Iowa (album)

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Iowa
album in studio
ArtistaSlipknot
Pubblicazione28 agosto 2001
Durata66:18
Dischi1
Tracce14
GenereGroove metal[1]
Rap metal[2][3]
Nu metal[2][4]
Death metal[4][5][6]
EtichettaRoadrunner
ProduttoreRoss Robinson, Slipknot
Registrazione2001, Sound City e Sound Image, Van Nuys (California)
FormatiCD, LP, download digitale
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera della Francia Francia[7]
(vendite: 50 000+)
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[8]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[9]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Germania Germania[10]
(vendite: 150 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[11]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[12]
(vendite: 30 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[13]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[14]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[15]
(vendite: 1 000 000+)
Slipknot - cronologia
Album precedente
(1999)
Singoli
  1. Left Behind
    Pubblicato: 29 ottobre 2001
  2. My Plague
    Pubblicato: 8 luglio 2002

Iowa è il secondo album in studio del gruppo musicale statunitense Slipknot, pubblicato il 28 agosto 2001 dalla Roadrunner Records.

Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla cinquantesima posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi,[16] e nel 2023 la rivista Loudwire l'ha inserito al quarto posto nella sua lista dei 50 migliori album nu metal di sempre.[17]

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Iowa venne registrato e prodotto ai Sound City e Sound Image Studios di Los Angeles sotto la supervisione del produttore Ross Robinson, che si era già occupato della produzione del precedente album di debutto. Il batterista Joey Jordison e il bassista Paul Gray cominciarono a lavorare insieme al nuovo materiale nell'ottobre del 2000, scrivendo gran parte del disco.[18] Durante questo periodo, gli altri membri degli Slipknot si presero una pausa dopo l'estenuante tournée che era seguita alla pubblicazione dell'omonimo album,[18] entrando in studio il successivo 17 gennaio 2001.[19] L'album fu il primo a figurare il chitarrista Jim Root coinvolto già nella fase di composizione, da lui definita «allo stesso tempo entusiasmante e spaventosa» in quanto avvertiva molta pressione da parte dell'altro chitarrista Mick Thomson affinché suonasse bene.[20]

Tale periodo fu uno dei peggiori nella carriera degli Slipknot. Jordison dichiarò a posteriori che all'epoca «c'era una sorta di guerra in atto nella band», citando la mancanza di riposo per lui e Gray.[18] Altri fattori, inclusi l'alcolismo del cantante Corey Taylor, avvelenarono le relazioni personali all'interno della band, come spiegò il percussionista Shawn Crahan: «Registrare Iowa fu un fottuto inferno! Io volevo suicidarmi. C'erano droghe, puttane, rock 'n' roll, e tutta quella merda. La gente si aspettava così tanto da noi. People = Shit era la nostra maniera di dire: "Fottetevi e lasciateci in pace"». Lo stesso Taylor puntualizzò spiegando che «Non c'era niente di divertente in Iowa. All'improvviso eravamo diventati queste star del metal del cazzo e non lo avevamo veramente previsto... Fummo tutti risucchiati nello stile di vita da rockstar senza essere pronti, con tutti i problemi e gli eccessi ad esso correlati. C'era un'atmosfera tetra all'inizio di Iowa che nessuno di noi riusciva a percepire». Nonostante ciò, Jordison notò che l'album «persino più del primo disco, era l'album che tutti noi volevamo fare».[21]

Nelle fasi di registrazione, Taylor si calò in specifiche situazioni particolari al fine di ottenere performance adatte ai brani dell'album: per l'omonimo Iowa si vomitò addosso completamente nudo e si tagliò con dei cocci di vetro di un bicchiere. «Così esce la roba migliore», egli spiegò. «Bisogna distruggere se stessi per creare qualcosa di grande».[22] Mentre produceva l'album, Ross Robinson si infortunò cadendo dalla bicicletta, fratturandosi una vertebra della schiena. Tornò in studio dopo un ricovero di un giorno in ospedale, notoriamente «portandosi dietro tutto il dolore e mettendolo nell'album», con grande ammirazione degli Slipknot.[23]

Concezione[modifica | modifica wikitesto]

L'album inizia con l'introduzione (515), numero che indica il prefisso dello stato dell'Iowa. Subito dopo parte People = Shit, brano caratterizzato da potenti e incessanti colpi percussionisti e chitarre altamente distorte; questo brano è particolare perché è caratterizzato da forti elementi death metal e da ritmi estremi,[5] ma la sonorità rientra sempre nel nu metal tipico degli Slipknot.

