al grigio dei basalti, dove il mare ha scavato delle sorprendenti grotte. Alle scogliere si alternano tranquille spiagge di sabbia chiara.

Clima

Spiaggia nel sud dell'isola.

Il clima è temperato-caldo. I venti dominanti sono: il maestrale da nord ovest e lo scirocco da sud est. Il clima è fresco ed umido in inverno, è invece decisamente caldo soleggiato ed arido in estate. Il clima marino ventilato modera grademente le temperature massime.

Il vento di maestrale, in particolare, è il più frequente e spesso il più violento: le impetuose mareggiate invernali, con raffiche di oltre 100 Km/h da Nord-Ovest colpiscono la costa esterna dell'isola, e costringono a volte la sospensione della linea di traghetti Carloforte - Portovesme; (rimane comunque attiva la linea Carloforte - Calasetta, meno esposta al vento, comunque con qualche disagio di residenti e non). In estate invece oltre le due linee regolari esiste servizio continuato anche nelle ore notturne.

Il centro abitato di Carloforte è collocato in posizione riparata (lato Est) e non risente particolarmente delle mareggiate invernali.

Il porto di Carloforte, molto ben dotato di attrezzature per il diporto, è ampio, confortevole e ben protetto.

La media annua di precipitazioni è di mm 400 per 85 giorni, relativamente bassa.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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