Ippolita della Rovere

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Ducato di Urbino
Della Rovere

Francesco Maria I
Guidobaldo II
Francesco Maria II
Federico Ubaldo
Figli
Francesco Maria II
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Ippolita della Rovere (Urbino, 1515[1]Napoli, luglio 1538[2]) fu una nobile di Urbino e duchessa consorte di Montalto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia del duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere e di Eleonora Gonzaga.

Venne data in sposa nel febbraio 1532[3] ad Antonio d'Aragona (1506-6 ottobre 1543), duca di Montalto[4], figlio di Ferdinando d'Aragona, figlio illegittimo del re Ferrante I d'Aragona.

Il matrimonio fu breve; la giovane morì senza figli[5] nel luglio 1538; il duca si risposò nel 1539 con donna Giulia Antonia Cardona, da cui ebbe tre figli - Pietro (1542-1544), Antonio (1543-Napoli, 1583), poi duca di Montalto, e Isabella (?-31 agosto 1578).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Raffaello Della Rovere Leonardo Della Rovere  
 
Luchina Monleoni  
Giovanni Della Rovere  
Teodora Manirolo Giovanni Manirola  
 
 
Francesco Maria I Della Rovere  
Federico da Montefeltro Guidantonio da Montefeltro  
 
Elisabetta degli Accomanducci  
Giovanna da Montefeltro  
Battista Sforza Alessandro Sforza  
 
Costanza da Varano  
Ippolita Della Rovere  
Federico I Gonzaga Ludovico III Gonzaga  
 
Barbara di Brandeburgo  
Francesco II Gonzaga  
Margherita di Baviera Alberto III di Baviera  
 
Anna di Braunschweig-Grubenhagen  
Eleonora Gonzaga Della Rovere  
Ercole I d'Este Niccolò III d'Este  
 
Ricciarda di Saluzzo  
Isabella d'Este  
Eleonora d'Aragona Ferdinando I di Napoli  
 
Isabella di Chiaromonte  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniela Lamberini, Giovan Battista Belluzzi, Il Sanmarino: Gli scritti, Olschki, 2007, p.46.
  2. ^ Daniela Lamberini, Giovan Battista Belluzzi, Il Sanmarino: Gli scritti, Olschki, 2007, p.102.
  3. ^ S. Eiche, M. Frenquellucci, M. Casciato, M. R. Valazzi, La corte di Pesaro, Panini, 1986, p.36.
  4. ^ Ivrea 8
  5. ^ Archivio storico per la Calabria e la Lucania. Volumi 23-24, 1954, p.216.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]