In alcuni brani sono anche presenti, seppur in minor parte, influenze che ricordano molto il black metal.[24][25]

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Prima della pubblicazione dell'album, ci furono alcune speculazioni su quale sarebbe stato il titolo del disco e da alcune fonti fu indicato come possibile nome Nine Men, One Mission.[26] Il titolo ufficiale Iowa venne annunciato poco tempo dopo e la band motivò la scelta dichiarando di aver voluto omaggiare lo Stato natale dei membri del gruppo. Gli Slipknot dichiararono che l'Iowa era la fonte della loro energia, e di aver deciso consapevolmente di rimanervi, in parte per paura di perdere l'ispirazione artistica e la direzione creativa.[27] Anche la traccia d'apertura dell'album, (515) è un riferimento allo stato nativo, essendo il prefisso telefonico dell'Iowa.[28]

Inizialmente, la pubblicazione dell'album era stata programmata per il 19 giugno 2001, preceduta da una breve tournée.[29] Tuttavia, il processo di missaggio necessitò più tempo del previsto, causando la posticipazione dell'uscita del disco e la cancellazione del mini-tour.[29][30] L'album fu pubblicato il 28 agosto 2001,[2] venendo promosso dall'Iowa World Tour, che incluse anche un'esibizione all'annuale Ozzfest e un tour statunitense in congiunta con i System of a Down.[31][32][33] Prima dell'uscita del disco, il gruppo rese disponibile gratuitamente attraverso il proprio sito il brano The Heretic Anthem: l'offerta era limitata a 666 copie, gratuitamente distribuite a partire dal 15 maggio 2001 a chi ne avesse fatto richiesta fino ad esaurimento scorte.[34][35] Il primo singolo ufficiale estratto dall'album fu Left Behind, seguito da My Plague, per l'occasione rivisitata ed inserita nella colonna sonora del film Resident Evil.[36]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche degli Slipknot.

  1. (515) – 0:59
  2. People = Shit – 3:35
  3. Disasterpiece – 5:08
  4. My Plague – 3:40
  5. Everything Ends – 4:14
  6. The Heretic Anthem – 4:14
  7. Gently – 4:54
  8. Left Behind – 4:01
  9. The Shape – 3:37
  10. I Am Hated – 2:37
  11. Skin Ticket – 6:41
  12. New Abortion – 3:36
  13. Metabolic – 3:59
  14. Iowa – 15:03
Traccia bonus nell'edizione giapponese
  1. Liberate (Live) – 4:25

10th Anniversary Edition (2011)[modifica | modifica wikitesto]

CD 1 – Iowa
  1. (515) – 0:59
  2. People = Shit – 3:35
  3. Disasterpiece – 5:08
  4. My Plague – 3:40
  5. Everything Ends – 4:14
  6. The Heretic Anthem – 4:13
  7. Gently – 4:54
  8. Left Behind – 4:01
  9. The Shape – 3:37
  10. I Am Hated – 2:37
  11. Skin Ticket – 6:41
  12. New Abortion – 3:36
  13. Metabolic – 3:59
  14. Iowa – 15:04
  15. My Plague (New Abuse Mix) – 3:02
CD 2 – Disasterpieces (Live at London Arena, 2002)
  1. (515) – 4:04
  2. People = Shit – 3:36
  3. Liberate – 3:37
  4. Left Behind – 3:38
  5. Eeyore – 2:38
  6. Disasterpiece – 5:22
  7. Purity – 5:26
  8. Gently – 4:35
  9. Eyeless – 4:57
  10. Drum Solo – 3:59
  11. My Plague – 3:47
  12. New Abortion – 4:22
  13. The Heretic Anthem – 4:59
  14. Spit It Out – 7:44
  15. Wait and Bleed – 3:27
  16. 742617000027 – 1:44
  17. (sic) – 4:21
  18. Surfacing – 5:34
DVD
  1. Goat – 61:13
  • Music Videos
  1. Left Behind – 3:36
  2. My Plague – 2:56
  3. People = Shit (Live) – 3:36
  4. The Heretic Anthem (Live) – 4:01

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2001-21) Posizione
massima
Australia[37] 2
Austria[37] 8
Belgio (Fiandre)[37] 4
Belgio (Vallonia)[37] 7
Canada[38] 1
Danimarca[37] 19
Finlandia[37] 3
Francia[37] 7
Germania[37] 4
Italia[37] 5
Norvegia[37] 12
Nuova Zelanda[37] 5
Paesi Bassi[37] 15
Portogallo[37] 27
Regno Unito[39] 1
Regno Unito (rock & metal)[40] 1
Stati Uniti[38] 3
Svezia[37] 10
Svizzera[37] 13

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Heretic Anthem: On 2001's 'Iowa', Slipknot proved that chaos and destruction do reign after all, su New Fury Media, 29 novembre 2018. URL consultato il 21 giugno 2023.
  2. ^ a b c (EN) Iowa, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 13 dicembre 2013.
  3. ^ Recensione Slipknot - Iowa, su metallized.it. URL consultato il 10 agosto 2019.
  4. ^ a b Iowa - Slipknot (Roadrunner), su taxi-driver.it. URL consultato il 29 settembre 2009.
  5. ^ a b (EN) Joel McIver, Nu-metal: The Next Generation of Rock & Punk, Omnibus Press, 2002, p. 117, ISBN 0-7119-9209-6.
  6. ^ (EN) Reviews of 2001, su Piero Scaruffi. URL consultato il 10 agosto 2019.
  7. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 27 ottobre 2015. Selezionare "SLIPKNOT" e premere "OK".
  8. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2001 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 27 ottobre 2015.
  9. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2001, su Ultratop. URL consultato il 24 novembre 2022.
  10. ^ (DE) Slipknot – Iowa – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  11. ^ (JA) GOLD ALBUM 他認定作品 2001年12月度 (PDF), su Recording Industry Association of Japan, 10 febbraio 2002. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  12. ^ (NL) Goud/Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  13. ^ (EN) Iowa – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 27 ottobre 2015.
  14. ^ (EN) Iowa, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 marzo 2018.
  15. ^ (EN) Slipknot - Iowa – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 27 ottobre 2015.
  16. ^ (EN) Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 13 ottobre 2017.
  17. ^ (EN) Rae Lemeshow-Barooshian, Top 50 Nu-Metal Albums of All-Time, su Loudwire, 3 gennaio 2023. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  18. ^ a b c (EN) Joey Jordison plunges into Slipknot hell, in Drum!, ottobre 2008, pp. 44–45.
  19. ^ (EN) Dick Porter, Rapcore: The Nu-Metal Rap Fusion, Londra, Plexus, 2003, ISBN 0-85965-321-8.
  20. ^ (EN) Wrecking Crew, in Guitar Magazine, novembre 2001.
  21. ^ (EN) Tom Bryant, Hell Unleashed, in Kerrang!, n. 1423, 14 luglio 2012, p. 23.
  22. ^ (EN) Slipknot, in FHM, dicembre 2001, pp. 76–80.
  23. ^ (EN) Slipknot 10 years after..., in Rocksound, maggio 2009, pp. 60–65.
  24. ^ (EN) Peter Buckley, The Rough Guide to Rock, Rough Guides, 2003, p. 954, ISBN 1-84353-105-4.
  25. ^ Gianni Della Cioppa, Heavy Metal. I contemporanei, Giunti Editore, 2010, p. 97. ISBN 978-88-09-74962-7.
  26. ^ (EN) Jason Arnopp, Slipknot: Inside the Sickness, Behind the Masks, Ebury, 2001, ISBN 0-09-187933-7.
  27. ^ (EN) More Maximum Slipknot, The unauthorised biography of Slipknot, Chrome Dreams, 2004.
  28. ^ (EN) NPA (Area) codes – Iowa, su North American Numbering Plan Administration. URL consultato il 17 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2009).
  29. ^ a b (EN) Joe McIver, Slipknot: Unmasked (Again), Omnibus, 2003, ISBN 0-7119-9764-0.
  30. ^ (EN) Tommy Udo, Brave Nu World, Cromwell, 2002, ISBN 1-86074-415-X.
  31. ^ (EN) Steve Huey, Slipknot, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 settembre 2019.
  32. ^ (EN) Michael Hubbard, Slipknot liven up Reading's finale, su news.bbc.co.uk, BBC, 26 agosto 2002. URL consultato il 14 settembre 2019.
  33. ^ (EN) Matt Mernagh, Slipknot Kill The Industry, su Chart Attack, 18 giugno 2001. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
  34. ^ (EN) The joy of 666, su NME, 15 maggio 2001. URL consultato il 14 settembre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  35. ^ (EN) Corey Moss, Slipknot Shoot For 'World Domination' With Iowa, su MTV, 29 agosto 2001. URL consultato il 14 settembre 2019.
  36. ^ (EN) Resident Evil, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 14 settembre 2019.
  37. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) Slipknot – Iowa, su Ultratop. URL consultato il 29 settembre 2021.
  38. ^ a b (EN) Slipknot – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 30 aprile 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  39. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 02 September 2001 - 08 September 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 30 aprile 2019.
  40. ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 02 September 2001 - 08 September 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 30 aprile 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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